Il giovane danzatore Fabio Cilento è pronto per una nuova sfida, una nuova emozione da vivere danzando e far vivere al pubblico: sarà protagonista sabato 15 giugno alle ore 20.30 presso il teatro ODEON di Paola nello spettacolo di fine anno dell’associazione artistica Expression dance. Ne parla a Fattitaliani. L'intervista.
Parlami intanto della serata: di che si tratta?
Parlami intanto della serata: di che si tratta?
Come ogni anno presso l’associazione artistica Expression dance fervono i preparativi per lo spettacolo di fine anno. Sabato debutteremo con nuove coreografie di classico e neoclassico curate dal meastro Gabriel Roman.
Metteremo in scena una “protesta”, letteralmente “in punta di piedi”, contro la green economy. Nel secondo tempo andranno in scena esercizi di ginnastica artistica e ritmica curati da Vera Cilento, le mie coreografie contemporaneo e le coreografie di modern di Anna Di Blasi (mia zia) il tutto ispirato al famoso romanzo di Oscar Wilde “Il ritratto di Dorian Gray”… ho sempre adorato questo libro ed ora voglio che prenda vita tramite la nostra danza. Io interpreterò il personaggio principale... sono onorato di potermi calare nei suoi panni e molto, molto emozionato!
Per me Dorian rappresenta l'estremo, l'eccesso perché un personaggio nella propria vita ha bisogno della bellezza, ma questa non può e non deve essere fine a se stessa, non può innalzarsi a scopo unico della propria etica morale. Dorian lo sperimenterà sulla propria persona: è giovane, bello e aitante ma queste caratteristiche lo porteranno alla distruzione e alla disperazione. Gray vive una vita basata sul lusso, sul piacere e sull’immoralità ed è ossessionato dal pensiero del tempo che trascorre inesorabile e allontana da noi stessi le cose più preziose che secondo la corrente estetica un uomo possiede: bellezza e gioventù.
Nell'interpretarlo avverti più l'emozione o il senso di responsabilità?
Nell'interpretarlo sento molto il senso di responsabilità perché a parte, essere un capolavoro assoluto della letteratura inglese e non solo.Vorrei,con la mia interpretazione far arrivare al pubblico ciò che aveva nel proprio animo Dorian, il suo senso di frustrazione per il tempo che passa,la sua lacerazione interiore e la struggente disarmonia del suo animo.
Foto di Leonardo Garritano |
Appena ho saputo che avrei dovuto interpretare questo contorto personaggio ho riletto il libro, mi sono documentato, ho visto il film e l'ho fatto mio.
Vuoi presentarti ai nostri lettori riassumendo le tappe più significative della tua carriera?
A 14 anni sono stato ammesso all’Accademia Nazionale di Danza di Roma, a 16 anni ho fatto parte del corpo di ballo dell’Opera “Francesco De Paula” con regia di Marco Simeoli. A 18 anni ho ballato nei vari programmi televisivi tra cui “House Party” con regia di Giuliano Peparini (Canale 5), “Stasera Casa Mika” (Rai 1) e “Music” di Paolo Bonolis (Canale 5).
Chi ti ha aiutato e incoraggiato in questo percorso?
Mi hanno sempre aiutato e supportato nella mia vita da danzatore, tutta, tutta la mia famiglia e mia zia Anna, la mia spalla in primis. Giovanni Zambito.