Emanuel Caserio torna ne "Il Paradiso delle Signore": il mio personaggio m'ha dato forza e coraggio. L'intervista di Fattitaliani


Il Paradiso delle Signore Daily- seconda stagione, torna il 14 ottobre su Rai1 alle 15,50. Riconfermato Emanuel Caserio nel ruolo di Salvatore Amato che si ritrova con la mamma e con un cugino arrivato dalla Sicilia in un nido vuoto. 
Dopo aver frequentato il Liceo artistico, si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Intraprende prima la carriera teatrale e poi quella televisiva con “Squadra Antimafia 7”, Il Commissario Rex 7” e “Un medico in famiglia”. Per il Cinema “I Ponti di Sarajevo” presentato al Festival di Cannes nel 2014 ed “Io e lei” di Maria Sole Tognazzi. Conquista con il suo modo di fare scanzonato e la sua ironia, il grande pubblico che segue “Il Paradiso delle Signore”. E’ molto bravo e sicuramente sentiremo parlare ancora di lui!

Fattitaliani lo ha intervistato.
Salvatore che ci piaci a tutte le ore… Con il tuo modo di fare scanzonato ci diverti tantissimo. Cosa succederà adesso che sei rimasto da solo con la mamma? Una bella gatta da pelare… 
Quest’anno ancora di più per tanti motivi. 
Ce li ha già preannunciati! (Intervista ad Antonella Attili)
Bene, così capirete quello che può provare Salvatore! 
Possiamo dire che sei più genitore che figlio? 
Beh diciamo di sì, a casa ci saranno bei problemini! L’ironia non mancherà perché è con quella che Salvatore affronta la vita e quindi anche i suoi problemi. Nell’ironia ha trovato una bella chiave che è quella che ci vorrebbe a tutti. I problemi ci sono sia nella vita reale che nella fiction e affrontarli con il sorriso e l’ironia, sicuramente è un modo leggero che ti fa sopravvivere e ti fa stare meno male. Salvatore quest’anno dovrà affrontare vari problemi sia in famiglia per varie questioni legate alla mamma, sia a livello sentimentale perché la sua storia con Gabriella avrà degli alti e bassi come in tutte le coppie e che lo porteranno a farsi delle domande sul proprio essere, sul lavoro, se può bastare il suo guadagno per affrontare tutto. Ci saranno anche dei problemi economici, legati al futuro. Lui continua a fare il cameriere invece Gabriella è diventata stilista e potrà avere un tenore di vita molto più alto e si dovrà adattare a Salvatore. I problemi ci sono ma bisogna anche affrontarli e superarli perché ci rendono più forti, ci fanno crescere e poi che vita sarebbe se fosse tutto piatto? Il piattume dopo un po’ stanca. Ben vengano sia i problemi che le perplessità perché fanno crescere sia i personaggi che la coppia. 
Sei giovanissimo, a chi hai attinto per la parte? In quegli anni non eri ancora nato… 
Ho visto tantissimi film in siciliano perché essendo romano dovevo capire bene come affrontare la loro cadenza. Il pubblico siciliano probabilmente sarà molto critico. A livello di comicità e di movimento corporeo come punti di riferimento avevo Totò, Troisi che sono stati grandi fonti d’ispirazione. Da questi grandi Miti ho cercato di prendere il colore, la leggerezza di quegli anni. Il riscontro c’è e ne sono felice. 
Il pubblico ha bisogno di allegria e non di personaggi quasi noir… 
Secondo me dopo un po’ di tempo, troppa pesantezza stanca. L’aspetto positivo piace di più anche nell’affrontare i problemi! La leggerezza aiuta sempre! 
Sei così anche nella vita o solo nel personaggio? 
E’ un periodo un po’ delicato in famiglia e al di fuori del Set, Salvatore mi ha aiutato. Fare questo personaggio per sette-otto ore al giorno, un po’ ti cambia. Quando non avevo voglia di sorridere, Salvatore mi ha dato il coraggio e la forza di farlo. Comunque sia dobbiamo indossare una maschera e a volte era ben salda e pensavi “forse sto un po’ meglio, Salvatore funziona ancora”.  A casa ritornavo pessimista.
Che cos’è per un attore la bellezza? 
Se pensiamo a personaggi come Anna Magnani o Alberto Sordi, credo che la vera bellezza sia il Carisma e se lo hai, conquisti il mondo. Pensiamo anche a Charles Bronson o a Yul Brynner: era il carisma che li rendeva affascinanti. Così come il personaggio di Joker. 
Hai progetti per il Teatro? 
Mi piacerebbe farlo ma non ho molti contatti nell’ambiente teatrale. 

Elisabetta Ruffolo

Fattitaliani

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