di Laura Gorini. Ne
ha fatta di strada Emanuela Panatta: da Non
è la Rai,
ancora giovanissima, è diventata una brava attrice di teatro e una
valente scrittrice. Il tutto senza dimenticare la grande passione per
la danza.
Emanuela,
attrice, ballerina e scrittrice. Nasce prima la passione per la
recitazione, per il ballo o per la scrittura?
Avevo
4 anni quando entrai nella mia prima scuola di danza dove iniziai a
muovere i miei primi passi.
Ma
chi ti ha avvicinata alla danza?
Appena
ho iniziato a stare in piedi, da autodidatta, non facevo altro che
ballare ed esercitarmi di nascosto in acrobazie. Tutti erano molto
preoccupati. Le maestre chiamavano mia madre dicendole che non
stavo ferma un secondo e che coinvolgevo gli altri bambini in
esercizi fisici pericolosissimi e le chiedevano dove avevo imparato a
stare sulle punte, a fare il ponte, la spaccata, le rovesciate,
le ruote, le verticali, i salti, ecc.
In
pratica, ho imparato da sola, guardando i balletti che mi facevano
vedere i miei nonni. Era evidente che avevo una forte attitudine,
molta energia e dovevo focalizzarla in una disciplina. Cosi i miei
genitori mi iscrissero a danza.
E
l'amore per la recitazione quando è nato? E quello per la scrittura?
Il
mio gioco preferito da piccola era parlare da sola per ore. Amavo
intrattenere durante i pranzi di famiglia. Penso di aver sempre
recitato. Da quando imparai a leggere, leggo, e a scrivere, scrivo.
Ho
quaderni e penne ovunque, quando entro in una cartoleria ne compro
almeno due. Appunto tutto su carta con penna.
Foto di Paola Panatta |
Ti
apprezzo da quando, giovanissima, facevi parte delle splendide
ragazze di “Non è la Rai”. Di tempo ne è passato, ma a livello
umano che cosa è rimasto di quella ragazzina?
Grazie
per il tuo apprezzamento! Era il 1991. Amo la mia “bambina”
interiore, abbiamo fatto un patto meraviglioso: ci coccoleremo e non
ci lasceremo mai!
Manu
potrà sempre contare su Ema
e viceversa. Conservo la tenacia, la leggerezza, la disciplina, la
determinazione e i sogni. Sono sempre stata libera, indipendente e
interessata a me.
Perché
hai accettato di partecipare?
Ti
rispondo partendo dal principio: come arrivai negli studi televisivi,
“alcuni autori Mediaset vennero nella scuola di danza dove studiavo
a Roma la Mondial
Dance
e mi scelsero durante una lezione di danza classica, insieme ad altre
cinque compagne. Ero molto dotata fisicamente. Con la mia scuola,
dove studiavo tutte le discipline che preparano al Musical,
partecipavamo a molti concorsi di danza, trasmissioni TV e avevo già
preso parte ad un film a 12 anni, diretto da Maurizio Angeloni, “La
mia musica”, dove interpretavo il ruolo della protagonista da
piccola. Ho debuttato con “Bulli e Pupe” insieme alle mie
compagne: fu un’esperienza divertente a quell’età. Negli anni a
seguire ho continuato a ballare: mi interessava formarmi al meglio e
diventare una ballerina professionista. Ho lavorato sodo per questo,
del resto, lavoro sempre con molto impegno.
Mi
preparo. Voltandomi indietro, osservo ed è chiaro che non avrei
potuto fare altro. La sala prove e il palcoscenico sono da sempre la
mia casa.
Credi
che, oggigiorno, molti giovani cercano di partecipare a Reality e
Talent perché non esistono più programmi come Non
è la Rai?
Esiste
un altro modo di fare comunicazione. I Social hanno
rivoluzionato tutto. Ci sono programmi interessanti oggi, come negli
anni passati. Ma il gusto è soggettivo. Ognuno infatti agisce e
sceglie in relazione alla sua storia personale. Il Talent e il
Reality possono essere delle possibilità per alcuni, ma per altri
no. Esattamente come fu Non
è la Rai
per molte di noi, allora ancora adolescenti. È importante essere
onesti e portare sé stessi in ogni cosa.
Intendo dire: che sia un Talent o un Reality, mostrarsi per ciò che
si è veramente, è da coraggiosi. L'onesta premia e se si
hanno delle reali attitudini la maggior parte delle volte si potranno
avere delle possibilità. A
volte è necessario fermarsi, prepararsi bene, saper aspettare, non
avere fretta e dire di no, se non siamo pronti o se tale esperienza
non si confà a noi stessi, alle nostre attitudini e alle nostre
capacità. Preservare le energie e non fare qualsiasi cosa pur di
essere parte di un progetto, capire quindi se ne vale realmente la
pena oppure no. Del resto, come si suol dire, “le cose accadono”.
Sii
sincera. se tu dovessi oggi debuttare nel mondo dello spettacolo,
sceglieresti di partecipare a un Reality o a un Talent?
Dipende, dovrei valutare molte cose: in quale momento della mia vita
capiterebbe la proposta, che tipo di Reality o Talent mi
proporrebbero, cosa dovrei fare, oltre chiaramente alla parte
economica, etc.
Se
ti chiedessero di svolgere il ruolo di insegnante in TV, lo
accetteresti?
Dipende
dal programma. Mi piace insegnare e mi da molta soddisfazione. Penso
che accetterei. Posso dirti che oggi tornerei in televisione per
presentare un programma d'intrattenimento culturale o di satira.
Foto di Azzurra Primavera |
A
proposito, chi consideri tuttora i tuoi maestri? E per che cosa ti
senti di ringraziarli?
La
mia professoressa del liceo, Annarita, che insegnava Lettere e
Filosofia. La Filosofia mi ha aperto un mondo. Tra
i miei insegnanti di danza, invece, ringrazio Ivana Gattei, Stefano
Sellati, Mauro Mosconi e Roberto Salaorni per la disciplina, la cura,
la preparazione e il rispetto. La mia insegnante di recitazione
Beatrice Bracco con la quale ho avuto un legame importante e
prezioso. Grazie alla sua fiducia oggi, oltre a lavorare come
attrice, insegno il lavoro del corpo finalizzato al lavoro
dell’attore. I libri sono i miei maestri. Luigi, il mio nonnino,
per avermi insegnato fin da piccola ad essere interessata per
diventare una donna interessante: mi regalava i testi di Tolstoj,
Cechov, Shakespeare, etc. E per farmi addormentare mi leggeva in
latino le favole di Fedro e mi parlava di Federico Fellini e di
Ettore Scola.
Andavamo
al cinema e ascoltavamo musica classica.
E
poi mi sento di ringraziare la mia famiglia in toto.
Emanuela
oggi lavora su sé stessa, cercando di essere ogni giorno un’
essere umano migliore. Mi amo e trascorro pertanto molto tempo con
me.
Il
18 dicembre al Teatro Cometa Off di Roma alle ore 21.00 presenterò una mise en espace di CIVICO
33
monologhi di donne, il mio libro che ho pubblicato nel 2016 con la
casa editrice Il Torchio.
Il
progetto ha come fine la messa in scena teatrale.
Da
ottobre su www.radiokaositaly.com
presento “Civico 33 musica sensi e sessi”, programma radiofonico
che nasce sempre dal mio libro, ogni giovedì in diretta streaming
dalle 19.00 alle 21.00, con ospiti speciali in studio e musica dal
vivo.
Foto copertina di Azzurra Primavera