Ciao
Vito e benvenuto. Come ben sai seguo la tua attività artistica da diversi anni
oramai, con interesse e passione. Qualche tempo fa abbiamo fatto una bella
intervista nella quale mi hai raccontato la tua bellissima e faticosissima vita
artistica e i grandi successi, che dopo anni di studio e di sacrifici, sei
riuscito meritatamente ad ottenere.
Il tuo mondo è quello dello spettacolo, dei
teatri, delle piazze affollate di gente, dei locali dove la gente va per
divertirsi e per stare bene ascoltando le tue straordinari performance
teatrali. Un po’ di tempo fa, circa un anno fa, ho notato dei post di genere
diverso a quello artistico in senso stretto. Sul tuo profilo Facebook per
esempio. Da questo post ho percepito una crescita professionale e personale interessante.
Una evoluzione artistica e professionale orientata più che sullo spettacolo sul
lifestyle, come dicono gli
anglosassoni. Detto questo, mi sono posto delle domande che vorrei girarti in
questa chiacchierata, anche per capire qual è stato il percorso progettuale e
intellettivo che hai seguito e come sei arrivato a percorrere questa nuova ed
interessante strada professionale e artistica insieme. Detto questo, Vito,
raccontami qualcosa in più su quello che ho anticipato io brevemente.
Ciao Andrea e un saluto affettuoso a tutti i
tuoi lettori.
Intanto ti dico che sono onorato di questo
interesse dimostrato, soprattutto dopo che la tua precedente intervista è stata
una delle più belle che mi abbiano mai fatto, poi ti dico che da buon intervistatore
e scrittore quale sei, hai fatto “bingo” anche questa volta, hai visto bene e
hai centrato il punto.
Dopo 22 anni di spettacolo, deluso dai
meccanismi di questo mondo che ti porta in alto in base alle raccomandazioni
che hai, in base a chi conosci e non certo in base a quanto vali e al successo
che hai con il pubblico, ho iniziato una nuova professione. Dopo aver passato sei
anni a provare a fare l’imprenditore, con risultati disastrosi, visto i momenti
di crisi che il nostro paese ha attraversato negli ultimi 15 anni, ho iniziato
parallelamente un’altra professione.
Ero deluso da tutto, non facevo che
lamentarmi della crisi, delle tasse, di chi si svende, etc… non vedevo più una via d’uscita nonostante con
lo spettacolo venissi fuori da un altro grande successo al teatro Jolly di
Palermo con 10 date in sold out, ma
non vedevo più un futuro in questo mondo dove, anno dopo anno si andava sempre
più indietro.
Un anno fa sono stato coinvolto in uno dei
classici meeting dove si promettono grandi opportunità nelle quali nessuno
crede mai … ma questa volta vi furono diverse variabili che hanno fatto la
differenza per me: una grande azienda con grandi coach e formatori e il grande
collega nazionale Francesco Facchinetti che mi fece vedere tutto da un’altra
prospettiva. A quel punto, pur sapendone molto poco, dopo aver parlato con lui
pensai: “se lo fa lui, allora sarà veramente qualcosa di grande”.
Così iniziai a studiare, formarmi e lavorare
in sordina con sconosciuti, per paura, nel caso in cui non fosse andata bene,
di bruciarmi le persone che conoscevo.
Da quel momento, è stata una lunga e
gratificante scalata che mi ha portato a grandi successi morali, economici e
soprattutto in termini di crescita personale. Oggi, infatti, mi sento una
persona “totalmente nuova”, soprattutto nel modo di pensare, che è quello che cambia
le tue azioni, che sono ciò che determineranno ogni cambiamento nella tua vita.
Potendo dire con onore che faccio il networker
professionista, anche se per arrivare al top ci vorranno ancora tanti anni di
duro lavoro e formazione, coerente con quello che ti dissi nella scorsa
intervista: “non si finisce mai di imparare!”
