Uscito il 16 gennaio, "Ad Hammamet" di Mario Pacelli racconta, a vent’anni dalla morte di Bettino Craxi, una storia del leader socialista attraverso documenti e testimonianze inedite "per offrire una ricostruzione storica più aderente ai fatti... pur nella consapevolezza che esistono ancora molte verità conclamate ma non ancora dimostrate.”. L'autore è ospite della rubrica "Segnalibro". L'intervista di Fattitaliani.
Quali libri ci sono attualmente sul suo comodino?
“L’arte del non
governo” di Pietro Craveri, che è una storia molto ricca della vita politica italiana
fino agli anni più recenti e “Le verità nascoste” di Paolo Mieli, un libro
spesso sorprendente a proposito di alcune storie date per verità storiche e che
non lo sono.
L'ultimo "grande" libro che ha letto?
“L’imperio” di Federico Di Roberto, un grande affresco
della Roma politica di un secolo fa.
Chi o cosa influenza la sua decisione di leggere un libro?
Possono essere la
conoscenza dell’autore o l’argomento o le recensioni di persone che stimo:
l’ultima cosa che guardo è la copertina.
Quale classico della letteratura ha letto di recente per la prima volta?
“Il consiglio
d’Egitto” di Leonardo Sciascia.
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare
vitalità?
La narrativa che
risente direttamente l’influenza di quella anglosassone.
Personalmente, quale genere di lettura Le procura piacere ultimamente?
La saggistica seria e
seriamente documentata: non credo corretto fare esempi di quella che non lo è.
L'ultimo libro che l'ha fatta sorridere/ridere?
Se non fosse
provocatorio direi “Le avventure di Pinocchio”.
L'ultimo libro che l'ha fatta commuovere/piangere?
Ancora Pinocchio:
come ha scritto Beniamino Placido molti anni fa Pinocchio è ciascuno di noi, così
come è stato quel Collodi che più di un secolo fa scrisse il libro.
L'ultimo libro che l'ha fatta arrabbiare?
“Il segreto di Piazza
Fontana”: non si può oscillare tra verità e ipotesi di verità.
Quale edizione di un libro l'ha soddisfatta?
Forse “L’asino d’oro”
nella edizione che quando ero bambino la UTET pubblicò ne “La scala d’oro”.
Qual è il suo protagonista preferito in assoluto? e l'antagonista?
Il Capitano Achab e
la balena bianca: nel loro antagonismo c’è l’universo dell’uomo.
Lei organizza una cena: quali scrittori, vivi o defunti, inviterebbe?
Leonardo Sciascia,
Alberto Moravia ed Elsa Morante: preferisco sempre l’originale alle imitazioni.
Ricorda l'ultimo libro che non è riuscito a finire?
Non abbandono mai un
libro prima della fine per rispetto della fatica di chi l’ha scritto, anche se
penso che avrebbe potuto utilizzare meglio il suo tempo.
Quale scrittore vorrebbe come autore della sua biografia?
Francis Scott
Fitzgerald, l’autore de “Il Grande Gatsby”, il romanzo del dramma di una
generazione di transizione.
Che cosa c'è di Mario Pacelli in "Ad Hammamet"?
Molti ricordi,
qualche riflessione, alcuni tentativi di ripristinare la verità storica.
In "Ad Hammamet" c'è un passaggio, una parte che lo potrebbe
riassumere nella sua essenza?
Le pagine in cui
parlo di Craxi che gioca con i nipotini.
Andrà a vedere il film con Favino?
L’ho visto: due ore
di immagini per un regolamento di conti.
Quali delle definizioni su Bettino Craxi le sembra calzi davvero a
pennello?
Un uomo che ebbe
grandi intuizioni e fece gravi errori politici. Giovanni Zambito.
Il Libro (Casa editrice: Graphofeel - Pagine: 230
Prezzo: 17,00 euro)
Qual è stato il ruolo di Bettino Craxi nella storia della Repubblica italiana?
Qual è il senso storico di vicende apparentemente non collegate tra loro come il proliferare delle tangenti e la caduta del muro di Berlino?
Mario Pacelli, a lungo funzionario della Camera dei Deputati, traccia il ritratto di un uomo complesso che nella sua vita è stato amato e odiato con la stessa intensità, partendo dalla sua elezione alla segreteria del Partito socialista italiano alla conquista della presidenza del Consiglio, fino all’inchiesta di Mani Pulite e alla morte ad Hammamet, avvalendosi di testimonianze inedite che fanno luce sugli incontri segreti con Antonio Di Pietro, sul rapporto controverso con Israele, sul ruolo dello IOR nel sistema delle tangenti e sulla rottura del monopolio della DC nelle relazioni con gli Stati Uniti.
L’autoreMARIO PACELLI è stato a lungo funzionario della Camera dei Deputati, occupandosi tra l’altro delle Commissioni bicamerali d’inchiesta e dell’Archivio storico. Docente di diritto pubblico, è autore di numerosi saggi di storia parlamentare tra cui Le radici di Montecitorio (1984), Bella gente (1992), Interno Montecitorio (2000), Cattivi esempi (2001), Il Colle più alto con Giorgio Giovannetti (2018). Per Graphofeel ha pubblicato Cantiere Italia (2011), Dossier Andreotti (2013), Gianni Caproni (2014) e Non mi piacciono i film di Anna Magnani (2019).