Ponte Immacolata, per 1 italiano su 2 l'hotel è la scelta migliore

Con il ponte dell’Immacolata alle porte, saranno milioni gli italiani che si metteranno in viaggio per concedersi una mini vacanza in montagna o in qualche mare tropicale. Per la maggior parte di loro, il soggiorno sarà in hotel dove trascorreranno gran parte del tempo.  
Ma quale è il rapporto tra italiani e hotel? Uno su 3 ritiene che sia decisivo per la buona riuscita di una vacanza o un soggiorno (33%), capace di regalare emozioni uniche (35%) e di instaurare nuove relazioni (28%). Per un italiano su 2 (49%) l’hotel rappresenta il luogo della nuova “Dolce Vita” e ben sei su 10 (59%) sognano di rivivere anche in casa le esperienze dell’hotellerie, dalla colazione alle attività relax. Tra i criteri di scelta di un albergo al primo posto troviamo la reputazione di cui gode presso gli altri visitatori che ci hanno soggiornato (38%), ma componenti fondamentali sono anche la professionalità del personale (33%) e tutti i servizi collaterali che la struttura offre (22%). Tuttavia gli italiani non mancano di manifestare tic e manie durante il soggiorno, dall’ispezione della stanza (33%) alla paura di dimenticare qualcosa al momento della partenza (71%).

È quanto emerge da uno studio promosso da Nestlé Professional condotto in occasione del lancio nel nuovo Nescafé Alegria su circa 2.400 italiani – uomini e donne tra i 20 e i 55 anni – con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio dei principali social network, community e siti dedicati al mondo dell’hotellerie e dei viaggi per capire qual è il rapporto tra gli italiani e gli hotel durante i soggiorni.

Regala l’opportunità di vivere emozioni uniche e aiuta sviluppare nuove e appaganti relazioni. Per gli italiani l’hotel non è più un luogo di passaggio ma il centro di una nuova esperienza di vita

Cosa rappresenta per gli italiani la vita in hotel? Per il 35% dei nostri connazionali aiuta a vivere emozioni uniche mentre per un italiano su 3 (33%) gratifica e aiuta a rendere migliore una vacanza/soggiorno. Il 19% lo reputa poi un luogo dove svagarsi mentre appena l’11% degli italiani lo vive come un posto dove isolarsi dal resto del mondo.

Tra i criteri più importanti nella scelta al primo posto gli italiani mettono la reputazione che gode presso gli altri visitatori che vi hanno soggiornato (38%), quasi come se fosse una voce che misura il grado di soddisfazione dell’esperienza. Seguono poi i servizi collaterali offerti (22%) e la posizione strategica (21%). Solo all’ultimo posto troviamo il prezzo (15%). Le strutture preferite? Lusso al primo posto (47%), design d’avanguardia (29%) e palazzi storici (19%).

Pulizia impeccabile, servizi all’altezza della reputazione e professionalità del personale sono le principali aspettative degli italiani nel loro rapporto con l’hotel, nel quale si può sperimentare la nuova “dolce vita”

Quali sono le principali aspettative che hanno gli italiani sulla vita in hotel? Tra i desiderata degli italiani al primo posto viene la pulizia impeccabile (43%), seguita dai servizi degni della reputazione di cui la struttura gode (36%), dai letti confortevoli (34%), dai bagni accessoriati (27%) e dal design di interni ricercato (21%). Infine confortevolezza (42%), riservatezza (26%) e relax assoluto (12%) sono le cose a cui gli italiani non vorrebbero mai rinunciare durante il loro soggiorno.

Ma cosa piace maggiormente agli italiani della vita in hotel? La facilità di instaurare nuove e appaganti relazioni (28%) e la possibilità di sentirsi coccolati nei vari momenti della giornata (22%) sono i motivi principali che rendono l’hotel il luogo della nuova dolce vita, sensazione percepita da un italiano su 2 (49%). E un alleato in più è rappresentato dal personale, giudicato dagli individui coinvolti nel monitoraggio capace di mostrarsi sempre col sorriso sulle labbra (34%), riservare attenzione anche alle piccole cose (29%), esaudire ogni richiesta (18%) e dimostrarsi alla mano (17%).

Non mancano infine anche gli aspetti più di “colore”: tra chi si perde nei corridoi, chi ispeziona la stanza e chi ha paura di dimenticare qualcosa, la vita in hotel fa emergere anche tic e manie inaspettati e divertenti. Ma malgrado tutto sei italiani su 10 sognano di rivivere in casa la “dolce vita” dell’hotellerie

Quali sono i tic e le piccole manie che hanno gli Italiani non appena entrano nella loro stanza d’albergo? Il 33% prima ancora di  togliersi il soprabito o appoggiare la borsa ispeziona tutta la stanza, verificandone dimensioni, vista, arredo, accessori. Il 13% invece preferisce “prendere possesso” di cassetti e armadi, mettendosi subito a disfare le valigie e a sistemare tutto. E queste vere e proprie ispezioni non mancano di evidenziare una serie di “mancanze” che fanno aumentare la nostalgia di casa: dalle pantofole (29%), all’accappatoio (28%), per arrivare allo spazzolino con relativo dentifricio (24%), ma anche qualcosa da mangiare, che vada oltre alle solite arachidi e patatine (23%).

Ma l’albergo viene anche associato a piccole e grandi “paure” e difficoltà: sette italiani su 10 (71%), infatti, prima di lasciare la stanza, continua a controllare, con l’incubo di aver dimenticato qualcosa, così come il 36% ha sempre il timore di trovarsi dei “vicini” troppo rumorosi o che ci siano dei problemi nella prenotazione e ritrovarsi all’ultimo minuto senza stanza (25%).

Malgrado questa lunga lista di lamenti la vita in albergo piace agli italiani, come dimostra il fatto che c’è chi sogna di rivivere tra le pareti domestiche alcune delle esperienze e dei servizi vissuti in albergo, soprattutto quelli che hanno a che fare con benessere e “coccole”. Oltre all’idromassaggio (47%), alla sauna (39%) e al servizio in camera (29%), il dato più rilevante è che quasi un italiano su due (49%) vorrebbe rivivere a casa il rito della colazione tipico dell’Hotel.
Fattitaliani

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