Proscenio, Daniele Fabbri presenta "Fakeminismo". L'intervista di Fattitaliani

Giovedi 18 luglio il palcoscenico del Lunga Vita Festival presenta il debutto nazionale di FAKEMINISMO, il nuovo spettacolo satirico di Daniele Fabbri che lo presenta così: «Ho 36 anni, sono single, maschio eterosessuale ma non per colpa mia. Ho ricevuto una educazione cattolica, e questo mi ha insegnato che i miei impulsi sessuali sono sbagliati e pericolosi. Ma sono anche figlio del patriarcato, e questo mi ha insegnato che se non metto il mio pene al primo posto, sono un fallito. In tutta questa confusione, un giorno ho incontrato il Femminismo che mi ha spiegato che sbagliano entrambi. Mi sembri interessante Femminismo, ti sto ascoltando. Ma ogni tanto, se ti piaccio, scopiamo?» Fattitaliani lo ha intervistato per la rubrica Proscenio.

"FAKEMINISMO" in che cosa si contraddistingue rispetto ad altri suoi testi?
Nell'ammissione di insicurezza. Nei miei precedenti monologhi i bersagli della mia satira sono stati sempre chiari: la religione, il fascismo, il potere politico, i tabù sociali, e la mia posizione è sempre stata apertamente antagonista.
Parlando invece di femminismo e di patriarcato, mi costringo a mettere in discussione tutto, a partire da me stesso. Oggi si parla molto di più di parità e di rispetto verso le donne, ma anche se noi maschi iniziamo a capire che certe cose siano sbagliate, non abbiamo ancora capito bene quali sono le cose giuste.
Non che io l'abbia capito con certezza, ma provo a rispondere e vado per esclusione!
Quale linea di continuità, invece, porta avanti (se c'è)? 
È la rottura con tutto ciò che è ottusa tradizione. Io sono un ex cattolico convinto, ho provato in prima persona l'esperienza di credere davvero in certi valori, certi modi di ragionare e anche in certi sentimenti, per poi scoprire che la mia profonda convinzione era solo frutto di idee inculcate attraverso una educazione pressante e unilaterale fin da quando ero bambino. La società maschilista funziona allo stesso modo, forma i tuoi sentimenti fin da quando sei piccolo, ti spiega che le femmine sono inferiori ai maschi e che in fondo questo è l'ordine naturale delle cose.
Quando ho abbandonato la religione mi sono detto: "e adesso?", e negli anni mi sono ricostruito una morale da capo. Ho capito che nei confronti del patriarcato bisogna fare la stessa cosa, cancellare tutto e ricominciare da capo. Ed è quello che racconto nel monologo.
Com'è avvenuto il suo primo approccio al teatro? Racconti...
Per caso, intorno ai 22 anni: mia sorella voleva fare l'attrice, si stava preparando per un concorso e mi chiese di aiutarla in qualche modo, e lì scoprii di essere portato per la scrittura. Poi un giorno provai a scrivere un monologo e a recitarlo direttamente sul palco, le risate che ricevetti dalla platea mi inondarono di calore, e ho deciso che non avrei mai più abbandonato quel posto. La presi seriamente, di giorno studiavo in una scuola triennale di teatro, di sera facevo il tuttofare in un piccolo teatro off, e quando potevo mi esibivo come comico nei club. E sono passati 15 anni, nel frattempo.
La migliore critica che vorrebbe ricevere?
"Non solo è divertente ma è anche supersexy, lo consiglierò alle mie amiche!".
La peggiore critica che non vorrebbe mai ricevere?
"Non solo è sessista, ma è pure mezzo pelato! ".
C'è un momento, una frase di "FAKEMINISMO" che potrebbe sintetizzarne significato e contenuto?
"Se la società fosse femminista smetterebbe di proporre ai maschi dei rimedi avere il pene gigante, e proporrebbe rimedi per avere il pene che vibra!"

LO SPETTACOLO
Fakemenismo è uno spettacolo che parla di donne, viste da un uomo che vuole cambiare il suo modo di parlare delle donne. Fabbri, navigato comico satirico e pioniere della Stand Up, ci propone una riflessione comica piena di buone intenzioni. Alla platea la valutazione sulla riuscita dell’intento, perché un maschio che si mette in discussione si riempie di insicurezze, che lo portano a commettere ridicoli errori da maschio.

Negare che le donne siano discriminate nella società è da ipocriti, le ragioni del femminismo sono indiscutibili.  Cosa può fare attivamente un uomo che non ha effettive posizioni di potere, non è famoso, non è un politico o un influencer, per cambiare la società? Cosa devono fare i maschi comuni nella vita di tutti i giorni?

Daniele Fabbri si interroga sapendo di non avere le risposte, perché il femminismo non può certo spiegarvelo lui che è maschio. 
Tutto ciò che può fare è dimostrare che si può ridere degli argomenti più seri senza affatto sminuirli, ma al contrario è un buon modo per riconoscere la loro importanza e condividerla con gli altri. 

DANIELE FABBRI, classe 82, lavora da oltre 10 anni con la satira e la comicità in ogni sua forma. Oltre alle esperienze in televisione come attore, autore e comedian (NBC e NBC2, CCN con Saverio Raimondo, NEMICO PUBBLICO con Giorgio Montanini) e ai suoi monologhi di StandUp Comedy pura che presenta tra club e teatri di tutta Italia, ha scritto 25 spettacoli teatrali, è writing-partner dei monologhi di Giorgio Montanini, ha collaborato con la rivista ScaricaBile e Fuorilemura.Com, è autore in programmi radiofonici e televisivi (Rai, RadioRai, ComedyCentral); insieme a Stefano Antonucci ha scritto e pubblicato i fumetti “Gesù La Trilogia”, “V for Vangelo”, “Quando C’era LVI”, “Il Piccolo Fuhrer”, e il recente “Il Timido Anticristo” per Feltrinelli.


FAKEMINISMO Il nuovo spettacolo di e con Daniele Fabbri

LUNGA VITA FESTIVAL 2019 / III Edizione
Accademia Nazionale di Danza - Largo Arrigo VII, 5 – Roma
Giovedi 18 luglio ore 22.30

Biglietti: Platea centrale numerata 17 euro ; Platea laterale numerata 15 euro
Info e prenotazioni: mob 348 9263558 - lungavitafestival@gmail.com
Una produzione AltraScena
Fattitaliani

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