L'attore Giovanni Caso: porto nel cuore ogni esperienza, spettacolo e scena. L'intervista

Giovanni Caso, attore partenopeo, signore del palcoscenico con un gran lungo curriculum di esperienze teatrali e fiction di tiratura nazionale. L'attore italiano raggiunge una forte notorietà grazie al suo  spiccato talento e alle sue notevoli doti interpretative. Umile negli atteggiamenti e garbato  nei modi nonostante l'evidente affermazione di attore si racconta a 360° in un'intervista a cuore aperto.

Come è nata la passione dell'attore?
La mia passione è nata a 14 anni, quando mio padre -che è stato un attore che ha vissuto la guerra facendo il varietà, avanspettacolo- ha preso me ed altri 40 ragazzi negli anni 80 e ci ha messi sul palcoscenico… così è iniziato il mio percorso artistico. 
Quando è diventato un mestiere?
Ho girato per molto tempo in compagnie amatoriali, ma nel 2000 è diventato il mio lavoro iniziando a lavorare con compagnie di professionisti.
Quali sono state le tappe fondamentali della tua carriera?
Ogni spettacolo e personaggio che facevo per me era un obiettivo raggiunto, infatti e per fortuna ho interpretato molti personaggi… dal povero al giullare al medico … ma forse quella fondamentale è stata con I bastardi di Pizzofalcone lavorando con il regista e amico Carlo Carlei.
Quale esperienza porti nel cuore?
Ogni spettacolo e scena le ricordo sempre con passione, forse quella che più viva è di avere lavorato con Luca Ward, una gran bella persona sia come attore che come uomo.
A quali progetti stai lavorando?
Oltre a Un Posto al sole, dove il mio personaggio il Dott Bruno Sarti ha avuto un risvolto con una sua storia, sono tra le voci protagoniste di Passioni Senza fine 2.0, il radiodramma fenomeno del web di Giuseppe Cossentino, c'è il teatro a fine novembre e due progetti di cortometraggi per il 2020 candidati per importanti festival ed un'altra bella cosa…che al momento non svelo!
Chi sei e cosa fai nella vita di tutti i giorni?
Giovanni Caso è una semplice persona con una bellissima famiglia che adora, nel mio quotidiano, c'è sempre un continuo confrontarsi con il proprio lavoro e alla ricerche sempre di stimoli. Guai se non fosse così.
Attori o registi che ti piacciono e sogni di lavorarci?
Beh, ce ne sarebbero tantissimi, tenendomi sul panorama italiano, direi Giannini, e come regista Pupi Avati, ma per il momento va benissimo cosi.
Hobby, passioni, tempo libero?
Il teatro è per me anche una passione sia come attore che spettatore, quando posso mi dedico alla pittura e suonare la chitarra, che il più delle volte mi ha accompagnato anche in qualche mio spettacolo.
Come va ad Un Posto al Sole? Come ti trovi? Con chi hai legato ? Ti piace il tuo personaggio?
Va benissimo, è un bellissimo ambiente e sembra che veramente sia tutta una famiglia, durante le riprese si fanno battute su Totò, ci si scherza, ma con il battere del ciak, tutti professionali. Ho legato con Anna d’agostino, Riccardo Polizzy Carbonelli, Maria Giulia Cavalli, e soprattutto con Cosimo Alberti amico anche nella realtà e collega anche di teatro in quanto abbiano fatto anche spettacoli insieme. Il mio personaggio è bellissimo, serio, professionale, insomma un bravo medico, e a volte mi ci ritrovo, soprattutto perché da bambino avrei voluto farlo, ma ahimè è solo fiction!

Fattitaliani

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