Le Donne di Milena Petrarca: scintille di vita. L'intervista di Fattitaliani: ogni mia creazione è una rinascita

di Caterina Guttadauro La BrascaNata a Pozzuoli (Napoli), il 2 febbraio del 1950, vive e lavora a Latina, trasferendosi periodicamente anche a New York.

È Presidente del Premio Internazionale Magna Grecia da lei ideato. Un premio, unico nel suo genere a trecento sessanta gradi, che abbraccia, cultura, teatro, letteratura, poesia, musica, danza, giornalismo, spettacolo, ricerca storica, moda, arte, fotografia, medicina e sport. Una carica di energia quella che trasuda dalle sue opere, la stessa che la motiva in questo suo appagante e accattivante percorso che ne segna la vita. Fin da bambina Milena ha respirato Arte ed ha partecipato ad Eventi culturali organizzati dalla MADRE: La poetessa Prof.Maria Panetty Petrarca, grande scrittrice di opere Teatrali e canzoni napoletane. Figlia d'arte la vena poetica era latente in lei e, come per incanto è esplosa ed ha contribuito a scatenare quella forza interiore e quella voglia di dipingere con versi le sue opere. Milena Petrarca è presente nelle rassegne artistiche internazionali, specialmente nella"Grande MELA",dove ha organizzato il cinquecentenario di Cristoforo Colombo con mostre personali e collettive, ottenendo il prestigioso riconoscimento dal governo di New York: "Artistic Achivement Award Gallery"ed è stata inserita dal grande critico MARIO FRATTI tra i più importanti artisti del gruppo "Realismo Magico".


Il termine realismo magico è stato inventato nel 1925, dal critico tedesco Franz Roh, e si riferiva a un particolare stile di pittura. Successivamente, è stato usato per descrivere lo stile di alcuni pittori americani come Paul Cadmus, Ivan Albright e George Tooker, tra gli altri artisti dei decenni del 1940 e 1950. Con questo nome non si definisce soltanto una corrente pittorica, ma anche letteraria. Il realismo ha come scopo quello di riprodurre nelle opere letterarie la realtà, di "fotografare" la vita quotidiana senza commenti o giudizi. Il realismo ha successivamente dato vita a due correnti chiamate rispettivamente naturalismo in Francia e verismo in Italia. Fra i maggiori esponenti veristi (non realisti) si ricordano Giovanni Verga, Luigi Capuana e Matilde Serao.

