di Francesca Ghezzani - Una intervista a “quattro mani” tra la Dottoressa
Raffaella Bertoglio, Medico di Medicina Generale, Oftalmologo, ideatrice dell’OftalmOmotossicologia
e di Epigenetica Integrata della Felicità, Tutor Tirocinio Esame di Stato
Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Brescia, e di Giorgio Maria
Nicotera Massoterapista MCB, Collaboratore di Studio, Docente Corsi Runamed,
Ipnologo Regressivo alle Vite Precedenti.
L’argomento, invece, è uno solo: la terapia di Neuromodulazione.
Di che cosa si
tratta?
Tutto parte da
un’ipotesi medico-scientifica basata sul concetto della neuroplasticità.
L’ipotesi è accattivante e considera che molte patologie del Sistema Nervoso
sono il risultato di scompensi tra uno “stessor” e i fattori di neuroplasticità,
ovvero il fatto che il nostro Sistema Nervoso Centrale produce nuove cellule e
nuove connessioni. Si è visto che determinati stimoli agirebbero su quelle
strutture che stanno alla base della neurogenesi.
Che storia ha?
Varie sono le
esperienze di realizzare metodiche di Neuromodulazione. Negli anni ‘50 del
secolo scorso, ad esempio, si iniziò a sperimentare una “stimolazione” del
midollo spinale e di alcuni muscoli per migliorare funzioni alterate. Il “salto
quantico” della Neuromodulazione avviene però alla fine del secolo.
Ne esistono più
tipologie?
Molte in realtà.
Per citare le più usate dobbiamo ricordare: la Neuromodulazione elettrica, la
stimolazione del nervo periferico, la stimolazione midollare, la stimolazione
cerebrale profonda, la stimolazione corticale, la stimolazione vagale, la Neuromodulazione
chimica.
A chi è adatta e
quali sono i principali campi di applicazione?
Molte e diverse
sono le patologie che trovano effetti benefici nella Neuromodulazione: dolore
cronico, disturbi psichiatrici, depressione, vasculopatie periferiche, cefalea,
solo per citare quelle più studiate e conosciute in questo affascinante campo
in continua evoluzione.
Esiste anche un
massaggio neuromodulante?
In realtà questa è
la nostra sfida, sfida iniziata tre/quattro anni fa quando abbiamo deciso di
usare la Massoterapia per i deficit di convergenza/accomodazione oculare legati
soprattutto all’eccessivo uso dei dispositivi elettronici (computer,
smartphone, tablet…). L’OftalmOmotossicologia si arricchiva, quindi, di una
nuova possibilità terapeutica. Due anni fa, poi, ebbi la fortuna di
“incontrare” la Teoria Polivagale e la Neuromodulazione Auricolare. È dalla
fusione di queste tecniche che abbiamo ideato il “massaggio neuromodulante”
atto al miglioramento della Salute dell’Individuo.
Nello specifico,
cosa si intende per Trattamento Neuromodulante inteso come il Massaggio
dell'IEH?
L’Integrated Epigenetic
of Happiness IEH studia, insegna e cura partendo da un presupposto
fondamentale: la “sopravvivenza” grazie alla “felicità” intesa come “essere in
divenire”. Il Trattamento Neuromodulante è base imprescindibile di questa nuova
metodica medica. Un Trattamento (o massaggio) che sarà anche presentato come
Tesi finale del Percorso di Neuromodulazione Auricolare. Esclusivo dei Corsi
Runamed, corsi nei quali si impara a trattare con questa metodica.
Si può, infine,
abbinare la Neuromodulazione ad altre tecniche, ad esempio l’ipnosi?
In senso lato sì.
Il Corso IEH è fatto di moduli indipendenti che possono essere frequentati
anche singolarmente senza fare il percorso completo che nella sua globalità risulta
essere composto da quattro Moduli Formativi più uno esperenziale. In uno di
questi moduli c’è pure questo “azzardo”: la Neuromodulazione influenzata
dall’Ipnosi che può anche essere letto, con provocazione, che è la
Neuromodulazione a condizionare lo Stato Ipnoico.