Campagna SolidaLei, CORONAVIRUS. A ROMA ARRIVANO 'ASSORBENTI SOSPESI'

Fattitaliani
Pasta, salsa, biscotti, legumi, olio, tonno... e gli assorbenti? In questi giorni di piena emergenza sociale si moltiplicano le iniziative di solidarieta' per la distribuzione di beni di prima necessita' alle famiglie in difficolta' ma, ancora una volta, sono i mai abbastanza considerati essenziali assorbenti e tamponi mestruali a mancare nei pacchi. Se ne sono accorte per prime le attiviste del collettivo romano Una volta per tutte che, assieme all'assessorato alle Politiche di Genere del Municipio Roma VIII, hanno deciso di avviare una raccolta di questi beni necessari per la vita delle donne e di farne una battaglia culturale di sensibilizzazione sul tema piu' ampio della riduzione dell'Iva sugli assorbenti, ancora oggi al 22%.
Nasce così' la campagna SolidaLei, lanciata dal collettivo il 22 aprile scorso e fatta propria da Assessorato alle Politiche di Genere e Commissione Pari Opportunita' del Municipio Roma VIII, che ha inserito l'iniziativa nel quadro del progetto Municipio Solidale - attivato fin dall'inizio dell'emergenza - promuovendo una specifica campagna di comunicazione pubblica 'Con le donne
solidali'.
"L'idea di attivare la raccolta di assorbenti e beni legati alle questioni femminili e' nata dalle donne del territorio che erano gia' all'interno di Municipio Solidale come attiviste di diverse realta'", spiega all'agenzia di stampa Dire Michela Cicculli, assessora con delega a Politiche di Genere, Bilancio e Dialogo tra le generazioni del Municipio VIII. Tra queste, l'assessora, "il collettivo Una volta per tutte ha rilevato che all'interno della raccolta mancavano questi beni. Rilevata questa grande mancanza ne hanno parlato nei collettivi e con l'assessorato. Insieme abbiamo ritenuto opportuno avviare una campagna dal basso che favorisse e parlasse della necessita' di raccogliere anche questo tipo di beni, ma anche attivare dal punto di vista dell'assessorato una comunicazione che dicesse che questa campagna veniva accolta in maniera positiva".

"Ci siamo poste il problema del perche' questo tipo di prodotto non fosse considerato necessario, perche' la societa', in questo momento, non ne tenga conto - racconta alla Dire Rossella, attivista di Una volta per tutte - Per questo abbiamo deciso di lanciare una campagna e di mettere nel logo due ali, perche' noi lo sappiamo quanto e' importante avere le ali in questo tipo di situazioni, sia teoricamente che praticamente". Al via, quindi, i versamenti in favore del progetto Municipio Solidale e le donazioni, presso i punti vendita che hanno aderito alla Spesa Sospesa, di assorbenti, detergenti intimi e di "tutti quei beni necessari alla salute del corpo delle donne, che - sottolinea Rossella - quando andremo a comporre i pacchi, inseriremo attaccando degli adesivi SolidaLei per fare capire che qualcuno sta pensando a loro".
Ma come saranno recapitati questi beni? "Con Municipio solidale stiamo facendo due o tre consegne a settimana, coprendo le necessita' di 500 famiglie, circa 1.500 persone su un totale di 130mila residenti nel Municipio - continua Cicculli - Le richieste passano da un centralino che raccoglie le richieste di aiuto e le smista secondo le diverse necessita', perche' oltre alla distribuzione dei beni ci sono anche il supporto psicologico e servizi di supporto alla didattica online per i ragazzi e le scuole", richieste che al momento "stanno aumentando. Cercheremo di concentrare questi beni dove si presuppone che ci siano delle donne che ne hanno bisogno". E "se il pacco con gli assorbenti dovesse capitare ad una donna che non ne ha bisogno sicuramente quella donna conoscera' una vicina, un'amica, una parente a cui donarli e ci sara' anche li' un gesto di solidarieta'. L'importante - sottolinea l'assessora- e' che una donna che apre il pacco ci trovi dentro qualcosa che non si aspetta di trovare perche' ha capito che, dall'altra parte, c'e' una sensibilita' in piu'".
Sono proprio "solidarieta' e sensibilizzazione" l'accoppiata alla base delle azioni di Una volta per tutte, come sottolinea alla Dire Laura, un'altra attivista, che ripercorre la storia del collettivo "nato un anno e mezzo fa" nel periodo del ddl Pillon dall'esigenza di dibattere "su politiche di genere e pratiche femministe". Prima grande iniziativa nata da questo gruppo eterogeneo di donne dell'VIII Municipio l'album di figurine a sostegno della Casa delle Donne Lucha y Siesta 'All'Attacco!', "che e' stato uno dei regali di Natale piu' gettonati", ricorda Rossella. Ora con SolidaLei, sottolinea Laura, "vogliamo intraprendere una campagna di sensibilizzazione sull'assorbente come bene di prima necessita'".
È questo, infatti, "uno dei tasti dolenti", sottolinea Cicculli: assorbenti "beni primari e irrinunciabili" ancora tassati "come fossero beni di lusso, perche' le novita' introdotte a dicembre sulla tassazione minore riguardano solamente quella piccola fascia di assorbenti biodegrabili e compostabili che costano talmente tanto che, anche tassati al 5%, risultano inaccessibili". Succede oggi nel Paese dove il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, fissa il prezzo alla vendita delle mascherine chirurgiche a 0,50 centesimi.
"Questo ci parla chiaramente di un Paese che considera il corpo delle donne come un'eccezione - osserva l'assessora - Ce lo dice anche il fatto che la task force sull'emergenza sia composta solamente da uomini, ma sappiamo benissimo che le maggiori studiose che si stanno occupando del virus e dell'epidemiologia spesso sono donne". Si tratta, insiste l'assessora, di "un quadro
che noi intendiamo minare dalla base con queste piccole battaglie culturali, che possono in qualche modo scalfire e decostruire l'immagine per cui ci sono un gruppo di uomini esperti che si occupano di emergenza ad alto livello e tante donne che in maniera operosa lavorano sulla seconda linea, che invece noi riteniamo sia essenziale mettere in primo piano".
L'idea, quindi, e' di far diventare "SolidaLei virale come e' stato virale 'All'Attacco!'", chiarisce Rossella, estenderla "ai grandi produttori e distributori a cui stiamo chiedendo anche supporti per l'incontinenza". Farne un appello "perche' le altre raccolte, dalle parrocchie, agli scout, alle associazioni del Terzo Settore, anche negli altri Municipi, possano aprirsi a questo tipo di iniziativa- riprende Cicculli- Io sto provando a contattare il Municipio di Ostia e il III dove ci sono le raccolte di Mamma Roma ad esempio, cercando dialogo laddove c'e' qualcuno che si sta muovendo".
Finita l'emergenza coronavirus "cambieranno tante cose - conclude Laura - speriamo di riuscire a cambiare anche questa. Politicamente e' essenziale avviare una battaglia a riguardo, che non si ferma alla distribuzione degli assorbenti, ma vuole sensibilizzare le istituzioni per arrivare ad un abbassamento dell'Iva".
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