Il
nuovo singolo dell’artista è il quinto
episodio del racconto
fantascientifico The Space Violin Project, iniziato
nel luglio del 2018 con un percorso musicale che va dall’electro di Double Sun alla tech
house di Warp 6, passando
per scelte sonore progressive in Black
Hole Tale, fino a The River,
tutti successi che hanno fatto ballare migliaia di fan del globetrotter Casta in giro per il mondo.
Birth, invece, si avvicina alla future bass: nel brano il violino elettrico rallenta insieme ad
una voce femminile su un groove di
ispirazione dubstep, la melodia
poi esplode in un drop cinematico ispirato dall’energia della nascita
evocando tutte le speranze ed emozioni
che precedono le avventure nello spazio del protagonista.
Nel video, nel quale il musicista riprende il suo
viaggio nel futuro nei panni del Commander
AJ, s’immagina che all’interno della struttura si svolga il suo addestramento
in vista della prossima missione nello spazio: a istruirlo un’intelligenza
artificiale impersonata dall’affascinante
proiettore del planetario che, attraverso i suoi “occhi”, dà vita ad un omaggio ad HAL 9000, il
supercomputer protagonista di 2001
Odissea nello Spazio.
Oggi Andrea Casta ha più di 700mila ascolti
su Spotify, quasi 200mila followers
sui diversi social network, e negli ultimi anni si esibisce tra le 170 e 200 date all’anno in tour che lo hanno portato in 28
nazioni del mondo.