CATANIA - Cambio di protagonista nel pirandelliano “Sei personaggi in cerca d’autore”, nuova produzione del Teatro Stabile di Catania, che sarà in scena a partire dal 17 ottobre alla Sala Verga.
L’attore Pippo Pattavina, chiamato a rivestire il “personaggio” del Padre, ha lasciato la produzione all’inizio delle prove per scelta personale. Michele Placido, impegnato nella regia dello spettacolo, ha accettato perciò la richiesta dello Stabile etneo di interpretare egli stesso il ruolo, confermando con questa decisione la sua disponibilità a contribuire al rilancio dell’istituzione, che attraversa un momento di profondo rinnovamento artistico oltre che gestionale. L’azione del commissario straordinario Giorgio Pace ha infatti messo l’ente in condizione di superare l’impasse della forte crisi debitoria e di produrre un’attività artistica competitiva sul piano regionale e nazionale. Un nuovo corso che ha dato in breve importanti risultati, come attesta il successo della campagna abbonamenti che già nelle settimane estive, a cavallo tra luglio e agosto, ha registrato un boom di adesioni e superato il numero di oltre mille prelazioni.
Appare dunque erronea e fuorviante l’indicazione apparsa il 18 agosto su Sudpress che parla inopinatamente di “numeri critici”, contestando una “gestione che arranca”. Nello stesso articolo, si parla di "presenze preponderanti di produzioni e artisti palermitani a discapito della grande tradizione catanese". Come se Luigi Lo Cascio, Roberto Andò, Emma Dante, Vincenzo Pirrotta non fossero nomi di assoluto rilievo nazionale. E come se Guia Jelo, David Coco, Claudio Fava, Giovanni Anfuso, la compagnia Neon e altri artisti in cartellone, non appartenessero al teatro etneo. E non vi appartenesse lo stesso Pattavina, che per decisione personale - si è detto - ha scelto di non partecipare alla produzione inaugurale.
Così come inesatta è la qualifica di consulente artistico attribuita a Massimo Tamalio, la cui collaborazione consiste, per contratto e nel rispetto della trasparenza, nell'approntare le tournée delle produzioni dello Stabile di Catania sul territorio nazionale nella stagione 2017/2018; proporre eventuali rapporti di coproduzione con altri Teatri Nazionali e di Interesse Culturale, nonché centri di produzione e imprese private; e infine curare i rapporti con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e assistere il personale dello Stabile nella definizione e compilazione della domanda ministeriale, curandone la realizzazione, per mantenere i parametri previsti per i cosiddetti Teatri di rilevanza culturale (Tric) per gli anni 2016 e 2017.
Più in generale, l’impegno dello Stabile di Catania, in tutte le sue componenti, va nella direzione di salvaguardia di un teatro vivo e vitale, che sta lavorando al meglio delle proprie possibilità e non ha certo bisogno di sterili polemiche.