Riusciranno i Cattegaris de Il Paradiso delle Signore a tornare insieme nonostante la morale di quegli anni? Ai posteri l’ardua
sentenza…Fattitaliani.it ha intervistato Enrica Pintore (Clelia) e Giorgio Lupano (il
Ragionier Cattaneo)
Quali sono le novità per Clelia e
Luciano?
Enrica Pintore: Clelia Calligaris aveva cambiato città e lavoro per
sfuggire al marito violento e per proteggere il figlio. Con dei documenti falsi
era stata assunta dal Paradiso delle signore e finalmente sembrava potesse
vivere una vita tranquilla ma il marito la ritrova e con la minaccia di
portarle via il figlio, la costringe a tornare con lui a Roma. La morte del
marito la fa tornare a Milano per un po’ di tempo ma la nostalgia, l’insistenza
dei suoi ex colleghi e soprattutto la necessità di andare avanti, la
costringono a rimanere. Riprenderà il ruolo di capocommessa del grande
magazzino.
Vive ancora dell’amore non vissuto con Luciano. I due si sono promessi di
mantenere un rapporto professionale. Lei è una donna più forte, serena e
consapevole rispetto all’anno scorso ma ci sarà una notizia bomba che
scombinerà i loro piani.
Giorgio Lupano: Ciò ci fa capire che
per quanto noi possiamo decidere cosa fare, arriva il destino… Gli
sceneggiatori stanno ancora scrivendo.
Lupano: Da ragazzino, andando a
Teatro ho deciso di fare questo lavoro e ho deciso di frequentare un’Accademia
per prepararmi. La fortuna uno se la crea cercando di fare bene il proprio
lavoro ma è più importante saperla usare. Può capitare l’occasione giusta ma devi essere
sempre all’altezza di poterla affrontare, qualsiasi età tu abbia.
Pintore: Sono assolutamente
fatalista. Credo che tutte le scelte che ho fatto nella mia vita siano arrivate
per un determinato motivo. Non solo nel lavoro ma anche nel mio carattere. Sono
convinta che il mio vissuto abbia fatto sì che io sia quella che sono oggi.
Concordo con Giorgio che le opportunità arrivano ma devono incontrarsi con il
talento.
Come avete vissuto il periodo in cui non si sapeva se la serie continuava o
meno?
Pintore: Giorgio la sera mi mandava i
video delle scene che avevamo fatto e scriveva che erano belle. Non facevo altro
che piangere.
Lupano: Noi dovevamo essere
confermati a febbraio, poi a marzo e continuavamo a girare pensando che forse
sarebbero state le ultime scene. Quando ci hanno comunicato che non si faceva
più, per me è stato un sollievo. Almeno finivano i musi lunghi, le incertezze…
Vivevamo una situazione assurda.
Pintore: il finale è stato scritto
molto velocemente perché si doveva dare una conclusione alle storie.
Lupano: Sono passati cinque mesi e si
riparte. Le scene per dare un senso alla nostra storia erano già state scritte.
Qual è il segreto del successo del
Paradiso delle signore?
Pintore: Racconta uno spaccato storico che piace a tutti. Il boom economico
che era seguito alla ricostruzione dopo la fine della Seconda guerra mondiale. La
bellezza dei costumi e il modo di vivere che non ho vissuto ma ricordo mia
nonna e i vicini di casa che ne parlavano con gioia. C’erano le novità che
arrivavano dall’America. C’era la speranza di andare avanti e molta positività.
“Possiamo dire che si viveva molto
meglio?”
Pintore: Non credo ma c’era molta
voglia di fare. Noi ci ritroviamo delle case che hanno comprato i nostri nonni
e non sappiamo neanche come hanno fatto. Loro lo sapevano perché erano
consapevoli degli sforzi, dei sacrifici che facevano. Noi invece più abbiamo e
più vogliamo.
Lupano: Un altro punto a favore è che
andando in onda nel pomeriggio e per chi ci guarda è anche un ricordarsi
“com’eravamo”. Molti ci raccontano che rivedono loro stessi in molti
atteggiamenti. È un passato moto
recente che appartiene ai nostri genitori, zii, nonni.
Oggi è tutto più difficile, se un giovane volesse aprire un’attività, la
burocrazia è infinita. Noi raccontiamo il sogno di un imprenditore che vuole aprire un magazzino e riesce nel suo
intento. Raccontiamo un’epoca in cui i sogni si potevano realizzare.
Pintore: Parla anche di amore, un
argomento che piace a tutte le età.
Lupano: …e poi ci siamo noi “I
Cattegaris”! Ho impiegato quattro mesi a coniare questo nomignolo. Rispetto ad
altre storie, la nostra è più tormentata. Oggi possiamo pensare in maniera diversa,
all’epoca non si poteva. In qualsiasi campo bisognava tener conto della
decisione che si prendeva. Allora era tutto più strutturato, oggi è tutto più
elastico. Chi vuole che i Cattegaris siano coppia, deve tener conto del
contesto storico.
“Cosa vi scrivono sui social?”
Lupano: Tanti complimenti e cogliamo
l’occasione per ringraziarli tutti. È
un lavoro lungo e impegnativo perché siamo sul Set per molte ore. È un impegno
quotidiano. Il sostegno sui social è importante.
A
chi vi siete ispirati per lo stile? Clelia quasi sicuramente a Grace Kelly?
Pintore: anche ad Audrey Hepburn!
Lupano: Non ho attori di riferimento
ma ho una foto di mio padre che da giovane era esattamente come il Ragionier
Cattaneo. Andava al lavoro vestito allo stesso modo e con la sua ventiquattrore!
Elisabetta
Ruffolo