Maria Carolina Salomè omaggia Mia Martini: "Mimì mi ha accompagnato alla scoperta dell’Amore". L'intervista di Fattitaliani

Giovedì 5 marzo in scena al Teatro Arciliuto “Mimì per me”, un omaggio alla indimenticata Mia Martini scritto e diretto da Maria Carolina Salomè.
Con la consulenza musicale di Gigi Zito, lo spettacolo ripercorre la carriera di Mia Martini attraverso le canzoni più importanti della sua discografia,  dagli anni dei primi grandi successi, passando per quelli bui della superstizione, fino alle ultime perle musicali. La vita di una grande artista incrocia quella di una ragazzina che sogna di diventare una cantante, i cui racconti accompagnano con discrezione, quasi come una notazione a margine, la musica e le immagini dei testi.
Perché l'ennesimo omaggio a Mimì? 
In effetti, quando l’anno scorso incominciai a lavorare per realizzare il mio sogno nel cassetto che era appunto “Mimì per me”, iniziò la pubblicità del film con Serena Rossi “Io sono Mia” e mi dissi che forse non era il momento giusto, che sarebbe sembrato di cavalcare l’onda e approfittare della situazione e questo non lo avrei mai voluto.
Avevo chiesto a Gigi Zito di darmi una mano nell’organizzazione della band e nella scelta dei brani, Gigi è un musicista ed è un amico che mi conosce da sempre e sa che amore è stato per me quello per Mimì, gli avevo anche fatto leggere i testi che avevo scritto, che riguardavano alcuni momenti della mia vita di ragazzina, poi donna, poi cantante e attrice, momenti personali, riflessioni sull’amore, sugli uomini, sulla paura di aver fallito.
“ Gigi lasciamo perdere non se ne fa nulla, sta per uscire un film su Mimì, Serena Rossi, che stimo immensamente, sarà ospite a Sanremo, lasciamo stare non voglio che sembri che uno se ne vuole approfittare..” E lui mi rispose “Questa è la tua storia, che c’entra cosa fanno gli altri? Questa è la storia di un rapporto d’affetto tra te e Mimì io non mi farei il problema”.
È così siamo andati avanti e abbiamo debuttato a Maggio dell’anno scorso.
Che cosa è stata ed è "Mimì per Lei"?
Come racconto in uno dei cinque momenti di confidenza con il pubblico, per me cresciuta in una famiglia molto maschile, Mimì è stata la donna che mi ha preso per mano e mi ha accompagnato alla scoperta dell’Amore, sorreggendomi sui terreni impervi e sdrucciolevoli del mio percorso
Il primo album di Mimì che ho ascoltato è stato Danza, era il 1978 ed è stato una folgorazione, penso di averlo ascoltato e riascoltato in svariati momenti della mia vita.
Non si sta forse troppo abusando della memoria di questa straordinaria artista? 
Forse sì, per quanto un artista è vivo fino a quando il pubblico si ricorda di lui, e quindi dall’altra parte ben venga tutto questo tributo, l’unica cosa che mi auguro è che sia fatto con classe, la classe e il gusto che Mimì ha sempre avuto e con cui merita di essere ricordata.
Come si articola l'omaggio?
Partiamo con Agapimu, poi racconto di me della mia vita di bambina maschietto in una famiglia maschile, una bambina che giocava a calcio e studiava danza e cercava la sua femminilità 
Poi ci sono quattro brani che hanno portato Mimì alla ribalta, poi appunto il mio incontro con lei attraverso l’LP Danza, il ricordo del primo Sanremo visto in vita mia (che poi era anche il primo Sanremo per lei) in cui Mimì cantava “E non finisce mica il cielo”, di nuovo  i miei ricordi di quando iniziavo a fare la cantante con I Macedonia a  Fantastico 5, e le riunioni con l’impresario per la turnè estiva dove dissi a gran voce che avrei cantato come brano da solista “Minuetto” e i relativi scongiuri del mio impresario. Parlo di quegli anni bui in cui io continuavo dovunque a parlare di Mimì e la gente mi diceva di non nominarla, che sarebbero successe catastrofi e non avrebbe fatto bene alla mia carriera.
Assistevo attonita a questa strana caccia alle streghe e facevo il nome di Mimì sempre, in sala di incisione, davanti ai discografici, con gli impresari, con i colleghi musicisti era diventata la mia piccola battaglia personale contro “La falange Medioevale del mondo dello spettacolo” come li chiamavo io.
E poi altre canzoni e altri ricordi,
Ma non dico tutto per non svelare troppo.
Rispetto al debutto c'è stato qualche cambiamento, aggiustamento?
Abbiamo aggiunto La Costruzione di un Amore e poi ogni concerto monto e smonto tutte le volte i testi, perché magari mi torna in mente un’altra cosa e voglio aggiungerla. Ci sono altre canzoni che vorrei aggiungere, piano piano...
Quale canzone a suo avviso potrebbe sintetizzare la carriera e la persona di Mia Martini? 
Difficile scegliere, mi sono presa mezza giornata per riflettere e ho scelto “Col tempo imparerò “, una canzone uscita postuma. Giovanni Zambito.
“Mimì per me”
Omaggio a Mia Martini
Scritto e diretto da Maria Carolina Salomè
Con Maria Carolina Salomè voce solista
E con  Gigi Zito direzione musicale e batteria, Gianni Ferretti alle tastiere, Pino Soffredini alla chitarra e Stefano Scoarughi al basso.
Giovedì 5 Marzo ore 21:30
Teatro Arciliuto-Roma
Biglietti: Intero 20 euro
Ridotto: 15 euro
Dalle ore 20:30 aperitivo facoltativo nel salotto del Teatro ( Euro 10)
Per prenotazioni: tel. 06 6879419: 333 8568454
Mail: info@arciliuto.it
Fattitaliani

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