di Antonella Biscardi e Andrea Giostra
#iorestoacasa #andratuttobene #aiutiamochiesolo #rassegnazione …
#rassegnazione. Questo è l’hashtag di oggi …
Chiusi in casa ormai da oltre un mese con
ordinanze, disposizioni, obblighi normativi che si succedono a raffica sempre
più stringenti e limitanti la libertà di movimento e di contatto sociale, la
gente è stremata, stanca, disorientata, rassegnata a non conoscere la fine di
tutto questo.
Il Governo in carica, dal 30
gennaio 2020 al 1° aprile 2020, è stato capace di produrre oltre
24 tra DPCM, decreti-legge, ordinanze, e in una sola settimana ha
prodotto 5 auto-certificazioni ognuna delle quali annullava e sostituiva la
precedente!
Il Guinness World Records
gli sarà riconosciuto senza il minimo dubbio honoris causa!
Da tutto questo come può uscire una
persona “normale”?
E con quali conseguenze?
La mente di un popolo che dal dopo
guerra a fine gennaio 2020 ha vissuto una vita ritenuta di diritto come “normalità”
familiare, lavorativa, religiosa, sociale che sembra lontana anni luce, vive
oggi #sconforto e #rassegnazione.
Questo colpisce la maggior parte delle
persone.
È inevitabile e conseguente che a
questo punto, in questo humus casalingo che si è creato artificialmente
con norme e restrizioni “quotidiane”, subentrino sentimenti quali #apatia
#rassegnazione #pauradivicinanza che i tanti giorni di #iorestoacasa
alimentano lentamente ora dopo ora, minuto dopo minuto.
La gente è stufa di fare
ripetitivamente e maniacalmente le stesse cose sollecitate ossessivamente dalla
“Propaganda-Covid-19” in tutte le reti televisive, in tutti i network
con centinaia tra artisti e “influencer” che “ci mettono la
faccia” sorridente e rassicurante.
Anche se la nostra mente è attrezzata a
reagire alle situazioni limite, a trovare risposte, a sollevarsi da condizioni
di estremo disagio, lo spirito ha spento la sua fiammella di speranza e come in
tutte le grandi guerre nelle quali le battaglie da affrontare si succedono
quotidianamente, il soldato – che è ogni cittadino chiuso in casa – è
estenuato, senza forze, e combatte mosso dalla sola inerzia del “si deve
fare”.
E siccome sappiamo molto bene che non
stiamo su un vero campo di battaglia dove il fango, la pioggia, le pallottole traccianti
sibilano le nostre carni, siccome questa guerra si combatte con armi “improprie”,
ovvero rimanendo chiusi in casa, ci adagiamo e aspettiamo che arrivi un ordine
dall’alto, un comando che ci dica il da farsi.
Un da farsi che non
comprendiamo ma che eseguiremo come automi, perché la sfiducia ci ha reso
inermi, impauriti del futuro.
E allora questo sembra essere il tempo
della #paura che dobbiamo combattere con tutte le nostre forze, per non
essere “immobilizzati” “inermi” “inutili”.
Occorre reagire, essere certi di
farcela, per noi, per i nostri familiari, per i nostri cari e per la “salute
pubblica” che è anche la nostra salute.
È su questa direttrice che bisogna
muoversi, per anticipare la "panica solitudine" che
bisogna a tutti i costi arginare, prima che prenda il sopravvento, prima che
dilaghi.
L’idea che #insiemecelafaremo
non deve essere un semplice “miraggio” in mezzo al deserto del Sahara
che ci vede stremati dalla stanchezza dal sole cocente e dalla sete di
socialità.
Questo “miraggio”, che tutti ormai
riconosciamo come tale, che ci ha fatto rinchiudere ancora di più dentro il
nostro “microcosmo dorato”, nelle nostre familiari mura domestiche, deve
finire.
Insieme, ognuno all’interno del suo
spazio ristretto, potrà farcela… potremo farcela…
Anche se ognuno è ognuno... insieme ma
distanti… ed è così che si deve reagire alla individualità dell'isolamento.
Questa non è una speranza. Questa è la
realtà che ognuno di noi sta vivendo, la realtà con la quale dobbiamo avere a
che fare per uscirne “vivi” e “forti”.
Concludiamo questo nostro incontro con
le parole di Khalil Gibran: «La casa è il vostro corpo più grande.
Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni.»
Ora più che mai dobbiamo essere
consapevoli che abbiamo solo questo: noi stessi, la nostra famiglia, i nostri
affetti, i nostri cari… insieme ai nostri sogni che tutti finisca per davvero!
Hashtag:
#aiutiamochiesolo #andratuttobene
#solitudine #ilmiopensiero #iorestoacasa #miglioriamoci #guardiamoavanti
#rispettiamoleregole #resistere #fiducia #consapevolezza #sentimenti #speranza
#libri #lettura #amore #unione #costruzione #reciprocità #pezzidinoi #vilma
#unmetrodisolitudine #covid19 #pandemia #coronavirus
Antonella Biscardi
Andrea Giostra