Il
progetto scenico
Scritto
nel 1936 e pubblicato nel 1939, E NON NE RIMASE NESSUNO è
considerato ancora oggi il capolavoro letterario di Agatha Christie,
tanto che anche la cinematografia è piena di rimandi all’opera
della scrittrice, basti pensare al film di René Clair con un cast
d’epoca eccellente, oppure a tutti quei film successivi che
adattavano il plot della storia a versioni più moderne. Ma dieci
piccoli indiani resta nella memoria universale una perfetta struttura
letteraria capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino
all’ultima pagina. Recentemente un sondaggio americano ha
dichiarato che il romanzo è considerato universalmente il migliore
in assoluto, posizionandosi al primo posto di tutte le vendite nel
mondo, con poco più di 110.000.000 di copie vendute.
Si è pertanto piazzato all'undicesimo posto nella classifica dei
best-seller con più incassi della storia. Si
conta che le opere di Aghata Chirstie siano tra le più lette in
termini di cifre subito dopo quelle di Shakespeare. In
Italia uscì per la prima volta nell'agosto 1946 con il titolo "...E
poi non rimase nessuno", romanzo numero 10 della collana Il
Giallo Mondadori, edita da Arnoldo Mondadori Editore.
Il
libro fu originariamente pubblicato nel 1939 in Inghilterra come Ten
Little Niggers (Dieci piccoli negri, o Dieci negretti), a richiamare
il primo verso della filastrocca a cui si fa più volte riferimento
nelle sue pagine: questa è in realtà una canzone americana, scritta
nel 1868 da Septimus Winner e anch'essa pubblicata inizialmente come
Ten Little Niggers e successivamente trasformata in Ten Little
Indians. Per evitare di offendere la sensibilità dei cittadini di
colore, il titolo del libro subì una prima variazione l'anno
seguente, in occasione dell'uscita negli Stati Uniti: in questa
circostanza, venne scelto come nuovo titolo l'ultimo verso della
filastrocca, And Then There Were None, dato che nigger è utilizzato
in America come termine dispregiativo. Anche in Italia la Arnoldo
Mondadori Editore, prima casa editrice a pubblicare il romanzo (nel
1946), scelse la seconda versione, titolandolo ...E poi non rimase
nessuno. Questo rimase fino al 1977, ma non piacque e così venne
definitivamente cambiato con il più musicale Dieci piccoli indiani.
Il nuovo titolo piacque ma non negli U.S.A. dove rimane, ancora oggi,
And Then There Were None.
La
storia è nota: Siamo nel 1939, l’Europa è alle soglie della
guerra. Dieci sconosciuti per vari motivi sono stati invitati in una
bellissima isola deserta. Arrivati nelle camere, trovano affisse agli
specchi una poesia, "Dieci piccoli indiani". La filastrocca
parla di come muoiono, uno dopo l'altro, tutti i dieci indiani. Una
serie di morti misteriose infonde il terrore negli ospiti dell'isola,
che iniziano ad accusarsi a vicenda fino ad arrivare ad una
scioccante conclusione. L’assassino si nasconde tra di loro.
Forse
il romanzo più cupo della scrittrice probabilmente a causa proprio
degli echi della guerra che di lì a poco si sarebbero fatti sentire.
Ma è grazie a questa cupezza che la scrittrice dà sfogo ad una
vicenda piena di intrigo e suspense che trova il suo apice in un
finale tra i più elettrizzanti e spiazzanti mai scritti. L’uso
della filastrocca infantile, ribadisce il clima angosciante che
pervade tutto il romanzo e che si manifesta tra i due poli
contraddittori della colpa e dell’innocenza. La stessa filastrocca
come definisce il critico inglese Falzon “ E’ un’arma a doppio
taglio aiuta a creare quell’atmosfera magica e surreale, quella
regressione infantile verso una vacanza nell’irrazionale e allo
stesso tempo, scandisce con il suo ritmo inesorabile, la minaccia di
morte che incombe su ciascun personaggio. Tutti professionisti sicuri
di se e della solida posizione sociale che viene messa in discussione
dal preciso momento in cui sbarcano sull’isola”.
Nel
1943 la Christie si accinge ad adattare il romanzo per il
palcoscenico che rimase in cartellone a Broadway per 426 repliche.
