Si intitola Tintoret. Naissance d’un génie la mostra che, fino al primo luglio, animerà le sale del Musée du Luxembourg, a Parigi. Anche la Francia si unisce così alle celebrazioni per il 500esimo anniversario della morte di Tintoretto, dedicando agli anni della sua giovinezza una mostra suggestiva, che tratteggia gli esordi di una personalità geniale.
Frutto della collaborazione tra il Wallraf-Richartz-Museum, la Fondation Corboud e la Réunion des musées nationaux - Grand Palais, la rassegna è incentrata sui primi 15 anni della vita artistica di Jacopo Robusti detto il Tintoretto, mettendo in luce le tante anime che componevano la sua pittura fin dalla giovane età. L’orizzonte temporale preso in esame dalla mostra parigina fu determinante nella formazione di Tintoretto, che proprio in quegli anni stava definendo la propria identità artistica.
Profondamente legato alla tradizione pittorica veneziana, ma anche aperto alle influenze delle varie scuole italiane, Tintoretto era più deciso che mai a rinnovare i dettami stilistici della pittura lagunare, in un’epoca in cui la Venezia cinquecentesca desiderava comunicare un’immagine di sé ancora più cosmopolita.
Abilissimo nell’intrecciare fruttuosi legami di committenza, l’artista si cimentò fin dagli esordi in diversi ambiti pittorici ‒ dai soggetti profani a quelli sacri, passando per i ritratti ‒ gettando le basi di un fare artistico instancabile e aperto alle più svariate discipline creative, dalla scultura fino al teatro.