Il trentennale dalla creazione
del “Premio Pianeta Azzurro – I Protagonisti”, giunto alla sua XVIII
edizione, ha avuto insigniti d’eccezione:
il saggista e storico Mario Avagliano; il critico teatrale e docente universitario Gianfranco Bartolotta; il mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona; il creatore di eventi internazionali Marco Eugenio Di Giandomenico; la giornalista del Tg1 Cinzia Fiorato; la giornalista de’ Il Messaggero Franca Giansoldati e lo scrittore e critico letterario Emanuele Trevi. Un Premio Speciale è stato conferito alla TV Canale 10, per la missione d’informazione locale che quotidianamente svolge nell’ambito del Litorale.
il saggista e storico Mario Avagliano; il critico teatrale e docente universitario Gianfranco Bartolotta; il mecenate Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona; il creatore di eventi internazionali Marco Eugenio Di Giandomenico; la giornalista del Tg1 Cinzia Fiorato; la giornalista de’ Il Messaggero Franca Giansoldati e lo scrittore e critico letterario Emanuele Trevi. Un Premio Speciale è stato conferito alla TV Canale 10, per la missione d’informazione locale che quotidianamente svolge nell’ambito del Litorale.
Vanno ad aggiungersi al palmares degli oltre 220
premiati delle diverse edizioni del Premio, fra cui: Nino Manfredi, Ettore
Scola, Emmanuele F. M. Emanuele, Ennio Calabria, Lilli Gruber, Franco Mandelli,
Carlo Lizzani, Giovanni Bollea, Annalisa Manduca, Mario Verdone, Igor Man,
Milena Vukotic, Giovanni Pieraccini, Gianfranco Jannuzzo, Anna Kanakis, Maria
Latella, e tante altre personalità.
I vincitori hanno ricevuto a Fregene oggi la
statuetta in bronzo, creata nell’89 dalla nota scultrice Alba Gonzales,
in una partecipata cerimonia svoltasi presso il Centro Internazionale di
Scultura Contemporanea “Pianeta Azzurro”, al Lungomare di Ponente 66/A. La
serata è stata condotta dall’attrice Pacifica Artuso. Intermezzi
musicali sono stati cantati dalla soprano Silvia Pietrantonio, mentre
l’attrice Barbara Amodio ha recitato poesie di Alda Merini e Pietro
Metastasio.
“Trent’anni sembrano passati in un soffio – ha
affermato la creatrice del Premio, Alba Gonzales – ma l’imprinting
iniziale, ossia di voler insignire personalità di tanti settori della società
che rendono il mondo più ricco e culturalmente elevato, che sin dall’inizio
volemmo dargli, insieme con mio marito Giuseppe Pietrantonio, resta la
stella polare mia e della Giuria che presiedo. Sono particolarmente orgogliosa
del ventaglio di vincitori di quest’anno, ‘protagonisti’, com’è nel nome stesso
del Premio, ed esempio per le giovani generazioni.”
I PREMIATI
E LE MOTIVAZIONI
MARIO AVAGLIANO – SAGGISTA E STORICO
Giornalista professionista dal 1996, scrive su
numerosi quotidiani (Il Mattino, Il Messaggero, Il Gazzettino) e periodici. Dal
suo ampio curriculum riportiamo solo alcuni flash: nel ruolo di responsabile
della comunicazione, ha fatto parte dello staff dell’ufficio stampa di tre
Governi (Prodi I, D’Alema II e Amato II) e nel Governo D’Alema I è stato
portavoce del Ministro delle Infrastrutture, Enrico Micheli. E’ attualmente
responsabile delle Relazioni Esterne e della Comunicazione di Anas (Gruppo
Ferrovie dello Stato).
