di Laura Gorini - Sono
una splendida coppia nella vita, nonchè genitori della piccola
Elettra, e una meravigliosa coppia lavorativa, Eleonora Albrecht e
Flavio Parenti che hanno appena lanciato sul mercato Confetta, un
“social luxury brand”, come
amano definirlo loro stessi in questa intervista che ci hanno
gentilmente concesso.
Flavio
ed Eleonora, per prima cosa toglieteci una curiosità: perché
Confetta?
Da dove è nato questo nome?
Abbiamo
scelto il nome “Confetta” perché è nello spirito sia della
nostra prima borsa (che si chiama anche lei Confetta),
che del marchio: raffinato, femminile ed allegro. Nasce dall’idea
iniziale di creare una borsa che si rifacesse ad una caramella, con
un corpo rigido, come un “confetto” appunto.
Possiamo dire che
in qualche maniera il vostro brand possa essere anche un omaggio a
vostra figlia Elettra visto che le vostre borse sono a forma di
cuore?
Sì, Confetta è un omaggio all’amore, quindi anche
alla nascita di Elettra. Il progetto nella sua interezza è gioia di
stare insieme, desiderio di creare un progetto comune. Un progetto di
coppia. La forma di cuore ci è sembrata perfetta come inizio di
questa nuova avventura.
Ma quanto cuore
ci vuole per farcela sia nel lavoro sia nella vita in generale? E
quando in alcuni casi può essere deleterio ascoltarlo troppo?
Ci vuole cuore, ma anche intelligenza e preparazione. Un
buon mix di queste cose è il modo migliore per prepararsi a seguire
i propri sogni. Essere onesti con gli altri e con se stessi,
ascoltare il proprio cuore e seguirlo percorrendo un cammino fatto di
ragionamento, preparazione ed intuizione. E poi ci vuole fortuna, ma
quello neanche gli dei possono controllarla!
Quando
avete creato Confetta, quanto
lo avete ascoltato?
Le
scelte primordiali devono sempre partire dal cuore! Confetta
è
un’avventura a due, quindi la scelta è partita dai nostri due
cuori, insieme. Poi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo deciso i
passi da fare, perché per far sì che un progetto viva nel tempo non
basta la passione, serve pianificazione, preparazione e pensieri
pratici.
Ma
quando e come è nata l'idea di dare il via a questa nuova sfida
lavorativa?
Uno dei sogni di Eleonora era da sempre di avere una sua
linea di borse, avendo studiato anche in una scuola di stilismo a
Parigi. Poi, con la creatività e le idee comuni, abbiamo lavorato
sull’idea del progetto per qualche anno finché non è stato
concretizzato con la fondazione del marchio.
Quali
sono state le maggiori difficoltà che avere riscontrato nel corso
della creazione del vostro progetto?
Realizzare
una Minaudière in vetroresina a forma di cuore è stata una sfida
non solo per noi, ma anche per gli artigiani italiani con cui
lavoriamo! Il tipo di apertura ideato è complesso da realizzare ed è
invisibile quando la borsa è chiusa, una cosa veramente unica
(difatti nessun’altra borsa al mondo lo fa). Lo sviluppo, tra
prototipi, master e campioni è durato piú di un anno. Confetta
è una borsa di lusso: ogni dettaglio è stato passato al vaglio piú
volte e non abbiamo lasciato niente al caso. Volevamo creare un
oggetto di design, prezioso e romantico, e crediamo di esserci
riusciti.
Quanto
è difficile oggi per un giovane riuscire a realizzarsi dal punto di
vista imprenditoriale?
Fare
impresa è da sempre difficile e continuerà ad esserlo per la sua
stessa natura. Il problema ovviamente è la liquidità iniziale. Per
creare bisogna investire e per ottenere prestiti ci vogliono
garanzie. Spesso un giovane, all’inizio, non ha le garanzie
necessarie e così non si riesce ad avviare l’impresa. La forza
dell'idea può convincere investitori privati, ma succede più spesso
nei paesi esteri dove esiste una cultura delle start-up, soprattutto
per settori ad alto rischio come la tecnologia. Confetta
è un’impresa di moda e per nostra fortuna l’Italia è ancora tra
le grandi della moda mondiale, e molti sono disposti a credere nel
successo di un nuovo marchio.
Voi siete due
bravi attori, due valenti artisti. Il vostro estro artistico, quanto
è stato utile per la realizzazione finale della vostra nuova realtà
imprenditoriale?
La creatività permette di avere delle idee fresche, di
mettersi in discussione e di vedere il mondo in modo sempre nuovo.
Quello che serve per creare un’impresa, peró, sono capacità e
conoscenze, che si maturano con studio ed esperienza.
Quali
credete che siano i suoi maggiori punti di forza?
Confetta
è
una borsa unica per molti motivi: il corpo rigido in vetroresina (la
stessa usata per gli yacht), il meccanismo di apertura invisibile, la
forma, nessun prodotto animale, l’attenzione al dettaglio. Tutte
queste cose, messe insieme, compongono un oggetto che vuole
accompagnare le donne nei momenti piú belli della loro vita con uno
spirito romantico.
A
che tipo di mercato e di target di pubblico puntate?
Confetta
è quello che ora chiamano un “social luxury brand”. Cioè un
marchio di lusso che vende solo online, con una forte presenza sui
social. Il lusso online è una novità, visto che, fino a pochi anni
fa, nessuno avrebbe mai pensato di farlo. Ma, come in tutti gli altri
settori, l’online permette un’esperienza del tutto nuova, libera
da orari, da vincoli, e piena di quei vantaggi che stanno cambiando
la mappa geografica del retail. Chi è il nostro pubblico? Donne alla
ricerca di originalità, raffinatezza, romanticismo, e qualità
Italiana.
Ma
dove potremmo ammirare e acquistare le vostre creazioni?
Solo ed
esclusivamente nella nostra boutique online: www.confetta.com