L’opera teatrale differisce dal romanzo nel finale, in quanto, la
Christie non voleva dare al pubblico un finale cosi altamente
drammatico specie in quegli anni, così decise di cambiarlo con un
lieto fine ma pensandolo oggi risulta un po’ deludente e
frettolosamente pasticciato.
Per
questo motivo per la prima volta nella storia della commedia e in
accordo con la Aghata Christie limited, siamo riusciti ad ottenere il
finale come nel romanzo del 1939 con lo stesso svolgimento mozzafiato
che ha incontrato il favore del pubblico e reso giustizia ad un
adattamento operato dalla stessa Christie degno dei migliori
drammaturghi teatrali.
La
versione che vi presentiamo diretta dal regista spagnolo Ricard
Reguant, è stata un enorme successo sia a Madrid la scorsa stagione
che a Barcellona, tutti i personaggi sono ben caratterizzati e
delineati nelle loro profondità interiori. La stessa epoca del
romanzo viene rispettata cosi da ambientarla nei suggestivi anni 40’
con una scenografia in stile Art-Decò, utilizzando i colori bianchi
e neri, che dà un suggestivo impatto visivo ad uno spettacolo che
vede sul palcoscenico dieci protagonisti della scena italiana per la
prima volta tutti insieme di varie generazioni e background artistici
differenti.
Come
scrive Reguant nelle sue note di regia:
“Questa
nuova versione teatrale si adatta ai tempi e all’estetica del
momento facendo godere il pubblico nella ricerca dell’enigma
preparato dalla Signora Aghata; questi dieci “piccoli indiani”
bloccati nell’isola sono vittime o assassini?. Questa è la stessa
domanda che la scrittrice pone a se stessa mostrando al pubblico il
lato nascosto di una classe borghese e aristocratica mischiati
insieme in un’unica arena, rivelando le proprie carenze facendoli
confrontare e sbranarsi per la sopravvivenza fino a diventare esseri
volgari e ordinari. Sembra quasi una vendetta della stessa Christie
verso una classe dirigente nella società inglese in cui la stessa
scrittrice vive agiatamente e dalla quale vuole evadere
costringendosi a diventare lei stessa la carnefice verso i suoi
personaggi”.
9.21 gennaio
Gianluca Ramazzotti per Ginevra
DIECI PICCOLI INDIANI
… E NON RIMASE NESSUNO!
… E NON RIMASE NESSUNO!
due atti di Agatha Christietraduzione Edoardo Erba
progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e Ricard Reguant
con in ordine di apparizione
Giulia Morgani Tommaso Minniti Caterina Misasi
Pietro Bontempo Leonardo Sbragia Mattia Sbragia
Ivana Monti Luciano Virgilio Alarico Salaroli Carlo Simoni scene Alessandro Chiticostumi Adele Bargilliluci Stefano Lattavo
direzione tecnica Stefano Orsini
regia RICARD REGUANT
Pietro Bontempo Leonardo Sbragia Mattia Sbragia
Ivana Monti Luciano Virgilio Alarico Salaroli Carlo Simoni scene Alessandro Chiticostumi Adele Bargilliluci Stefano Lattavo
direzione tecnica Stefano Orsini
regia RICARD REGUANT
personaggi e interpreti
(in ordine di entrata in scena)
Sig.ra Rogers Giulia Morgani
Sig. Rogers Tommaso Minniti
Vera Claytorn Caterina Misasi
Cpt. Lombard Pietro Bontempo
Antony Marston Leonardo Sbragia
Blore Mattia Sbragia
Emily Brent Ivana Monti
Giudice Wargrave Luciano Virgilio
Generale McKenzie Alarico Salaroli
Dott. Armstrong Carlo Simoni
Sig. Rogers Tommaso Minniti
Vera Claytorn Caterina Misasi
Cpt. Lombard Pietro Bontempo
Antony Marston Leonardo Sbragia
Blore Mattia Sbragia
Emily Brent Ivana Monti
Giudice Wargrave Luciano Virgilio
Generale McKenzie Alarico Salaroli
Dott. Armstrong Carlo Simoni
ORARI
SPETTACOLIda
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