Signora Petrarca, il Realismo Magico è essenzialmente tutto quello che può essere ricondotto a tre parole: connessioni, labilità, immortalità. Mi spiega con parole sue perché le sue opere lo rappresentano?
Il mio Realismo Magico viene inteso come immortalità che celebra il culto della bellezza sensibile e leggiadra, pervasa da grande spiritualità che riesce a coinvolgere emotivamente l'osservatore. Un inno alla bellezza della vita, in cui pennellate libere e cariche di passione trascinano lo spettatore in una realtà senza tempo, rendendola IMMORTALE.
Le sue opere incatenano lo sguardo e l’anima. Lei si prefigge questo quando le crea?
Non mi prefiggo d'incantare con le mie opere, è tutto naturale ed inconscio ...quando dipingo sono presa da profonde emozioni che cerco di afferrare e fissare nella materia cromatica con la velocità e la brillantezza di un raggio di sole, tanto difficile da prendere. E’ come un miracolo il momento creativo, sensazioni bellissime ti rapiscono e senti anelare in tutto il tuo spirito LA VITA, che incomincia a palpitare impazzita. Ti lasci prendere come in un sogno irreale dal turbinio di zampilli sfavillanti di colori che finalmente si chetano e si immortalano nell'opera attraverso il travaglio fisico e mentale del tuo processo creativo.
Il termine realismo è quanto mai generico e comprende un atteggiamento comune a molte manifestazioni dell’ARTE. Il termine Realismo significa attinenza con la realtà, fare della realtà il soggetto d’ispirazione. Lei rispetta questo concetto. Le sue donne sono vissute e, grazie a Lei continuano a vivere. Per alcuni personaggi c’è quasi una voglia di riscatto del loro vissuto, ad esempio Marilyn Monroe, La scelta dei suoi dipinti secondo quali canoni è fatta?
Rispetto questo concetto che è inteso come MERAVIGLIA e come RISVEGLIO del senso di personalità ed originalità e di riscatto anche per le DONNE da tempo sopite, nel ruolo di sudditanza, all'uomo PADRONE. La scelta dei miei canoni è di Bellezza ideale secondo un concetto PLATONICO molto profondo, carico di sublime ARMONIA.
L’identità delle sue opere si chiama Realismo Magico. La Magia che è sogno, incantesimo, mistero è motivo di stupore per lei? Ha consapevolezza di questo messaggio che le sue creazioni regalano?
Nei miei dipinti cerco d'investire l'immagine figurativa di un potere affettivo nuovo, impongo un rapporto inedito tra forme e colori che permette d'inserire i personaggi nella composizione con una dinamica del tutto nuova ed originale: "Donne dalla carnagione luminosa, figure sacre e profane che sembrano reincarnazioni dei MITI ANTICHI, che ti portano in un mondo di sogno e di favola, quasi MAGICO...
Un grande esponente letterario del Realismo Magico Letterario è Gabriel GARCIA Marques che dice: Gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé. Ogni creazione è per lei una rinascita?
Ogni mia creazione è una rinascita... L'opera successiva per me è sempre la più bella, perchè penso di aver fissato un raggio di luce in più e mi sgomenta il pensiero di non arrivare mai alla finita conoscenza delle cose e così riparto di nuovo per un altro sogno, per una nuova rinascita. Un volto, una farfalla, un tramonto, un fiore, diventano solo elementi che ti aiutano a liberarti e vibrare finalmente sulle note sempre più vive della danza di questa nostra vita terrena ed ogni momento cristallizzato ti rende infinitamente FELICE...E così dico..."Non ho speso invano il mio tempo".
Io non sono un critico e le domande che le rivolgo sono dettate dalla curiosità e dal fascino che abita nei suoi quadri. Sono donne morbide, immagini ricche di colori che fanno presupporre sfumature che le identificano e stabiliscono un legame con chi li osserva con gli occhi dell’anima. Tutto questo quanto conta per lei?
Cerco di farmi amare, attraverso la mia abilità di unire nel procedimento tecnico un senso nitido e caldo di linee che prendono vita nel colore inteso, come nei veneziani del 700, da un punto di vista tonale, cioè nei valori di luminosità e non di chiaro scuro. Colgo il senso della vita immortalando le sensazioni più profonde dell'animo con una POETICA ed una MAGIA del segno e del colore, così in ogni dipinto vi è un soffio dell'anima.
Cos’è per Lei il successo, l’essere riconosciuta, avere una sua identità in un contesto culturale che è senza confini e abbraccia l’eternità?
Per me il successo è l'essere riconosciuta ed avere una mia identità, essere  fondamentali e  senza confini ...  Si cerca di raggiungere l'eternità. QUESTA è un mia meta che fin da bambina ho coltivato con grande PASSIONE, dedicandomi allo studio della PITTURA e alla CULTURA a trecento sessanta gradi.
Una domanda particolare per un’artista che ha trascorso tutta la vita, fin dall’infanzia, in un ambiente e con delle figure, comprese quelle genitoriali, rappresentative, per il talento, nella Poesia, la Narrativa, come, ad es. sua madre: Cosa c’è in lei di loro?
Fin da bambina ho partecipato ad Eventi culturali organizzati da mia madre Maria Panetty Petrarca poetessa e scrittrice, DRAMMATURGO di opere teatrali e autrice di canzoni napoletane Sono figlia d'arte, la vena poetica era latente in me e come per incanto è esplosa, scatenando quella forza interiore e quella voglia di dipingere con versi le mie opere, ottenendo un grande successo di pubblico, di critica e tantissimi premi letterari ed artistici.
Milena Petrarca non è solo Pittrice ma anche Scultrice e Poetessa. Ci si sofferma di più sulla pittura perché è quella che esplode dinanzi agli occhi di tutti. Si riesce a dialogare con le sue donne, ormai esposte nelle più importanti Gallerie del mondo, e facendolo ci si sente sospesi tra sogno e realtà, dolcezza e mistero.
Sono figure illuminate da un innocente candore, eleganti, con dei nudi che, da chi li osserva, vengono percepiti come espressioni di purezza e solarità. Sono un omaggio a tutte le donne, soprattutto quelle alle quali è stata strappata l’identità con la violenza e l’abuso. Argomento quanto mai attuale e la testimonianza artistica di Milena dà la forza necessaria a ricordare non solo la fragilità femminile ma anche la forza, la determinazione e il coraggio. I seni dolci della vita, Sognando in rosa. La fanciulla con melograno, Il carro della felicità, e tantissimi altri, tutti legati da un sottile filo comune che è la grazia e la tenerezza. Lei ha ricevuto tantissimi riconoscimenti e premi, ma io credo che il suo premio più grande sia l’ammirazione e la gratitudine della gente comune, di chi, visitando una galleria, si sofferma rapito dinanzi ad un suo dipinto. In quel gesto c’è un silenzioso grazie al suo talento ed al suo essere una grande testimonianza di solidarietà per tutte le donne, senza distinzione alcuna e sempre in perfezionamento, perché una creazione diventi il superamento dell’altra. La salutiamo ringraziandola con le parole di Simone De Beauvoir: “Non si nasce donna, si diventa”.


Fattitaliani

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