Abbiamo più volte affrontato il tema degli autovelox della provincia di FR e richiamato alle pesanti incongruenze normative che li distinguono quali anche nei decreti prefettizi del 2.8.2007 col quale vengono approvate d’un colpo in provincia 28 postazioni delle micidiali macchinette e in quello del 20.11.2013 che per fortuna degli automobilisti apporta un drastico taglio tanto che oggi ne sono attivi quattro (due di Belmonte, 1 di M.S.Giov.C. e 1 di Veroli) più due, nuovi, di Acuto.
Abbiamo più volte evidenziato quelle che a nostro avviso sono pregiudizievoli difformità: in particolare si ricorda che gli autovelox del Comune di Belmonte sono letteralmente invisibili, anzi inesistenti agli automobilisti interessati, senza menzionare l’altro arbitrario dettaglio che sono stati entrambi piazzati al centro delle due fiancate -imbrattate di vecchi manifesti- di un ponte che attraversa la superstrada, ponte percorso da vetture, camion, autobus e perfino sicuramente trattori che certamente a seguito delle oscillazioni che scientificamente provocano, renderanno la funzionalità degli autovelox ivi collocati inevitabilmente precaria e imprecisa. Curioso il fatto dunque che nessuno degli organi preposti alla vigilanza nell’interesse della comunità veda e rilevi la situazione che persiste da almeno cinque anni, come pure l’illegittimo e arbitrario abbassamento del limite da 70 a 50 Km/h durato anni e anni prima che l’autorità intervenisse e lo portasse addirittura a 90Km/h quale oggi, senza citare altre peculiarità che sembrano caratterizzare questo Comune: l’ultima è che la gestione delle esiziali ma preziose macchinette -attiva da circa quarantanni- ha fruttato e continua a fruttare (700 abitanti scarsi!!!) miliardi di lire e milioni di Euro e di tali gigantesche cifre in giro, almeno ad occhi normali, nulla si vede e si sente quanto, per esempio, a strutture e iniziative artistiche o culturali o filantropiche o di altra natura, ecc.
Per quanto attiene la collocazione degli autovelox del Comune di Veroli e di quello del Comune di Monte S.Giov. C. è, a mio avviso, palese ed evidente la assenza di alcuni criteri previsti nella Legge istitutiva e cioè, primario, il criterio della incidentalità dei luoghi e, successivamente, quello della conformazione logistica dei medesimi, ferme altre pesanti criticità confermate anche dal recente decreto Minniti. Ma fino ad oggi nessuno ha visto o verificato.
Altra realtà a dir poco da barzelletta è quell’autovelox nuovo di zecca installato dal Comune di Cassino non so più quanti anni addietro sotto il ponte della superstrada Atina-Cassino, rimasto inutilizzato e mai entrato in funzione sin dalla sua posa in opera e dopo tanti anni ancora sui luoghi, a beffa e disgusto degli automobilisti che vedono i propri soldi così deturpati: addirittura vi sta crescendo l’erba dentro. Chi restituisce i soldi così ignobilmente spesi? Come mai fino ad oggi nessuno dei controllori si sente coinvolto in tale indegna situazione?
Ma il colmo del degrado e del disastro è, a mio avviso, visibile sulla superstrada FR-Autostrada in Comune di Ferentino dove, da almeno quattro anni, nei due sensi di marcia sono stati installati due autovelox nuovi di zecca mai entrati in funzione: in merito oltremodo istruttive ma anche distruttive sono le motivazioni giuridiche esibite alla giunta a giustificazione della adozione del provvedimento di installazione. Ma ormai anche questa situazione, dopo quattro anni irrisolta e ignorata, a vilipendio dei cittadini, fa parte ormai dello spettacolo di degradazione e di depravazione che ogni tanto ci si presenta alla vista; tragico invece, e questa parola non illustra a sufficienza la situazione nella quale in realtà si trovano i cittadini, è quanto ora si presenta alla vista dell’automobilista: gli sportelli dei due autovelox si mostrano spalancati coi fili elettrici penzoloni, da giorni (o da mesi?): cioè, sembra doversi dedurre, che qualcuno ha svuotato le macchinette delle attrezzature elettroniche e ha lasciato tutto aperto, a beffa e a sberleffo. Non so quanti giorni siano trascorsi ma tutto è ancora così e nessuno interviene prima di tutto per eliminare anzi smantellare la vergogna e il disdoro degli autovelox e successivamente per possibilmente perseguire con severità non tanto e non solo gli scassinatori quanto gli autori della risibile annosa sceneggiata. E i ferentinati assistono alla finestra!
Ci sono altri ambiti e contesti nei quali noi cittadini, o almeno quelli che tali si sentono, si aspettano che il nuovo Signor Prefetto, rappresentante dello Stato nella provincia, trovi il tempo ed effettui il suo risolutivo intervento. Non mancheremo di tornar sopra altre tematiche in attesa di soluzione.
Michele Santulli