Quando hai conosciuto il network marketing per la prima volta e
cosa hai pensato?
Ero giovanissimo, 20 anni circa, mi fecero
il classico disegnino tu, 3 persone sotto, che ne portano 3, che a loro volta
ne porteranno altre 3 e tu diventi ricco (ride!). I numeri mi tornavano, anche
se mi sembrava troppo facile. Non dormii la notte. Ero impazzito. In realtà scoprii
in poco tempo che quello era solo uno dei tanti sistemi piramidali illegali in
pieno stile catena di sant’Antonio, dove io ero l’ultima ruota del carro. Per
fortuna queste truffe vengono smascherate nel breve periodo
Cosa ha cambiato questa
volta il tuo pensiero?
La mia apertura mentale in primis. Ci sono uomini o donne che se vengono tradite pensano
che tutta la categoria maschile o femminile non serva, altri che prendono una
fregatura da un acquisto via internet e dicono a tutti di non comprare online
ecc.
Io, invece, penso che le esperienze negative
servano a formarti, ad aprirti gli occhi ed a farti apprezzare ancor di più le
persone, situazioni o opportunità positive rispetto alle precedenti negative.
In più, se ci metti la maestosità
dell’azienda, presente in 150 paesi al mondo, i personaggi noti che ne fanno
parte, ma, soprattutto, le competenze che ho acquisito grazie a tutti i corsi
fatti (internamente ed esternamente all’azienda), che mi hanno fatto capire
cos’è il network marketing puro, che
non c’entra niente con la vendita porta a porta, come riconoscere le truffe, la
differenza tra sistemi piramidali illegali e il vero network, poi se ci metti i
prodotti esclusivi che fanno “letteralmente” impazzire uomini e donne che
farebbero di tutto per apparire e sentirsi più giovani, tutto ciò fa di questo
l’azienda per la quale lavoro, quella al primo posto in classifica come “momentum”.
Cosa è il momentum?
Il momentum
nel network è il periodo di maggiore slancio che sta attraversando l’azienda in
questo preciso istante. Questo è dovuto a molti fattori: un’azienda che è ambita
da tutti, prodotti esclusivi che tutti desiderano, usano e consigliano agli
altri, vi è una crescita di fatturato impressionante, formazione continua di
nuovi leader, di gruppi che fanno diventare tutto ciò una forza inarrestabile
che non si riesce a fermare.
Per i nostri lettori ci spiegheresti in
poche parole cos’è il network marketing?
Il network marketing lo fa facciamo tutti ogni
giorno, quando consigliamo un ristorante, quando condividiamo su fb, quando un
amico ci chiede dove abbiamo comprato quel paio di scarpe etc.
La differenza è che nessuno dei tuoi amici o
il proprietario del ristorante, del negozio di scarpe, il parrucchiere etc.… ti
ha mai stato grato per avergli regalato questa pubblicità.
Nel network marketing, ci sono aziende che
invece ti pagano profumatamente per fare questo con clienti e per formare dei
professionisti che facciano questo lavoro “costruire una rete, una struttura”.
Proprio come in un franchising diamo tutto il supporto, logistico, la formazione, la
consulenza per farti diventare come il franchisor (il proprietario del marchio)
e tutti gli altri che formi sono tuoi affiliati, se sei bravo infatti a formarli
e farli guadagnare, le aziende ti riconoscono una royalty a vita sui loro
guadagni.
Recentemente, Vito, ho
scritto un breve articolo sulla nuova figura professionale dell’Influencer del
ventunesimo secolo. Quello che tu fai, di fatto, è propri questo: l’influencer
ma nel network! Bella e interessante esperienza. Nella tua cerchia come li
chiamate queste figure professionali? Hanno un nome diverso dall’influencer che
è quello che si usa normalmente sui social e nel settore economico
dell’Influencer Marketing?
