Berlino, “La paranza dei bambini” il film di Claudio Giovannesi in concorso per l’Orso d’oro al Festival

Esce oggi in Italia il film presentato ieri alla Berlinale, insieme a Roberto Saviano e ai giovani protagonisti, il regista ha ricevuto applausi in sala stampa.

Adattamento cinematografico del libro di Roberto Saviano, il film racconta giovani adolescenti che vogliono fare soldi facili, comprare vestiti e giocano con le armi come fossero giocattoli.
Ambientato a Napoli, nel quartiere Rione Sanità, il film parla di crimine ma soprattutto di adolescenti abbandonati a se stessi dalle istituzioni politiche.
I ragazzi sono descritti con forma di innocenza ma il gioco della guerra li porta sulla cattiva strada da cui non si torna indietro.
I protagonisti sono tutti attori alla prima esperienza che hanno voglia non di far carriera nel cinema ma di adeguarsi ad un loro sogno piu concreto. "Voglio fare il cuoco rispondono alle domande dei giornalisti, 2 degli attori neanche maggiorenni. Questa per me e stata un esperienza per dire qualcosa, per tramandare ai nostri figli un messaggio chiaro di cosa non si deve fare, sono fiero di aver fatto questo film e che i miei genitori siano orgogliosi del mio operato, ma al di là di questo progetto, il mio percorso lavorativo e un altro. Mentro ero sul set del film, mi sono diplomato come cuoco. Ed e questo che voglio fare!"
Roberto Saviano, afferma che la storia è ispirata a fatti veri, perche ci sono giovani che arrivano a comandare bande organizzate e commettono crimini anche se sanno che vanno a morire. Nascono con questa mentalità.
La paranza, non si trova solo a Napoli, ma anche in altre città del mondo.
Francesco Di Napoli, pasticciere del rione Traiano, giovane protagonista del film, a Berlino ha affermato: “Non tutti scelgono questa strada, nel mio quartiere alcuni ne scelgono un’altra. – ha detto – Il mio personaggio vorrebbe fare il bene attraverso il male e questo spiega la sua innocenza, non capisce quello che succederà”.
Non poteva mancare in conferenza stampa la domanda di un giornalista sulla polemica con Salvini e sulla scorta a cui Saviano deve rinunciare: "è successa una cosa molto grave, è stata tolta la scorta ad un altro giornalista, Sandro Ruotolo, grazie però all’impegno mio e di altri è stata rimessa. La situazione politica è seria. Al di là della questione sulla mia sicurezza, la scorta non è un privilegio, è un dramma”. Lo scrittore ha poi specificato: “Io continuerò a raccontare e non mi farò intimidire da queste minacce che il ministro dell’Interno sistematicamente fà. Penso invece che ci dovrebbe esser un’attenzione politica rispetto al fatto che Salvini è l’unico politico in Occidente che indossa la divisa della polizia non solo in occasioni pubbliche, cosa che rappresenta un attacco alla democrazia”. 
Fattitaliani

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