Anna Zarlenga, la scrittrice che ama raccontare l'amore per innamorarsi ogni giorno. L'intervista

di Laura Gorini La scrittura è un misto di risate, disperazione e tisane ai frutti di bosco. È pace, è entusiasmo, è un momento solo mio. 

E' uscito oggi in versione e-book in occasione della Festa della donna " Spiacente, non sei il mio tipo" (Newton Compton Editori), il nuovo romanzo di Anna Zarlenga. Dal 14 marzo sarà invece disponibile anche la versione cartacea in tutte le migliori libererie d' Italia. Eccola ai nostri microfoni per una bella chiacchierata a cuore aperto.
Anna, che effetto ti fa il far sognare e nel contempo riedere e sorridere le tue lettrici?
Scrivere e far vivere le storie che nascono nella mia mente è sempre una grande emozione. Quando, poi, tocco il cuore delle mie lettrici, ecco, mi sembra di esplodere per la felicità. Rispondo a tutte perché per me è un onore essere letta ed entrare un pochino nelle vite di altri. Sapere che quella precisa frase ha fatto ridere qualcuno o lo ha fatto emozionare è per me motivo di gioia.

Ma in che situazione nasce un tuo romanzo?
Sono una persona poco organizzata. Non mi piace pianificare o mettermi a tavolino. La scintilla può nascere in qualsiasi momento. Mentre sono per strada, mentre ascolto una conversazione, o durante una chiacchierata con un’amica. A volte sogno le trame, a volte esse mi folgorano all’improvviso e non posso far altro che assecondare l’estro e cominciare a scrivere. Il più delle volte non so che strada prenderà la storia o, se cerco di programmarla, irrimediabilmente i miei personaggi prendono vita e fanno di testa loro. Ormai ho smesso di combattere e di tentare di infonder loro la disciplina: come entità autonome, loro prendono le decisioni anche per me.