Proprio così, Andrea. Noi siamo chiamati Networker perché concretamente creiamo
rete, team, ma contestualmente diventiamo dei coach, dei leader, dei punti di
riferimento, visto che cambiamo la vita alle persone che non avevano più sogni,
che pensavano di finire la loro vita lavorando per il resto dei loro giorni
guadagnando 1.000,00 mese, senza più stimoli, senza crescita personale ecc. Facciamo
i formatori, accompagnando, “sponsorizzando” in termine tecnico, la persona in
questa crescita, fin quando non arriva all’obiettivo prefissato.
Molto spesso ciò che spinge le persone è
pensare: se ce l’ha fatta lui/lei posso farcela anch’io.
Quali sono le competenze
richieste? Quelle che devi imparare al di là delle cose che già sai dal tuo
lavoro artistico?
Del mio lavoro artistico mi ha aiutato la
capacità di stare su un palco, di comunicare, il carisma, il fatto che fossi un
personaggio pubblico, ma anche l’Umiltà, la capacità di ricominciare da zero
eliminando tutti i filtri delle precedenti attività, voglia di stare a contatto
con la gente, perseveranza, coerenza, mentalità imprenditoriale. Qui è la tua
azienda che devi gestire e far crescere e la tua azienda sei tu, ne sei
responsabile, ma soprattutto serve altruismo. Se non sai fare lavoro di
squadra, se non ami aiutare gli altri e non ami farli crescere, non puoi fare
questa professione.
Raccontaci
cosa fa esattamente l’Influencer, ovvero il Networker? Come inizia la sua
giornata, quali i suoi contatti, quali gli obiettivi quotidiani, cosa pensa.
Insomma, descrivici una giornata tipo per far capire ai lettori il tuo lavoro.
Un influencer è colui che influenza gli
altri, partendo in piccolo da colui che in un gruppo ha capacità di mettere
d’accordo tutti, di sposare una comitiva, fino ad arrivare nei social uno che
ha tanti contatti che lo seguono, che condividono i suoi post, i suoi pensieri,
e magari si fanno influenzare da questi.
Per capirlo basta guardare nei post,
Giovanni pubblica un pose e dopo un mese ci sono 2 like, Francesco fa lo stesso
ma in poche ore fa 50 like e 5 condivisioni.
Nel network invece siamo influencer sul lifestyle, ovvero (a volte partendo
anche da fb) stiamo accanto alle persone e gli facciamo vedere la vita da
un’altra angolazione, portandoli a saper cogliere il meglio, li prendiamo per
mano e passo dopo passo li portiamo al livello successivo, in termini di
crescita personale, di mindset, nei
rapporti familiari, nel lavoro, e di conseguenza anche in termini economici. A
me piace molto il termine “lifecoach”
ecco perché ho dato questo nome al mio sito internet.
Secondo te Vito, quali
sono i punti di forza per avere successo nella professione di Influencer del network marketing? Io nel
mio articolo che ti citavo prima, li ho tracciati. Ma vorrei sentire la tua
opinione su questo settore così innovativo e oggi importante.
Tanta voglia di cambiare, umiltà, voglia di
imparare, capacità di uscire dalla propria zona di comfort, rimettendosi in
gioco, ma soprattutto PERSEVERANZA.
Chi è che secondo te può fare l’Influencer? Perché
consiglieresti di fare il Networker?
L’influencer chi pensa di avere il giusto
carisma, la giusta creatività, informazioni o un modo di dire le cose che
piaccia agli altri. Se i tuoi amici ti seguono, se piaci, se ti cercano
ovviamente sei portato
Il networker invece, a tutti quelli che
hanno un lavoro che non li gratifichi lavorativamente o economicamente. A quelli
che pur guadagnando tanto, sono schiavi del loro lavoro e non hanno tempo per
godersi i soldi, la famiglia e la vita. A chi vorrebbe avviare un’attività
imprenditoriale, ma non possiede la grande capacità finanziaria. Insomma, a
tutti coloro che hanno voglia di migliorarsi … vogliano smettere di lamentarsi
e darsi da fare per cambiare le cose.