Nella sua attività di saggista e storico, Mario
Avagliano ha esplorato, da solo o in coppia con Marco Palmieri, con una
sequenza di 14 libri, un periodo del Novecento - i dieci anni che vanno dal
1938 al 1948 - nevralgico, quello in cui l’Italia ha subito le più difficili
prove, dalle tragedie della dittatura e della seconda guerra mondiale, con
particolare riferimento al fascismo e alla Repubblica sociale Italiana, alla
persecuzione razziale degli ebrei, alle vicende dell’armistizio dell’8
settembre 1943, agli internati militari, alla resistenza italiana, alla deportazione
degli ebrei, dei politici e dei civili e, successivamente, allarga lo sguardo
all’età della ricostruzione morale e materiale.
Particolarmente memorabile è il libro “Il Partigiano
Montezemolo”, che mette sotto i riflettori le vicende di un grande eroe,
fucilato alle Fosse Ardeatine.
La sua ultima opera, in tandem con Palmieri,
“Dopoguerra – Gli italiani tra speranze e disillusioni” (edito da Il Mulino), è
dedicata a un triennio frenetico, straordinario nelle sue luci e ombre, in cui
l’Italia impara a liberarsi delle scorie della dittatura e a declinare le
parole della libertà e della democrazia.
La Giuria del Premio “Pianeta Azzurro – I
Protagonisti” ha apprezzato l’opera di Avagliano nella sua narrazione ampia,
documentatissima, di straordinario impatto emotivo, corale, la quale
controbilancia l’attuale storytelling banalizzante dei fatti e focalizza i
valori che, all’epoca, contribuirono alla resurrezione di un Paese prostrato
dai lutti, dalle macerie, dall’impoverimento della popolazione e del tessuto
produttivo.
GIANFRANCO BARTALOTTA – UNIVERSITA’ ROMA 3
Gianfranco Bartalotta è docente di Storia del Teatro e
dello Spettacolo alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma
Tre e di Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l'Università Telematica
Niccolò Cusano.
Critico teatrale e cinematografico, giornalista pubblicista
e autore di testi fondamentali su Shakespeare e Carmelo Bene, di un importante
libro su Nino Manfredi ed è firma autorevole di critica teatrale e
cinematografica sulle più prestigiose riviste. Dal 2008 dirige la Rivista di
Studi "Teatro contemporaneo e Cinema", l’autorevole quadrimestrale
fondato da Mario Verdone ed è componente della Giuria Premio Internazionale
Ennio Flaiano – Sezione Teatro. L’anno scorso ha conquistato il Premio Teatrale
Internazionale “Volterra – Ombre della Sera”, considerato l’Oscar italiano del
teatro ed ha inanellato moltissimi altri riconoscimenti nazionali.
La rivista che dirige da 11 anni è considerata la
Bibbia del Teatro e del Cinema italiano contemporaneo e si staglia, in una
pubblicistica di settore che non vive momenti smaglianti, quale faro per chi
vuole approfondire le novità e le riflessioni sul teatro d’oggi e in campo
cinematografico.
La sua illuminata direzione si avvale e si è avvalsa
nel passato di un bouquet di collaboratori di altissimo livello che vanno da
Fernando Arrabbal a Agostino Lombardo, da Mario Verdone a Ettore Zocaro, da
Aldo Carotenuto a Gian Luigi Rondi, da Mario Monicelli Krzyszt Zanussi, da
Rocco Familiari (anche lui Premio Pianeta Azzurro di qualche anno fa) a Elio
Pecora, da Carlo Verdone a Renzo Arbore.
La Giuria del Premio “Pianeta Azzurro – I
Protagonisti” ha inteso insignire il Professor Bartolotta quale grande Maestro
che coltiva nei giovani la passione e l’impegno, l’amore per il sapere e la
maieutica del talento. Il suo carisma magnetizza e plasma una nuova generazione
di critici teatrali, all’insegna di una grande tradizione che ha fatto grande
il cenacolo di cui egli stesso è frutto. Perché del Maestro ha la visione,
quella di chi investe sulla formazione dei giovani per assicurare che l’eredità
culturale divenga un testimone da passare nei decenni a venire.