A proposito, il tuo nuovo libro, ovvero " Spiacente, non sei il mio tipo", esce proprio l' 8 marzo, in occasione quindi della Festa della donna, in versione e-book. Come vedi le donne di oggi? E soprattutto che donna pensi di essere  diventata?
Le donne di oggi sono sicuramente molto più sicure di quello che vogliono, anche se, in una società mutata velocemente, spesso hanno bisogno di conferme continue. Vedo un grande entusiasmo nelle nostre iniziative: quando prendiamo a cuore una cosa, lo facciamo con l’amore e il trasporto necessari per portarla a termine nel migliore dei modi. Siamo determinate, sfacciate, appassionate. E sappiamo essere solidali, in molti casi. In molti altri siamo le peggiori nemiche di noi stesse.
Che donna sono diventata? Sono prima di tutto una madre. Essere madre stravolge ogni prospettiva, ridefinisce le priorità e ti porta, per questo, a ritagliarti con ancora maggior determinazione uno spazio per decomprimere e ritrovare te stessa. Ho attraversato di recente cambiamenti importanti, nella mia vita. Cambiamenti che mi hanno costretto a riscoprirmi, a reinventarmi. Oggi posso dire di aver sviluppato il coraggio che una volta non avevo. Il coraggio di osare un po’. 
La scrittura ti ha aiutato nel corso del tempo a conoscerti meglio?
La scrittura è sempre stato il mio angolo di mondo. Un momento da condividere, inizialmente, solo con le persone più care. La mia scrittura ha attraversato varie fasi, corrispondenti ad altrettante fasi della mia maturazione. All’inizio ero drammatica e riflessiva, poi sono passata al surreale, infine sono approdata alla commedia. E la commedia mi rappresenta perfettamente. Affrontare la vita con un sorriso è il modo migliore per combattere in modo attivo le negatività. E raccontare l’amore, come dico sempre, è un modo per innamorarsi ogni giorno. 
Con quali parole descriveresti il tuo rapporto con essa?
La scrittura è un misto di risate, disperazione e tisane ai frutti di bosco. E'   è pace, è entusiasmo, è un momento solo mio. Quando scrivo mi sento parte di un progetto grandissimo, mi sembra di aggiustare un pochino le crepe della vita. 
E con la lettura?
Leggo da sempre, qualsiasi tipo di genere. Non amo molto i  gialli, ma non disdegno la fantascienza classica, la narrativa storica e, ovviamente, il romance. Leggere è un altro di quei momenti di pace che amo concedermi. Viaggio in altri mondi, mi innamoro con i protagonisti, osservo la vita con gli occhi degli altri. 
Credi che le donne di oggi siano diventante più curiose rispetto a quelle di anni fa anche a livello di lettura?
Le donne ormai hanno fatto cadere molti tabù. Non è un caso che si sia diffusa tanto la letteratura erotica. Un tempo l’avremmo nascosta nel fondo dell’armadio, oggi la esibiamo con orgoglio per strada. Amiamo, comunque, le situazioni insolite, quelle un po’ estreme, che fanno viaggiare la fantasia e ci scatenano una serie di emozioni contrastanti. 
Ma perchè- a tuo avviso- sognano il Mr Grey della situazione e poi si innamorano di un imbranato o di un uomo che apparentemente ha tutto al dì fuori del Principe Azzurro?
I sogni sono fatti per pensare in grande, giusto? Nei sogni noi possiamo immaginare l’uomo perfetto, bello, gentile, coraggioso, pieno di soldi ed esperto d’arte, tanto per dare qualche caratteristica a caso. Nel nostro cuore sappiamo benissimo, però, che nessun uomo potrà mai avere tutte le caratteristiche che immaginiamo. E allora, come ci innamoriamo? L’amore segue meccanismi misteriosi. Io mi sono innamorata della voce di mio marito, particolare che mi ha spinto a volerlo conoscere meglio. Pian piano ho trovato punti di contatto e siamo ancora qui dopo dodici anni di matrimonio e otto di fidanzamento. Incredibile? Non credo, perché l’amore, quello vero e reale, nasce da una scintilla che poi deve essere alimentata e diventare parte della tua vita. Senza grandi scene madri, spesso.
A proposito, credi che esista davvero ancora la sindrome del Principe Azzurro?
Credo di sì, perché mi è capitato di vedere donne rifiutare qualsiasi tipo di relazione, scartando a priori gli uomini in quanto non erano completamente aderenti al loro modello di uomo ideale.  Non è un male essere esigenti. Soprattutto considerando che, in teoria, stai cercando l’uomo della tua vita, non è bene accontentarsi, visto che ci dovrai trascorrere potenzialmente il resto dei tuoi giorni. È anche vero, però, che più si va avanti con gli anni, più è difficile trovare persone che corrispondano al tuo modello-tipo. L’uomo perfetto, del resto, non esiste. Non esiste nemmeno la donna perfetta. Esiste solo un perfetto equilibrio tra due diversità. 
E gli uomini? Li vedi ossessionati dalla Perfezione?
Gli uomini stanno diventando sempre più attenti al loro aspetto, anche se non parlerei di vera e propria ossessione, per la maggioranza. Alcuni sì, si curano molto e gradiscono anche una partner ugualmente curata. Per fortuna, però, non sono tutti così. C’è ancora chi guarda oltre. 
A te spaventa? Tu come vivi i tuoi difetti?
Di difetti ne ho parecchi, e per un periodo sono stati un problema per me. Ho smesso di nascondermi, però, nel momento in cui ho deciso di vivere e respirare, di sentirmi bene senza dover cercare per forza l’approvazione del prossimo. E è stato in quel momento, paradossalmente, che il prossimo mi ha apprezzato. O forse non è un paradosso. Le nostre paure nascondono spesso anche la parte migliore di noi.
La scrittura e l' arte in generale può aiutarci ad amarli o comunque ad accettarli?
La scrittura e l' arte sono fondamentali. Scrivere aiuta anche a farsi domande, a superare ostacoli, a mettersi in gioco. Sottoporsi al giudizio di tante persone è un atto di coraggio che fa crescere e ti insegna tanto, nel Bene e nel Male. Attraverso la scrittura si conoscono lati di noi stessi che avevamo sepolto da qualche parte e che inevitabilmente, prima o poi, vengono fuori e ti donano all’improvviso nuove consapevolezze.


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