Finalmente sono arrivate
le agognate vacanze: è arrivata la vera
fine dell’anno, perlomeno quello lavorativo, e ci aspetta il meritato
periodo di riposo. Abbiamo molte attese verso queste vacanze, la più grande di
tutte, soprattutto per chi fa un lavoro manageriale dove lo stress è compagno
di tutti i giorni, quella di “staccare
la spina”.
“Facile
dirlo, più difficile farlo - secondo Roberto D’Incau, fondatore di Lang&Partners,
una delle più prestigiose società di consulenza HR italiane headhunter
& coach, oltre che scrittore di libri di successo (“Quasi
Quasi mi licenzio” - “Chi lavora non fa sesso” - “Il Lato Bimbo”)
-. Intanto perché spesso, inconsciamente,
abbiamo paura dei vuoti, quindi smettiamo di lavorare e in realtà ci aspetta un
programma fitto di impegni: lunghi voli transoceanici, vacanze in luoghi
impervi o impegnativi dal punto di vista della vita sociale, agende di vacanze
fatte di 4/5 posti diversi, in un turbinio di impegni, incontri, dover essere”.
Smettiamo di lavorare, e abbiamo davanti un
periodo di vacanze ancora più pieno di un mese lavorativo. Altro
grande nemico del relax, lo smartphone: è sempre con noi, giorno e notte,
perché abbiamo sempre paura di perdere qualcosa, un messaggio importante, una
mail di lavoro. Indicativo di un manager, peraltro in gambissima, online 24/7
e, aggiungerei, 365.
Cosa
fare quindi, secondo Roberto D’Incau, quando si è un manager in vacanza?
1-SCEGLIERE UN MOMENTO SPECIFICO DELLA
NOSTRA GIORNATA DI VACANZA IN CUI PENSARE AL LAVORO.
Scegliere un’ora specifica, e solo in quell’ora
leggere le mail di lavoro e fare le eventuali chiamate lavorative indispensabili.
2-TOGLIERSI LA MASCHERA DI IMPEGNATI FULL
TIME, E PROVARE LE BELLEZZE DELL’OTIUM ASSOLUTO.
Il lusso più grande che non abbiamo durante l’anno è
il tempo per noi stessi: non ne abbiamo mai abbastanza, purtroppo. Proviamo
almeno in vacanza a dedicare del tempo a noi stessi, finalmente, senza farci
subissare dai sensi di colpa perché non stiamo abbastanza con compagno/a e
figli, e godiamoci le bellezze dell’otium creativo. Spesso le idee più belle, più
creative dal punto di vista del business vengono mentre si è in vacanza. Valorizzare
il potere creativo del’otium è la vera forza delle vacanze.
3-NON
CIRCONDARSI SOLO DI PERSONE E LUOGHI GIÀ CONOSCIUTI.
La “diversity esperienziale” esprime bene il
fatto che se partiamo con gli amici di sempre, nei posti di sempre, facendo le
cose di sempre è ben difficile che torniamo dalle vacanze avendo stimolato la
nostra creatività, la nostra voglia di socializzare, la nostra intelligenza
emotiva, la nostra seduttività latu sensu. Misurarsi con contesti e persone diverse,
invece, è estremamente utile anche per la nostra vita lavorativa: è la forza
che ci arriva dal fare esperienze nuove, differenti da quelle di tutti i
giorni.
4-RIMETTERSI IN FORMA. Uno dei
problemi più grandi dell’avere poco tempo è che l’attività fisica spesso è la
grande Cenerentola della nostra agenda: riscoprire il piacere della fisicità ci
farà benissimo. Mens sana in corpore sano è sempre valido, nei secoli.
Ricordiamocene anche al rientro in città.
5-RITROVARE IL NOSTRO LATO BIMBO:
in un ruolo manageriale, purtroppo, ci tocca portare molto spesso una “maschera
sociale” professionale fatta di assertività, di velocità, di efficienza, di
decisionismo. Stimolante, certo, ma anche molto faticoso da portarsi addosso
tutto l’anno. L’estate invece è il momento più adatto per recuperare la
leggerezza e l’entusiasmo del nostro “Lato Bimbo”, davvero fondamentale da recuperare,
per toglierci di dosso la pesantezza che a volte il ruolo ci impone. In una
vacanza estiva, con amici tutti molto impegnati e con ruoli manageriali,
scoprimmo per caso in casa, un pomeriggio, un contenitore per fare le bolle di
sapone, e ci mettemmo a farle, senza pensare alla nostra età e ai nostri ruoli
sociali: passammo un’ora di puro Lato Bimbo, ne ridiamo ancora oggi
ripensandoci. Ci fece benissimo.
6-LA VACANZA È IL MOMENTO DELLE
RIFLESSIONI, PER FORTUNA NON QUELLO DELLE SCELTE.
Abbiamo sempre di fronte, come manager, decisioni da
prendere di fretta, non abbiamo il tempo di pensarci troppo, di approfondire.
Solo in vacanza possiamo finalmente lasciare fluire e arrivare
le riflessioni senza l’ansia di dover subito decidere, ascoltando la testa, il
cuore, l’istinto. Un’ottima palestra, per pensare a quello che dobbiamo e
soprattutto vogliamo fare nel nuovo anno lavorativo, che ci aspetta da settembre
in poi, senza avere la fretta di dover decidere subito.
7-DARE IL BENVENUTO ALLA NOIA. L’estate è un momento
ideale per farci piacere, dedicarci a ciò che ci rallegra. E’ anche però un
momento fondamentale per ritrovare il sottile piacere della noia, cui non siamo
più abituati, perché ci spaventa. Annoiarci invece serve al
nostro cervello per rigenerarsi e ripulirsi dei tanti pensieri, delle tante
ansie della nostra vita quotidiana. Alla noia va quindi dato il benvenuto, come
all’otium: è solo stando in queste due dimensioni che si possono vedere le cose
con la giusta distanza, anche la propria carriera, e fare quelle riflessioni
che ci portano poi a cambiare con efficacia le cose che non vanno negli ultimi
mesi dell’anno, una volta rientrati al lavoro.
LANG&PARTNERS Younique
Human Solutions è una delle più prestigiose società di consulenza HR
italiane. Nata nel 2002 a Milano e operante a livello internazionale,
la Società si differenzia per un approccio innovativo nell’ambito dello scouting
e del coaching, con una particolare attenzione ai temi della diversity
& inclusion e allo sviluppo di progetti speciali. Fondata da Roberto
D’Incau, professionista del settore con un background culturale e
professionale internazionale, Lang&Partners è una vera e propria “boutique”
di HR che si distingue per un approccio innovativo e una capacità di
analisi del cliente tailor made. Guidata dal “lateral thinking
Lang&Partners offre ai clienti “Younique Human Solutions”, ovvero
una consulenza personalizzata che mette al centro la persona e ne
analizza le necessità, i bisogni e gli obiettivi di business per un servizio che
si fonda sulla condivisione, l’ascolto e lo scambio. Ed è proprio questo
approccio che permette a Lang&Partners di supportare le aziende clienti ad
accrescere il proprio business e ad essere pronte ad affrontare i mercati
globali.