ROBERTO BILOTTI RUGGI D’ARAGONA – MUSEI BILOTTI
Roberto Bilotti è il perpetuatore della memoria di un
grande collezionista d’arte contemporanea, suo zio l’imprenditore e mecenate
Carlo Bilotti che, con una sua donazione di opere di Giorgio De Chirico (ben
18) e di Andy Warhol, Gino Severini, Giacomo Manzù e Larry Rivers rese
possibile la nascita, nella cosiddetta Aranciera di Villa Borghese, del Museo a
lui dedicato del quale questa collezione costituisce il nucleo espositivo
permanente. Un’istituzione museale che rappresenta un importante palcoscenico
per l’arte contemporanea e ospita, nella parte destinata alle mostre
temporanee, opere sempre un passo avanti di artisti di spessore e avanguardie
artistiche visionarie. E’ l’esponente, dunque, di un’illuminata categoria di
mecenati in via di estinzione, coloro che considerano la cultura e l’arte come
l’esperanto della civiltà umana.
Attivatore di processi culturali, figura di spicco nel
panorama intellettuale nazionale e internazionale, Roberto Bilotti Ruggi
d’Aragona ha realizzato un’interazione preziosa fra la Capitale e il Sud
d’Italia con il Museo di Arte contemporanea che ha creato a Rende, ricco di
centinaia di opere dei massimi artisti italiani che rappresentano le più
significative correnti d’arte: astrazione, scuola romana, arte povera, arte
cinetica, transavanguardia, arte concettuale, pop art italiana, medialismo,
nonché altre correnti di origine straniera.
A ciò vanno ad aggiungersi le donazioni da lui fatte
ai musei d’arte contemporanea palermitani, fedele a una visione straordinaria
di divulgazione degli artisti operanti nel XX e XXI secolo.
La Giuria del Premio “Pianeta Azzurro – I
Protagonisti”, alla luce dell’azione di grande spessore sviluppata da Roberto
Bilotti Ruggi d’Aragona ha deliberato di insignirlo quale apostolo di un’arte
contemporanea diffusa, condivisa, in grado di attrarre sempre maggiori
estimatori, in quanto resa più facilmente fruibile.
MARCO EUGENIO DI GIANDOMENICO – ANIMATORE CULTURALE
Marco Eugenio Di Giandomenico è Dottore
commercialista, esperto di Economia, Management e Marketing della Cultura
e dell'Arte, del Terzo Settore (in particolare Fondazioni, ONG,
Consorzi e Cooperative), di Finanziamenti Pubblici, di Ambiente ed
Energia, di Corporate Social Responsibility (CSR) e
di media & entertainment.
Dal 1995 svolge attività di management culturale
(e di cultural project manager) al vertice di iniziative di
comunicazione di taglio internazionale (manifestazioni culturali, festival
cinematografici, congressi scientifici, mostre artistiche, etc.), per lo più
miste pubblico-privato, nonché attività consulenziale di carattere
aziendalistico, societario, contrattuale, finanziario e fiscale relativamente
alla costituzione, alla gestione e allo sviluppo di importanti fondazioni
culturali (anche nel settore della moda e dell'arte), alla produzione di
audiovisivi (film, documentari, etc.) e di prodotti multimediali, alla
valorizzazione territoriale, all'internazionalizzazione di aziende di
eccellenza, alla promozione nel mondo (soprattutto negli USA,
in Cina e nel Principato di Monaco), di brand del made
in italy (food & beverage, fashion, hospitality, design, etc.),
al trading delle grandi opere d'arte e beni di lusso.
Marco Eugenio Di Giandomenico per le sue attività
professionali può contare su un network, nel mondo della finanza,
delle istituzioni, dell'imprenditoria e delle professioni, estremamente esteso
e di caratura internazionale; si tratta di personalità tutte attive, operative
e immediatamente coinvolgibili nelle varie progettualità.
La Giuria del Premio “Pianeta Azzurro – I
Protagonisti”, identificando in Marco Eugenio Di Giandomenico una personalità
poliedrica e di multiforme ingegno, ha deliberato di insignirlo, volendone
segnalare le capacità di costruire iniziative di ampio respiro in Italia e
all’estero.
