In occasione dell’uscita del nuovo disco di
Mario Incudine “Di acqua e di rosi” in Italia, l’artista terrà il 2 febbraio,
un Concerto al Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il disco ha già riscosso grande successo all’estero, è nella Top ten in Grecia,
è molto venduto in Germania, in Francia, in Belgio, in Inghilterra. Dopo Roma, il 25, 26 e 27 maggio, al Teatro Menotti di Milano. Mario Incudine incanta, non solo con la voce ma anche con le parole. Grande
artista ma anche uomo di grande cultura. Parlare con lui è come rispolverare
gli anni del Liceo, ti parla di donne, di amore, di passione e subito fa
riferimento al Dolce stil novo di Dante, oppure ti parla di pazzia d’amore
ricordando Pirandello.
In questo suo nuovo lavoro, si parla di amore come nei precedenti. Tredici
canzoni d’amore, di cui tre inedite, che parlano siciliano.
Con lui, i musicisti di sempre: Antonio Putzu ai fiati. Manfredi Tumminello -
chitarre e bouzoku, Antonio Vasta- piano, fisarmonica e organetto.
Perché le
donne siciliane sono fatte di Acqua e Rosi?
Non perché
sono più belle delle altre ma perché in Sicilia abbiamo un modo di conservare
le cose, in maniera particolare, sotto sale. Il fatto che siamo un’isola, le
parole sono in sale che significa nel mare, queste donne hanno l’essenza stessa
della Sicilia che in quanto bagnata ed immersa nel mare riesce a mantenere
l’essenza della poesia e della bellezza forse più di ogni altra terra. Per
questo le donne siciliane sono fatte di acqua e di rose, sono conservate da
questa spuma di mare come le sponde del Maghreb, quando la rosa del deserto si
genera e rigenera nell’acqua e non appassisce mai. La donna siciliana fatta di
acqua e di rose è come se fosse dipinta e resiste al tempo, alle stagioni e
anche alla tecnologia perché la poesia di cui è composta è quella che si canta
sotto i balconi, quella poesia che si ascolta nei vicoli, che si canta a voce
bassa e quindi riesce a superare tutto. Le donne che canto e che racconto, sono
Madonne 2.0, il Dolce stil novo del nostro secolo.
Ogni donna porta con sé un suono. Quale?
Ci sono donne che sono più ferrose e quindi hanno il suono
dei tamburi, delle tammurriate, delle pizziche. Amano il corteggiamento e
quindi vanno corteggiate con più attenzione, più garbo, energia, fatica. Ci sono donne che invece hanno la doppia
corda del mandolino, della mandola, riescono a vibrare all’unisono con il
cantore, con il poeta, proprio come le corde del liuto che vengono pizzicate
dalla stessa mano ma che vibrano tutte quante insieme. Ci sono delle donne che
assomigliano più alle canne di una zampogna che con lo stesso fiato riescono a
suonare tutte insieme, tutte in polifonia. Ogni donna non solo ha un suono ma
ha anche una temperatura, un colore differente. Questo disco ha in tredici tracce,
tutto il caleidoscopio dell’amore e che riesce a sviscerare tutte le sfumature
di questo sentimento naturale ed eterno, per cui dalla malinconia si passa alla
pazzia d’amore. Un uomo in Sicilia non si innamora, esce pazzo per la donna e
quando la pazzia ti prende, come diceva Pirandello, il cervello diventa come
una girandola in cui entra il vento ed i pensieri vengono sparati come un gioco
d’artificio nel cielo e diventa di mille colori, Per cui in Sicilia non ci si
innamora tout court ma quando ci si innamora, si esce pazzi. L’uomo riesce
veramente a condensare in questa pazzia d’amore tutto questo battere e levare
che contiene la malinconia, la tristezza, la follia, la nostalgia e tutto ciò
che quando l’amore ti possiede, ti fa sentire.
Che cos’è la passione oggi ai tempi dei
social network?
La passione ormai si è assopita, sopita ma si è anche
banalizzata perché ormai basta un emoticon per stabilire una sensazione. Basta
una faccina! Nei tempi dei social è più che mai necessario ritornare a parlare
d’amore con la poesia. Solo così si può salvare il futuro perché tutto passerà,
le emoticon, uscirà un nuovo iphone, la tecnologia andrà sempre avanti ma se
noi, oggi, nel 2018 ancora leggiamo la Poesia e ci innamoriamo, abbiamo bisogno
anche nei social di postare le poesie è perché da sola la tecnologia non basta,
c’è bisogno dell’essenza e quindi della Poesia che resisterà al tempo e ad ogni
forma di tecnologia avanzata. Il Poeta non è un uomo diverso dagli altri, è
solo un uomo che riesce a dire quello che gli altri non riescono a dire. Riesce
ad interpretare i sentimenti universali dell’uomo. Il poeta è necessario ed in
questo momento, con questo disco, sento l’urgenza di raccontare l’amore con la
poesia e con la musica, senza chat, senza sms, senza emoticon, senza niente.
Bisogna riprenderci i nostri spazi, anche quello di andare a cantare una
serenata sotto al balcone, scrivere una nuova serenata per corteggiare una
nuova donna, un po’ come facevano i Trovatori o i Provenzali, Bisogna ritornare
ad utilizzare le parole per corteggiare e non solo la fibra ottica.
Sei al sesto album e sono tutti dedicati
all’amore. Che cos’è l’amore?
Come dice Dante è quel sentimento che muove
il sol e le altre stelle. Non possiamo vivere senza amore, tutti abbiamo bisogno
di innamorarci, di vivere l’amore in senso assoluto, non solo l’amore per una
donna ma anche l’amore per i propri figli, per i genitori, per un amico.
L’amore è un sentimento che non è per forza passione ma può anche essere
intimità, complicità, il prendersi per mano e camminare. L’amore è un
sentimento che ci fa sentire vivi e fino a quando ci sarà quello, continueranno
ad esistere le canzoni, la poesia, il dolore perché a volte l’amore lo provoca.
Meglio soffrire che non innamorarsi per evitare la sofferenza. Bisogna vivere
tutto quello che viene con la consapevolezza che è ricchezza. Come dice
Battiato “tutto l’universo obbedisce all’amore”. Non c’è verso più vero ed
essenziale.
Elisabetta Ruffolo
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