GINO RIVIECCIO A TEATRO CON LA COMMEDIA "MAMMA, IERI MI SPOSO". L'intervista

Gino Rivieccio è l'anima di Mamma, ieri mi sposo!, la divertente commedia diretta da Patrick Rossi Gastaldi, in tournée a teatro dalla seconda metà di gennaio e con un cast d'eccezione.

Gino, com'è nata questa idea dello spettacolo? 
Sono già due anni che pensavo a questo tipo di commedia, di vaudeville. Sai che ogni tanto mi piace lasciare il monologo, one man show per ritornare alla prosa. Questo lavoro, “Twixt”, di Cleve Exton, che abbiamo adattato con Carlo Alighiero e Gustavo Verde dandogli un titolo più vivace “Mamma...ieri mi sposo!", non si rappresentava da più di vent’anni. Leggendolo e rileggendolo me l'ho subito sentito mio. I copioni sono come i figli: ti accorgi subito se è figlio a te, se ti appartiene e così m’indirizzo nella scelta dei testi non scritti da me e da Gustavo Verde. Twixt mi ha conquistato anche e soprattutto per certi meccanismi comici di grande efficacia, che ricordano certi autori inglesi come Ray Cooney, o il padre del vaudeville come Feydeau.
Nel ruolo di tua madre c'è una star come Sandra Milo. L'hai scelta tu? 
Beh sì, quando ho letto la trama ho pensato subito a Sandra. Lei è una donna spiritosa, col carattere e la fisionomia giusti per interpretare il ruolo della mamma, di questo tipo di mamma, una mamma con un grande ascendente sul figlio. E poi Sandra è un’icona, del cinema e del teatro. È molto bello lavorare con lei. In alcuni momenti mi sento davvero suo figlio. D’altra parte tra lei e la mia madre naturale ci sono solo quattro anni di differenza, quindi sono talmente a mio agio che certe volte anche fuoriscena mi scappa di chiamarla “mamma”....
Qual è la trama di questa commedia che si preannuncia esilarante? 
La storia si sviluppa in un cottage dove Lino, che interpreto io, va a trascorrere il week end non per incontrare come normalmente avviene in questo tipo di commedia l’amante, ma per incontrare la mamma alla quale non ha mai detto di essersi sposato. Succube com’è di una madre gelosa e possessiva, ha preferito nascondere le nozze e particolare non irrisorio , non ha mai detto alla moglie di avere una madre. L’intrigo e i meccanismi si fanno sempre più grotteschi quando nello stesso luogo Lino incontra la sua segretaria che scoprirà essere l’amante del suo socio in azienda. I colpi di scena e le sorprese diventeranno motivo per seguire la trama dall’inizio alla fine con una serie interminabile di risate che potete facilmente intuire. Le bugie si rincorreranno senza un attimo di tregua con un finale davvero inaspettato.
Con Sandra ci sono anche anche Marina Suma, altra icona del cinema, ed un volto popolare come quello di Fanny Cadeo. Come le descriveresti queste tre interpreti femminili? 
Sandra Milo eclettica - Fanny Cadeo affascinante - Marina Suma bella come il sole di Napoli....
Prossimi progetti? 
La sceneggiatura del film che sto scrivendo con mia moglie Alessandra e con Gustavo Verde, un film ambientato tra Napoli e il Trentino e poi la ripresa di "Cavalli di ritorno", one man show che ha aperto la stagione del teatro Diana.
Un sogno nel cassetto?
Tornare in tv con un programma garbato, elegante e musicale. Un po’ come il mio “Cantando Cantando” di trent’anni fa su Canale 5. Oramai tutte le mattine non se ne può più solo dei talk e della cronaca nera, anche perché in molti casi questi programmi sono fotocopia di quelli del pomeriggio. Sembra che la tv sia diventata solo cronaca. Attenzione va benissimo l’informazione e l’approfondimento, ma ogni tanto almeno nelle fasce mattutine riposizioniamo lo svago e la canzone. Giocare di mattina con un programma d’intrattenimento farebbe ancora bene e otterrebbe buoni ascolti. E poi la gente ha bisogno anche di distrarsi. Tanto la vita quando si tratta di scontentarci non ci pensa due volte. E allora come diciamo a Napoli “Pigliammece ‘a jurnata, pecchè ‘o lassato è perduto".
Fattitaliani

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