CINZIA FIORATO – GIORNALISTA TG1
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FRANCA GIANSOLDATI – GIORNALISTA DE’ IL MESSAGGERO
Assai denso anche il curriculum di Franca Giansoldati
che, nell’ambito del quotidiano “Il Messaggero”, coordina Mind the Gap, ovvero
il focus, quotidiano sul web e settimanale sul cartaceo, in cui vengono
raccontate luci e ombre della condizione femminile.
Laureata in scienze politiche a Bologna con una tesi
sulle concentrazioni editoriali, ha collaborato stabilmente con il Resto del
Carlino fino al 1991.
Dal 1992 al 2001 ha lavorato all'Adnkronos come
vaticanista; dal 2001 al 2005 ha ricoperto lo stesso ruolo nell'agenzia di
stampa Apbiscom, (ora Askanews). Dal 2005 al 2007 è stata capo desk Vaticano
per l'agenzia Ansa. Dal 2007 ad oggi è vaticanista per il quotidiano Il
Messaggero, ruolo che tuttora ricopre.
Nel 2003 ha scritto un libro sulla guerra in Iraq e la
diplomazia vaticana. Il volume edito da Piemme, è stato scritto assieme a Marco
Tosatti: “La profezia di Papa Wojtyla”.
Nel 2014 ha scritto il libro-inchiesta “Il
demonio in Vaticano”, pubblicato dalla Piemme, sulla vita del fondatore dei
Legionari di Cristo, Maciel Marcial Degollado.
Del 2015 è il suo libro sul Genocidio armeno (“La
marcia senza ritorno”, Salerno editore), con la prefazione di Papa
Francesco.
Ha vinto numerosi Premi: nel 2011 il Premio
"Personalità Europea" per avere raccontato la battaglia della Chiesa
per inserire il riferimento alle radici cristiane nel preambolo della
Costituzione Europea. Nel luglio 2013 le è stato conferito il Premio
Internazionale di Giornalismo di Ischia per i reportage durante il conclave e
l’elezione di Francesco. Nel successivo novembre è stata vincitrice del Premio
di giornalismo Tu es Petrus del Comune di Battipaglia, assieme a Domenico
Quirico e al cardinale Coccopalmerio.
Nel dicembre 2013 ha vinto il Premio Matilde di
Canossa riservato alle donne, da parte della città di Reggio Emilia.
E’ per la sua battaglia a favore delle pari
opportunità che la Giuria ha voluto insignirla del Premio “Pianeta Azzurro – I
Protagonisti”, per l’impegno straordinario che Franca Giansoldati profonde
nella battaglia difficile e stimolante di tutte le donne, affinché finalmente
s’infranga quel soffitto di cristallo, in realtà di piombo, che impedisce alle
donne di crescere nei ruoli decisionali. A volte, però l’arte, come nel caso di
Alba Gonzales, si fa giustizia da sola e il talento e il carisma sono il
viatico del successo.
Così è per il Maestro Gonzales, così è per la stessa
Franca Giansoldati.
EMANUELE TREVI – SCRITTORE E GIORNALISTA
Emanuele Trevi, scrittore e critico letterario, autore
di saggi e romanzi, ha esordito quale narratore nel 2003 con “I cani del
nulla”, edito da Einaudi. Il suo vero debutto in libreria, però, risale a
undici anni prima, con “Istruzioni per l’uso del lupo”, scritto in forma di
lettera destinata all’amico Marco Lodoli, partendo dal presupposto che il
linguaggio tecnico dell’Accademia e del giornalismo culturale abbia creato una
codificazione artificiosa se non ferale della trasmissione della cultura. Il
tecnicismo ha finito per allontanare la letteratura dalla sua sorgente
primaria, ovvero dall’uomo e dalle sue emozioni, dal dolore, dalla felicità,
dalla paura. Era quello una sorta di auto-manifesto che ha declinato poi nei
suoi romanzi, capaci di andare al nucleo emozionale.