Come accolgono le persone il network? Com’è
vista in Italia secondo te, dai potenziali clienti, la figura dell’Influencer,
o del Networker come la chiami tu?
Con i corsi che ho fatto e i networker che
ho conosciuto da ogni parte del mondo, ho capito che tutti dicono: qui da noi
non può andare, li sì!
In realtà il bello è che non ci servono
milioni di persone ma “poche” persone molto in gamba, in grado di duplicare ciò
che siamo noi, quindi non è poi così difficile. Ecco perché faccio il coach, e ho creato questo tour nazionale
di corsi che portiamo in giro per l’Italia, per far capire tutto ciò a chi non
ha le giuste informazioni, ma solo le esperienze negative di qualche amico che
ha tentato da profano senza farlo seriamente, solo come se giocasse ad un
gratta e vinci, come dice il grande Eric Worre, formatore n° 1 al mondo.
Perché l’hai chiamato Visionary Tour?
Perché quelli che vedono oltre sono dei
visionari. Einstein diceva “un uomo con un’idea nuova è un pazzo, finché
quell’idea non ha successo”. Io amo definirci visionari.
In quali città e come si fa per poter
partecipare?
Per partecipare basta visitare nostro sito
web e poi iscriversi online. Al momento le tappe prevedono: Palermo, Catania,
Roma, Milano, Cagliari e Rimini. Ma amplieremo ad altre città italiane, anzi se
ci fosse qualcuno dei lettori che volesse averci nella propria città può
contattarci tramite il nostro sito internet con esplicita richiesta, faremo di
tutto per accontentarvi.
Sento dalle tue parole una grande energia
positività e tanto desiderio di aiutare e coinvolgere altre persone. Spiegaci
da dove nasce questa energia. In tutto questo non ti manca il tuo vecchio
lavoro?
Ciò che amo dello spettacolo è il poter
donare momenti di gioia, divertimento, risate, coinvolgimento, che mi veniva
restituito sotto forma di energia. Era solo per 90 minuti al massimo. Poi
perdevo il mio pubblico fino allo spettacolo successivo.
Qui riesco a dare molto di più, in modo più
concreto e a mantenere rapporti veri e diretti con le persone del mio team,
perché è il nostro progetto condiviso.
Ti conosco oramai da anni
Vito, e dalle chiacchierate, dalle interviste se vogliamo, che faccio con te, traspare sempre una
straordinaria dose di positività, di ottimismo, mai una componente veniale,
egocentrica, sei sempre, come la prima volta che ti conobbi, trascinato da una
genuina e dirompente passione per quello in cui credi?
Caro Andrea, penso che fare ciò che si ama
non abbia prezzo, donare agli altri non abbia prezzo, questo non vuol dire che
non paghi le bollette anch’io, ma penso che se fai bene, lealmente, onestamente
ciò che ami, i guadagni non possono non arrivare, ma saranno soltanto una
conseguenza di ciò che fai bene.
Le tappe più vicine quali
sono?
Il 19 settembre Palermo. Il 20 settembre
Catania. Il 13-14-15 ottobre con centinaia di migliaia di persone provenienti
da tutto il mondo, al Palaforum di Assago per l’evento aziendale internazionale
più importante
Grazie Vito, per averci spiegato la tua
nuova professione, quella dell’Influencer visto da una interessante
prospettiva, e per aver regalato un momento di ottimismo ai nostri lettori.
Grazie a te Andrea, e a tutti i tuoi
affezionati lettori. Ti lascio con un augurio con il quale concludo sempre i
miei corsi: “Riprendete in mano i vostri
sogni, non permettete MAI A NESSUNO di spegnerli, neanche a voi stessi.”
Link
per approfondire il sapere sul networker
marketing:
Link per saperne di più
su Vito Brusca:
di ANDREA
GIOSTRA