di Domenico Logozzo* - Sognare e saper trasformare
l’impossibile in possibile. Questa era la grande dote di Daniele Fracassi, l’attore, regista e drammaturgo aquilano venuto a
mancare un anno fa.
Ha dedicato la sua vita al teatro e l’ultimo dei suoi doni
preziosi è “Il sogno di Pisolino”, un
libro postumo, fresco di stampa, edito dalla prestigiosa casa editrice Carabba
di Lanciano. Ne parliamo con la moglie Eva
Martelli, molto
apprezzata come attrice e come regista, che con grande professionalità e
passione dà continuità all’amore per il teatro, diventato stretto legame
sentimentale proprio su un palcoscenico. “Ci
incontrammo in teatro - racconta - come
colleghi di lavoro nel 1990 e da allora abbiamo condiviso la vita privata e
artistica. Nel 2001, dopo aver lavorato entrambi come attori di prosa in tante
produzioni nazionali, decidemmo di fondare una nostra Compagnia teatrale.
Nacque "Il piccolo resto" a
L'Aquila. Aprimmo un nostro teatro-studio in via dei Giardini. Un luogo di
sperimentazione teatrale dove sono nati tanti spettacoli scritti e diretti da
Daniele. Il sogno si è interrotto il 6 aprile 2009 con il terremoto che ci ha
costretti a lasciare la città. Da allora siamo a Lanciano, città capitata per
caso, città che ci ha accolto e ci ha permesso di continuare la nostra
attività. Purtroppo, il sogno di Daniele è stato interrotto di colpo dal
terremoto. Al risveglio il dolore si è trasformato pian piano in malattia e mi
ha lasciato l'anno scorso”.
L’ultimo lavoro portato a
termine è da sogno. Fantastico. Protagonista Pisolino “un bambino sognatore - spiega Eva
Martelli - che la mattina si attarda
a letto, non perché non ha voglia di andare a scuola. Ha bisogno di vivere
avventure fantastiche nei suoi sogni. Vede bella la realtà, attraverso la sua
capacità onirica. Eide Spedicato,
che ha scritto la premessa al libro, lo ha definito "maestro di
vita". Ci esorta, grandi e piccoli, a coltivare la nostra capacità
creativa. Il sogno, in questo caso, è metafora di capacità di trasformazione
del reale attraverso il processo artistico. In questo il libro è
autobiografico. Daniele Fracassi, uomo di teatro, dapprima attore, poi regista
e drammaturgo, ha vissuto sempre con la tensione a fare dell'impossibile il
possibile. Ha cercato il senso della vita nel processo artistico. A volte lo ha
trovato nel teatro, a volte nella scrittura a volte nell'infanzia del mondo”.
Come
è nato quest’ultimo sogno?
“Il libro è nato da una mia richiesta. Volevo sperimentare un percorso
didattico di scrittura creativa con i bambini sul tema del sogno e gli ho
chiesto di scrivere una storia introduttiva. Lui mi ha detto che l'avrebbe
fatto in versi. Nel 2008 aveva scritto una commedia in versi martelliani "Chef
Molière", rappresentata più volte a L'Aquila, sede della nostra Compagnia
teatrale. Aveva quindi dimestichezza col verso e la rima. È nata così una
storia in filastrocca. Il libro è anche strumento didattico. Lo considero il
suo testamento artistico. È pieno di luce e tenerezza. È adatto all'incontro in
lettura tra piccoli e grandi”.
Un
libro di sogni, con fini anche di alto valore sociale.
“Sì tutti insieme abbiamo voluto che una parte del ricavato delle
vendite andasse alla Onlus Amici del Don Milani che si occupa di sostenere
bambini in difficoltà”.
In
Abruzzo quanto è difficile fare teatro?
“Fare teatro nella nostra regione non è facile. Da sempre noi ci siamo
resi indipendenti per avere libertà creativa. A Lanciano ho trovato molta disponibilità ad accogliere i miei
progetti di teatro che sono volti al rapporto con la contemporaneità e la
comunità. A Lanciano sono nati spettacoli che ho portato all'estero e che hanno
contribuito ad avvicinare le persone al teatro. Ora ho una famiglia teatrale
che mi segue e mi sostiene nel percorso di ricerca”.
Cosa
si sente di dire ai giovani che sognano il palcoscenico?
“Cerco di spronare i giovani a sognare come Pisolino. Io e Daniele
abbiamo sempre seguito questa strada. Li coinvolgo nei miei progetti e poi li
stimolo a prendere la propria strada. Ci sono tanti talenti nella nostra
regione. Avrebbero bisogno di essere ascoltati. Io li ascolto e, dove
possibile, li coinvolgo per costruire progetti.
Mi occupo anche di formazione e mi piacerebbe creare un luogo di studio
teatrale permanente per ragazzi e giovani. Spero di poter perseguire questo
sogno, magari a Lanciano”.
I suoi prossimi impegni come regista?
“Il 22 dicembre debutta uno Studio di
messinscena del romanzo
Marta la sarta di Valentina Di Cesare, promosso
dall'Agenzia della Promozione culturale di Lanciano, Regione Abruzzo. Spero di
riuscire a farne uno spettacolo vero e proprio. Cerco risorse. Sto scrivendo
uno spettacolo su Marco Pantani che
andrà in scena al Fenaroli di Lanciano il 10 maggio nella Stagione teatrale, in
occasione della tappa Vasto - L'Aquila, importante per il decennale del sisma.
Interpreti Marco Bellelli e Paolo Sideri. Inoltre il 14 marzo andrà
in scena, sempre nella Stagione teatrale del Fenaroli, lo spettacolo "Dove
sono andati tutti i fiori. La storia di Pasquale Di Renzo nella Campagna di
Russia" di e con Gianna Di Donato, con la mia regia. Uno
spettacolo che ripercorre le tappe di un giovane soldato abruzzese impegnato
nella Campagna di Russia. Diventerà al suo rientro un maestro della scultura, Pasquale Di Renzo. Suo il Sacrario di
Chieti ed altre opere che si trovano nei musei italiani. E poi, prosegue il
lavoro di impegno civile con iniziative legate al Giorno della Memoria e alle
vicende della seconda guerra mondiale in collaborazione con l'Associazione
L'Altritalia di Lanciano. A gennaio ci saranno importanti eventi”.
Martedì 18 dicembre, alle ore 17:30, presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano verrà presentato il volume “Il sogno di Pisolino” di Daniele Fracassi, illustrato dai
bambini delle classi terze, Scuola Primaria Marcianese – Istituto Comprensivo
Don Milani, pubblicato dalla Casa Editrice Rocco Carabba.
*già
Caporedattore TGR Rai