Trevi ha pubblicato altri 15 libri, sia saggi che
romanzi, vincendo Premi prestigiosi, quali nel 2005 il Premio Sandro Onofri con
“Senza verso. Un’estate a Roma” (Laterza), libro reportage sul poeta Pietro
Tripodo; nel 2010 il Premio Napoli con “Il libro della gioia perpetua”
(Rizzoli) e nel 2018 il Premio Marco Polo, a Parigi, destinato al miglior libro
italiano apparso sul mercato francese fra il 2016 e il 2017 con ”Le peuple du
bois” (Il popolo di legno) edito da Actes Sud. Quest’anno il Premio Viareggio è
stato conquistato dal suo “Sogni e favole” (Ponte alle Grazie), opera che ha
attratto anche l’attenzione della nostra Giuria.
L’intreccio dei protagonisti di questo libro ci
conduce, in uno zigzag fra i secoli, dal ‘700 con Pietro Metastasio e il suo
sonetto illuminante “Sogni, e favole io fingo” (risalente al 1733 circa), al
‘900, in una Roma che è un po’ fil rouge di molte opere di Trevi: qui
protagonisti sono il fotografo statunitense Arturo Patten, la poetessa Amelia
Rosselli (accomunati dal destino nella decisione di porre fine alla propria
vita), l’enigmatico critico Cesare Garboli.
La Giuria, ammirata dalla prosa fluente e fascinosa
dello scrittore, ne ha rilevato la capacità di andare dritto al punto di una
delle grandi questioni culturali dei giorni nostri: il passaggio di testimone
fra le generazioni del ruolo d’intellettuale e di Maestro. Sullo sfondo, come
un’eco, il sonetto metastasiano, che, secondo Trevi, «andrebbe imparata a
memoria e custodita nella mente come un’efficace formula di scongiuro, una
sintesi magica della vita». Accettiamo la sfida e lo faremo.
PREMIO SPECIALE PER I MEDIA DEL TERRITORIO
PAOLO SPIGA – EDITORE DI CANALE 10
Festeggia i suoi 24 anni nell’etere Canale 10,
emittente televisiva regionale laziale presente al canale 19 del digitale
terrestre. Dall’intuizione dell’editore Paolo Spiga, già forte della esperienza
e dei successi radiofonici di Radio Luna, fondata il 23 dicembre 1976, nasce
nei primi anni ’90, Teleradio Ostia, un’emittente televisiva sperimentale
dedicata all’informazione locale.
Successivamente, parte nel 1985 CANALE 10, che ha
contribuito in modo determinante alla rinascita del XIII Municipio ed allo
sviluppo del Comune di Fiumicino.
Dal 2 ottobre 1995 e’ in onda CANALE 10 NEWS, il primo
telegiornale interamente dedicato al Decimo Municipio del Comune di Roma, ai
comuni di Fiumicino, Ladispoli, Pomezia ed al litorale limitrofo e al suo
entroterra.
5 edizioni giornaliere del Tg - 3 troupes in movimento
ogni giorno. Tutti i giorni più di 30 persone sono impegnate per informare un
bacino di utenza di 1.000.000 di telespettatori su cronaca, sport, spettacoli e
manifestazioni.
Dal 22 Ottobre 1999 CANALE 10 è ancora di più al
servizio del cittadino con la nascita di VIDEO 10, il primo teletext del
litorale: 15 rubriche d'informazione, sport, cultura ed intrattenimento
consultabili 24 ore su 24.
Con le nuove tecnologie oggi si può seguire la
programmazione di CANALE 10 in diretta da tutto il mondo: nel sito www.canaledieci.tv, su IPad e IPhone con le apposite
applicazioni.
Tutto ciò fa di CANALE 10 un'azienda di successo in
continua crescita e proiettata verso il futuro.
Un bellissimo palmares che ha indirizzato la Giuria
del Premio “Pianeta Azzurro – I Protagonisti” a identificare Canale 10 e il suo
dinamico, vulcanico editore, Paolo Spiga come vincitori del Premio Speciale che
dall’anno scorso è assegnato ai media voce del territorio. Un ruolo difficile,
che è vicino alla gente e alle sue istanze. Una missione che Canale 10 svolge
quotidianamente con successo.