Da martedì 18 febbraio arriva in radio, sulle piattaforme
streaming e negli store digitali "Io sono
Paolo" il nuovo singolo di Paolo Palumbo, che
combatte da anni con la SLA, prodotto da Daniela Tripodi per Cristiani Music
Italy.
Presentatosi
alle selezioni di Sanremo Giovani 2020, Paolo colpisce da subito la
giuria e Amadeus, che l’ha fortemente voluto come ospite d’onore al 70°
Festival di Sanremo, dove ha commosso il pubblico con il brano "Io
sono Paolo", cantato grazie a un sistema di riproduzione vocale.
La
canzone scritta da Paolo in collaborazione con Cristian
Pintus, parla della sua malattia nel senso più duro. Nel testo il
cantautore parla anche dei sacrifici quotidiani che fanno le famiglie, come la
sua, per combattere questa malattia: il fratello Rosario rappresenta le
sue braccia e il padre le sue gambe.

«Ho
conosciuto Paolo grazie ad un brano che ho scritto dal titolo "Un motivo
in più" dedicato a mio padre, venuto a mancare 6 anni fa a causa di una
malattia neurodegenerativa. Raccontavo le nostre giornate difficili, la nostra
sofferenza, la speranza di trovare una cura. Paolo rimase colpito perché quel
dolore lo viveva sulla sua pelle. Ci siamo visti per la prima volta a casa sua
quando passai a trovarlo, non vedevo l'ora di conoscerlo. Si respirava un
profumo speciale, il profumo dell'amore, una famiglia bella forte e unita. Da
subito c'è stata un’intesa incredibile.» -
afferma Cristian Pintus - «La sofferenza ci ha unito, abbiamo
raccontato la sua storia nel modo più semplice e pulito, senza mai cadere nel
vittimismo. Paolo è una persona speciale. La vita mi ha portato via un padre
troppo giovane, ma mi ha regalato un fratellino. Non pensavo potessimo arrivare
così in alto, mi ha insegnato che nulla è impossibile e Sanremo ne è stata la prova».
Nel
brano viene menzionato come “ridare il gusto ai malati”,
un’importantissima invenzione che distingue Paolo nel suo
ambito: un’essenza ottenuta attraverso la cucina molecolare che permette - se
messa su un tampone per la pulizia orale - di far riprovare i sapori dei piatti
complessi a chi soffre di disfagia. (www.saporiacolori.it)
Paolo sarà impegnato in giro nelle scuole italiane con la
sua canzone "Io sono Paolo" per sensibilizzare i
giovani a non fare uso di alcol e droga e insegnare a loro ad "AMARE
LA VITA".
Nato
a Nuoro nel 1997, Paolo combatte da anni con una malattia che ha cambiato il
corso della sua vita: la SLA.
Chef
acclamato, dopo la malattia, decide di scrivere in musica i suoi sentimenti,
nonostante la sua voce sia stata bloccata dalla malattia. Grazie a un
comunicatore vocale, infatti, Paolo riesce ad esprimere la sua musica, con la
quale fa emozionare il grande pubblico.
«Nell’estate
2015, da un momento all’altro, è successo qualcosa di strano: ho cominciato a
perdere gli oggetti dalla mano destra. Le cose più leggere mi sfuggivano dalle
mani, senza che le diagnosi dei medici portassero a nulla. In un primo momento
si pensava ad una lesione del plesso brachiale, tant’è che sono stato operato
ma senza ottenere miglioramenti» - dichiara
Paolo - «Dopo mesi di diagnosi che non hanno portato a niente,
ecco emergere la dura verità, pochi giorni dopo il mio 18esimo compleanno: da
quel momento in poi la SLA sarebbe diventata il mio nemico numero uno».