Galleria Borghese, fino al 4 febbraio 2018 una stupenda mostra dedicata a Gian Lorenzo Bernini

Inaugurata il primo novembre alla galleria Borghese una stupenda mostra dedicata a Gian Lorenzo Bernini per celebrare i vent’anni dalla riapertura della magnifico museo.
Le opere realizzate dal Bernini in un colloquio stretto con il padre Pietro partono dai restauri che a quei tempi erano reintegrazioni dei marmi antichi, come nel caso dell’ermafrodito che per l’occasione torna a casa, da Parigi, ed è visibile nell’omonima sala in cui c’è tutta la suggestiva storia di Salmace la ninfa naiade che rifiutò l'obbligo di verginità, proprio del culto di Diana, in favore dell’amore del giovane dio Ermafrodito. Con un dialogo inesauribile e il rispetto persino dei colori dei marmi a contorno, il risultato è un’incantevole valorizzazione delle opere visionabile che proseguendo nel percorso portano il visitatore ad ammirare anche le celebri sculture, conservate nel museo, come Enea, Anchise e Ascanio un gruppo scultoreo di Gian Lorenzo Bernini, eseguito tra il 1618 e il 1619.

Ad arricchire la mostra tanti preziosissimi prestiti come la testa di “Anima dannata” e un’incredibile galleria di busti in marmo e bronzo che ci riportano alla grandezza di ciò che fu il genio e talento esecutivo di questo grandissimo maestro.
La Villa Borghese, contiene il nucleo più importante e spettacolare di marmi berniniani, essendo così naturalmente la sede la e scena privilegiata per considerare l’insieme della produzione dell’artista con anche una messa a fuoco dello stretto rapporto pittura-scultura da cui, nel corso degli anni venti del seicento, si formulò il linguaggio Barocco.
Le singole sezioni della mostra, affidate a specialisti che da tempo si occupano del grande artista, sono Andrea Bacchi, Maria Giulia Barberini, Anna Coliva, Anne-Lise Desmas, Luigi Ficacci, Stefano Pierguidi.
La mostra è visitabile fino al 04 Febbraio 2018.

Ester campese
Fattitaliani

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