Studiosi, specialisti del settore, istituzioni a confronto in occasione dell'Health Sustainable Innovation

“Il sistema sanitario universalistico non regge più. Revisione entri nell’agenda politica italiana ed europea” Studiosi, specialisti del settore, istituzioni a confronto in occasione dell'Health Sustainable Innovation. Governatore Fontana chiede alla Fondazione The Bridge un dossier

“Diminuisce la spesa sanitaria pubblica, aumenta, seppur lievemente quella privata, permangono forti differenze nella qualità e quantità dell’offerta sanitaria da regione a regione. Inutile negarlo, il sistema sanitario universalistico, così come era stato ideato nel 1978 e realizzato nel corso dei decenni – accesso all’assistenza sanitaria senza barriere economiche, geografiche e culturali – non regge più, anzi ha smesso di reggere già da tempo, lasciando spazio a un sistema misto, imperfetto e per di più non ancora normato. Con l’evento di oggi abbiamo voluto affrontare, senza ipocrisie o resistenze ideologiche, la situazione attuale e gli scenari futuri, favorendo il confronto tra studiosi, dirigenti sanitari, specialisti del settore, rappresentanti del settore privatistico e istituzioni. E proprio il Presidente Fontana ci chiede il dossier Sanità da presentare in Regione Lombardia sulla sostenibilità dei sistemi sanitari, affinché siano varate misure che regolino gli equilibri tra pubblico e privato. Una sfida che la nostra fondazione raccoglie consapevole dell’importanza del tema e della necessità che esso entri tra le priorità dell’agenda politica italiana ed europea”.  Così Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge, promotrice e organizzatrice dell’evento “Health Sustainable Innovation - Prospettive europee dei sistemi sanitari universalistici”, in programma oggi a Milano con la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e stakeholders. “Purtroppo – ha aggiunto Iardino –  i rappresentanti delle assicurazioni private hanno deciso di non prendere parte a questo importante appuntamento. Quali che siano le ragioni della loro defezione me ne dispiaccio, sia perché il loro contributo avrebbe potuto arricchire il dibattito, sia perché la loro decisione di non partecipare certo alimenta la percezione negativa del settore, visto erroneamente come nemico del sistema sanitario pubblico”. Presente invece il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana: “La sfida del prossimo futuro che Regione Lombardia ha già intrapreso con la legge di riforma del sistema sanitario e la presa in carico dei pazienti cronici, è garantire la sostenibilità economica (costo-efficacia) e finanziaria della sanità pubblica senza pregiudicare la qualità delle cure erogate e l’equità nell’accesso e nel finanziamento”, ha affermato Fontana. “Combattere le inefficienze, perseguire l’appropriatezza, rinegoziare i prezzi di riferimento in campo farmaceutico e valorizzare il nostro sistema caratterizzato da un equilibrato rapporto pubblico/privato, non basta a garantirne la sostenibilità se non ci si pone nell’ottica dello sviluppo della sanità pubblica che merita, proprio per la sua eccellenza, di avere i corretti strumenti finanziari e normativi per competere ad armi pari con quella privata. È quello che in Lombardia vogliamo fare,  convinti che solo con una visione organica e completa si può ambire a garantire il reale pari diritto di accesso alle cure, in termini sia di qualità, che non deve diminuire, che di tempi di attesa.  Incontrerò a breve le associazioni dei pazienti del territorio - ha concluso- per illustrare come intendiamo raggiungere questi obiettivi”.
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Fattitaliani

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