Ciao Tiziano, benvenuto e grazie per la tua
disponibilità. Ai nostri lettori che volessero conoscerti quale artista, cosa
racconteresti di te?
Sono un pittore, cerco di esprimere la bellezza in generale, prediligo
soggetti femminili in quanto li ritengo maggiormente affini al concetto di
bellezza.
Qual è stato il tuo percorso artistico e professionale che ti ha
portato ad essere un’artista molto apprezzato nel mondo dell’arte contemporanea
italiana?
Devo dire
che la parte fondamentale del mio percorso artistico è senza dubbio internet ed
i social network, ho acquisito molta visibilità proprio per aver usato questi
canali mediatici, a mio parere un mezzo potentissimo e di una efficacia senza
pari, con i metodi tradizionali non sarebbe mai stato possibile raggiungere la
stessa visibilità anche in anni di lavoro.
Come è nata la tua passione per la pittura e per l’arte?
Nasce da
bambino, dapprima come musicista. Ritengo la musica e la pittura due arti
strettamente collegate tra loro, il mio primo mestiere appunto è stato fare
musica in ogni senso, come musicista per poi passare a registrazioni in studio
e produzioni musicali. Sono da sempre stato affascinato allo stesso tempo dalla
pittura, ma tecnicamente ho iniziato a dipingere molto tardi rispetto ad un
classico percorso accademico, posso dire per caso... ma effettivamente non è un
caso ma il fato, almeno credo...
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Estetiche francesi |
Come definiresti il tuo stile pittorico? C’è qualche artista al quale
ti ispiri?
Da
autodidatta quale sono non saprei dare una definizione al mio stile pittorico,
certamente sono stato influenzato dallo stile impressionistico ma
esclusivamente perché questo stile fa parte del mio essere, in quanto la mia
pittura è sempre un gesto emotivo, impulsivo e mai calcolato. Ci sono poi molti
grandi pittori che anche involontariamente hanno avuto influenza su di me, quali
Giovanni Boldini, Joaquin Sorolla, John Singer Sargent; come
tecnica pittorica, invece il modello che mi ha ispirato e dato forza in quanto
dedizione, passione, volontà e determinazione è sicuramente Vincent Van Gogh
con la sua incredibile storia di vita.
Chi sono stati i tuoi maestri?
Sono
autodidatta.
Quali sono secondo te le qualità, i talenti, le abilità che deve
possedere un artista per essere definito tale? In sostanza, chi è “Artista”
oggi secondo te?
La definizione di artista è talmente ampia
che deve essere considerata uno stile di vita piuttosto che una definizione di
una professione, io mi considero un pittore e in quanto tale credo sia
necessaria una particolare osservazione per descrivere e raccontare ognuno a
suo modo il mondo che ci appartiene, in sostanza mi piace dire che ci vuole
“occhio”.
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Ragazza mora |
«Le arti visive,
la pittura, la scultura, l’architettura, sono linguaggi immobili, muti e
materiali. Quindi il rapporto degli altri linguaggi con questo è difficile
perché sono linguaggi molto diversi tra loro. Per cui c’è questa tendenza… non
si capisce… si può capire il motivo perché probabilmente vogliono un po’
sentirsi tutti artisti, pittori, non si sa perché… L’arte visiva è vivente…
l’oggetto d’arte visiva. Per cui paradossalmente non avrebbe bisogno neanche di
essere visto. Mentre gli altri linguaggi devono essere visti, o sentiti, o
ascoltati per esistere. Un’altra cosa nell’arte visiva caratteristica è che non
si rivolge in particolare a nessuno spettatore, non c’è una gerarchia di
spettatori, ma sono tutti alla stessa distanza dall’opera. Non ci sono gli
esperti. Un giudizio di un bambino vale quello di un cosiddetto esperto, per
l’artista. Non c’è nessun particolare… Anche perché non esistono gli esperti
d’arte. Gli unici esperti, veramente, sono gli artisti. Gli altri percepiscono
l’arte, ma non possono essere degli esperti altrimenti la farebbero, la
saprebbero fare.» (Gino De Dominicis, Intervista
a Canale 5 del 1994-95). Cosa ne pensi di queste parole di Gino De Dominicis?
Qual è la tua posizione in merito? Cos’è arte per te?
Sono in parte d'accordo, nel senso che la
cosa importante è l'emozione che può trasmettere un'opera, tutto si riduce a
questo secondo me, raccontare la bellezza, anche il fatto di spiegare o
descrivere un opera d'arte è superfluo, il senso dell'arte stessa è l'influenza
che può avere su ognuno di noi.
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Valore interiore |
Sempre Gino de Dominicis, dei critici diceva … «…che hanno dei complessi di inferiorità rispetto agli artisti. Sono
sempre invidiosi. È una cosa che è sempre successa. C’è poco da fare.» (Intervista a Canale 5 del 1994-95). Tu
cosa ne pensi? Perché è importante per un artista il giudizio, l’opinione
artistica di un critico?
Può essere
importante esclusivamente per un discorso legato alla carriera di un artista,
quindi prettamente per motivi materiali, per quanto riguarda il giudizio
artistico di un critico la cosa mi fa sorridere...
Charles Bukowski, grandissimo poeta e scrittore del Novecento, artista
tanto geniale quanto dissacratore, in una bella intervista del 1967 disse… «A cosa serve l’Arte se non ad aiutare gli
uomini a vivere?» (Intervista a Michael Perkins,
Charles Bukowski: the Angry Poet, “In New York”, New York, vol 1, n. 17, 1967,
pp. 15-18). Tu cosa ne pensi in proposito? Da questa prospettiva, a cosa serve
la tua arte, ovvero, le arti visive in genere?
Credo che
l'arte in generale aiuti le persone a vivere una vita di maggiore qualità, per
non perdersi nell'oblio della dura quotidianità.
Qual è secondo te lo stato di salute dell’arte contemporanea in
Italia?
… stato
reparto geriatrico… in fin di vita... sperando nelle generazioni future.
Quali sono i messaggi che vuoi lanciare con le tue opere?
Il
messaggio dei miei dipinti è di cercare la bellezza a tutti i costi ed in ogni
cosa nella nostra vita.
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I fiori rossi |
Un’ultima domanda Tiziano, immaginiamo che hai di fronte una numerosa
platea di adolescenti di una scuola media superiore della tua città. Il tema
del simposio è l’arte figurativa e la pittura in particolare. Cosa diresti loro
per catturare l’attenzione? Quali i tre temi principali che secondo te
andrebbero affrontati per appassionare giovani menti all’arte, alla bellezza e
alla cultura?
Direi loro
di provare ad immedesimarsi in un artista e di provare a cimentarsi in prima
persona come pittori, perché non esiste persona che non possa esserlo, la
visione di ognuno è soggettiva e quindi ogni punto di vista sarà differente ma
personale, perché sarà sempre la sensibilità individuale che farà la differenza
per riuscire a definire il concetto di bellezza.
Tiziano Baravelli
Andrea Giostra