Da lunedì 13 gennaio disponibile in tutte le librerie e
nei book store digitali “L’obbligo di ricordare” (Santelli
Editore), l’ultima e nuova fatica letteraria dello scrittore reggino Giuseppe
Cirino.
«Sono felice di aver
nuovamente ripreso a pubblicare. Per molto tempo ho represso la scrittura,
forse perché le cose che avevo da dire non erano ancora mature. Ringrazio la
Santelli Editore per avermi supportato e dato fiducia a oltre dieci anni dalla
mia ultima pubblicazione.» -
commenta lo scrittore -
«L'obbligo di ricordare fa
parte delle Storie di Evans, che poi sarei io, il quale racconta
storie che potrebbero anche non essere accadute realmente ma chissà... » -
continua - «Il primo di una lunga serie di racconti brevi che racchiudono
la mia filosofia di vita, le mie emozioni e che vogliono anche raccontare un
po' le mie paure. Durante il percorso ci sarà anche un romanzo ma questa è
un'altra storia».
“L’obbligo di ricordare” è un libro noir che apre una nuova
galassia di storie non raccontate, di storie dal sapore dolce-amaro di
verità.

Primo di una serie, sarà quindi
l’apertura del nuovo percorso artistico di Giuseppe Cirino, che a
oltre 10 anni dalla prima pubblicazione torna a raccontare le sue storie.
Giuseppe Cirino nasce a Reggio Calabria nel 1981.
Responsabile commerciale dell'azienda MakarenaLabs e autore letterario. Al
centro del suo modo di comunicare, sia nei libri che sul lavoro, è forte la
presenza di un fulcro motivazionale, con la spinta ad interrogarsi per
migliorare se stessi.
Nel 2007 pubblica il suo primo
libro "Il suonatore di foglie", che ottiene buone
recensioni e partecipa al Salone Internazionale del Libro di Torino e
al Galassia Gutenberg a Napoli. Uno dei racconti
ispira un progetto teatrale e un audio libro per non vedenti, tra le cui voci
figura anche quella di Gigi Proietti.
Il libro cattura l'attenzione del
Direttore di RAI Cultura, Gabriele La Porta, che ne fa
menzione in uno dei sui programmi.
Nel 2009 pubblica “Gli
occhi del ricordo”, anche questa una raccolta di racconti,
che partecipa al programma Gli occhi di Simona sempre su RAI
Cultura.
Nel 2010 interrompe la sua
attività letteraria, proseguendo solo come ghost writer. Segue la fase di
introspezione, una fase di ricerca letteraria e di studio. In questo
periodo si può segnalare la forte amicizia che comincia a coltivare con Saverio
Strati, Premio Campiello del ‘77, che vede in Giuseppe la promessa di una
nuova scrittura.
Dopo oltre dieci anni dal suo
primo edito, torna sulla scena letteraria con “Le storie di Evans”,
avviando un percorso editoriale con la Santelli Editore.
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