di Caterina Guttadauro La Brasca - L’Amore è una componente essenziale della vita ed è una parola molto complessa, perché assomma in sé una molteplicità di sentimenti: sesso, erotismo, desiderio, fedeltà….La fase iniziale è sicuramente quella che si gioca sul desiderio e l’attrazione fisica.
Durante l’adolescenza e la giovinezza, gli ormoni spingono al contatto, all’esplorazione del corpo, a soddisfare il desiderio del partner. Nessuna riflessione, nessun progetto, solo la voglia di appartenersi il più a lungo possibile. Le scuse più impensate,le corse a perdifiato, il cuore a mille solo a guardarsi. A trent’anni subentra la riflessione, arriva la voglia di un amore più ragionato, più condiviso con una progettualità dietro: l’esigenza di fare famiglia, quindi la maternità. Il desiderio c’è ma è più consapevole e fattore importante è il tempo che la coppia dedica a sé stessa e alla sessualità. Giungono i quarant’anni e fa gioco il calo degli ormoni; la coppia è più condizionata dallo stress e, soprattutto la donna, avverte un calo del desiderio: ci sono i figli, la casa, il lavoro, il sesso viene dopo. Si vive, quindi, una fase altalenante del rapporto, la cui stabilità si basa sulla maturità della coppia stessa.
La menopausa è, per la donna, una fase molto delicata, perché fisiologicamente avvengono dei mutamenti che portano ad un nuovo equilibrio, da agevolare con la consapevolezza e tutto il corollario sentimentale che si è conquistato. Si parla di complicità, dialogo, accettazione del mutamento fisico proprio e del partner. La menopausa è bifronte come conseguenze: può essere un periodo di crisi o l’inizio di una nuova stagione. Di pende dal comportamento: per compensare il calo del desiderio ci si può impegnare con la fantasia, con le parole, l’eroticità, l’aiuto importante della tenerezza, della gestualità, insomma dare all’altro tutto ciò che sappiamo o pensiamo possa riaccendere il desiderio.
A sessant’anni l’amore non muore, come pensano in tanti, ma possono esserci dei deterrenti, come l’uso di farmaci che abbassano la soglia del desiderio.
Chi ha mantenuto il fisico sano e in forma avrà ancora il desiderio, che non deve avere come fine necessariamente la penetrazione ma l’abbraccio, le carezze, i gesti affettuosi, i viaggi ed i bei momenti condivisi. Da questo si deduce che, da una stagione all’altra della vita, si modifica anche il modo di fare l’amore. Serve dire che il mondo amoroso di cui abbiamo parlato ha una valenza soggettiva, cioè è frutto del nostro pensiero, del nostro sapere, delle nostre inibizioni, di un pizzico di spregiudicatezza che è il sale per l’amore. Non c’è una tipologia d’amore per tutti, ma ciascuno ha il suo e questo lo rende unico e irripetibile.
Per finire, l’Amore che è forse il sentimento di cui l’essere umano non possa proprio fare a meno, muore a qualsiasi età, soltanto se si mettono a tacere i propri pensieri e le proprie pulsioni, condannandosi così alla solitudine.