Netflix: I film che ho visto e che consiglio di vedere - di
Andrea Giostra
Su Netflix, “Iris” (2016)
di Jalil Lespert, thriller franco-belga, molto ben fatto e che tiene in
tensione dall’inizio alla fine, entrando lentamente nella vita intima e
inconfessabile dei protagonisti, dei desideri sessuali e delle pratiche
interdette da censori bacchettoni, fino ad arrivare ad un epilogo forse
scontato e banale che rovina un po’ la bella sceneggiatura. Buona visione a chi
lo vedrà…
Sinossi Coming Soon:
«Una femme fatale che sembra uscita da un film
di Brian De Palma, bellissima, longilinea e con gli occhi da cerbiatta.
Un’altra donna, più fragile e più dolente, che incredibilmente le somiglia. Un
eroe del "popolo" che ricorda il migliore Jean Gabin (anche se ha il
volto dello "Spaccacuori" Romain Duris) e un banchiere a cui
improvvisamente rapiscono la moglie. Due poliziotti, infine, che casualmente si
amano e che forse non hanno gli strumenti per sbrogliare la matassa e
acciuffare il cattivo. Sono questi i personaggi del secondo titolo francese del
concorso del Noir in Festival, thriller hitchockiano di Jalil Lespert
intitolato Iris e basato su una sceneggiatura che si rifà al poco
conosciuto Chaos del giapponese Hideo Nakata. Formalmente
elegante e narrativamente coerente, il film è certamente la storia di una
manipolazione a tre che passa per il sadomaso, ma più di ogni altra cosa si
impone come una riflessione sui i corti circuiti della coppia, che entra in
crisi non per mancanza d’amore, ma per desideri diversi, legami altri, vite
pratiche ingombranti.»
Scheda IMDb:
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