MILANO. Città Silenti è la mostra di Michele Volpicella con il
patrocinio di Matera 2019 Open Future a cura di Avangart di Sebastiano Pepe e
Nicolò Giovine, esposta a Matera, presso la Fondazione Sassi, Via San Giovanni
Vecchio 24. La mostra è un omaggio alla città di Matera in occasione del suo
riconoscimento a Capitale Europea della Cultura 2019.
La mostra, inaugurata domenica 14 aprile 2019, resterà aperta al
pubblico fino al 30 settembre 2019.
Quella domenica, il professor Francesco Lenoci, docente Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha concluso il suo intervento con le
seguenti parole:
“L’opera pittorica di Michele
Volpicella crea linguaggi universali, fa poesia, produce bellezza.
Matera 2019 deve essere
costruttore di bellezza, portatore sano di bellezza, per contagiare il mondo.
Ebbene, il silenzio che aleggia
sui sassi dipinti da Michele Volpicella amplifica il suo messaggio pittorico,
aumenta la valenza del suo messaggio pittorico e, quindi, i confini del
contagio in termini di bellezza operato da Matera 2019”.
Ciò premesso, uno dei segni più eloquenti della cultura è quello
dell’andare incontro. Al riguardo Avangart porterà in esclusiva una selezione
di opere del maestro Volpicella che rendono omaggio a Matera 2019 anche a
Milano, dal 23 maggio 2019, presso “Felix Lo Basso Restaurant”, il ristorante
stellato che illumina Piazza Duomo.
Vernissage d’inaugurazione: giovedì 23 maggio 2019, ore 18:00.
Durante la serata il maestro Michele Volpicella
e lo chef Felix Lo Basso
interagiranno fondendo l’arte pittorica con quella culinaria, proponendo delle
originali creazioni. Nei piatti dello Chef molfettese, ma ormai conosciuto in
tutto il mondo, si potranno ritrovare i colori delle eccellenze enogastronomiche
pugliesi, rivisitate in una chiave moderna, al passo con i tempi. Un mix di
colori, sapori e saperi da gustare prima con gli occhi poi con il palato.
L’arte nel piatto, nel bicchiere e sulla tela in una prestigiosa location.
Il tutto sarà accompagnato
dall’estro del barman Devis D’Ercole,
che mixerà i colori delle bevande riproducendo le tonalità delle opere del
maestro Volpicella.
CENNI BIOGRAFICI MICHELE VOLPICELLA
Michele Volpicella ha
approfondito la sua formazione artistica presso l’Accademia di Belle Arti di
Bari. Ha frequentato le lezioni di Hector Saunier direttore dell’Atelier
Contrepoint de Paris e del maestro cinese Zhang Huinan direttore del Beijing
Chinese Character e del City Calligraphy Institute. Descritto dai critici come
soggetto dotato di realistica e spiccata sensibilità cromatica, per cui le sue
tele tendono a staccarsi dalla figurazione abituale, acquistando pregio nei
colori come nelle stesse sceneggiature ricche di echi nordici, avvolte e
sospese in un’atmosfera silente che potremmo definire metafisica. È
presente in collezioni pubbliche e private.
Dal 2018, a cura di Avangart di
Nicolò Giovine e Sebastiano Pepe, ha iniziato un percorso per la realizzazione
del progetto per Matera Capitale della Cultura 2019 dal titolo “Le Città
Silenti - Racconti a Colori”.
La selezione di opere del maestro
Volpicella raffigura il paesaggio materano nelle sue diverse sfaccettature
cromatiche in chiave Neo Metafisica, con una particolare attenzione alla
tecnica di lavorazione delle tele, trattate con polvere di tufo e di pietra e
successivamente dipinte con accurata prospettiva geometrica ed un’armonia
cromatica che caratterizza la loro peculiarità.
La cifra stilistica di Michele
Volpicella è ormai diventata una firma inconfondibile: la sequenza quasi
aritmetica dei tetti, la peculiare tavolozza cromatica, le finestre mute,
l’assenza di figure umane, sono alcuni degli elementi che caratterizzano le sue
opere, capaci di attirare un sempre maggior successo di pubblico e critica.
Si meraviglia l’occhio
dell’ammiratore osservando le compiture, l’architettura patinata, le giravolte
di luce proiettandosi, quasi di soppiatto, in quell’orizzonte tipicamente
volpicelliano fatto di colori e sensi, di fiducia e amori d’abisso, di case e
casette che parlano, salendo, le une sulle altre, da un fondo tinta universale
verso l’immensità della volta celeste.
Sensibilità e pietas distinguono
queste tele, come pure c’è misticismo e fede, quella dell’eternità e quella
dell’arte. Ecco perché, ora, lo sguardo di chi ammira s’infila nei meandri
delle case color del pane, color del mare, color del pettirosso.
Le case, le pareti, i tetti,
ancora le giravolte, le porte, le finestre, gli angoli dipinti da Michele
Volpicella sono così intrisi di umanità, che immediatamente lasciano percepire
la presenza della comunità che contempla. È questa la forza dell’artista, di
questo poeta dell’immagine, che sogna e dipinge con l’ispirazione di uno
celestiale di coscienza.
CENNI BIOGRAFICI FELIX
LO BASSO
Felice Lo Basso nasce a Molfetta
nel 1973 e compie il suo apprendistato in grandi ristoranti gourmet in Italia e
all’estero. Nel 2011 viene insignito della prestigiosa stella Michelin. Dotato
di uno stile raffinato, sempre in gioco tra creatività e ricerca, fà della
qualità e del rispetto delle materie prime il suo punto di partenza.
La sua cucina è nata al mare ed è
cresciuta in montagna: il trait d’union è la ricerca dei prodotti di qualità,
la voglia di sperimentare forme e colori, di mixare i gusti. Nel suo ristorante
Felix Lo Basso offre una cucina di alto livello, sofisticata nell’elaborazione
dei piatti ma con forti ancoraggi alla tradizione e alle materie prime
italiane. Intuizione, fantasia, innovazione e creatività sono i pilastri della sua
proposta enogastronomica.
FELIX LO BASSO RESTAURANT
Felix Lo Basso Restaurant è
situato all’ultimo piano della Galleria Vittorio Emanuele II, che si affaccia
sul simbolo per eccellenza della città di Milano: il Duomo.
Felix Lo Basso Restaurant incanta
con una delle fotografie più magiche del capoluogo lombardo, avvolgendo in
un’atmosfera creata per accogliere e stupire con finiture curate in ogni
dettaglio.
Felix Lo Basso ha scelto questo
luogo come casa per la sua cucina, che ospita 60 posti a sedere (35 interni, 25
in terrazza), proprio al fine di esaltarla con un’esperienza che coinvolga
tutti i sensi.
La mostra è accompagnata da un catalogo monografico con un vasto
repertorio di immagini e testi a cura di Francesco Lenoci, Fiorella Fiore,
Maurizio Nocera, Enzo Quarto e Paolo Levi.