Rai 1, "Techetechetè" fiore all'occhiello dell'estate. Fattitaliani intervista l'autore Salvo Guercio

Metti tanti frammenti televisivi l'uno accanto all'altro e il gioco sembra essere fatto. Non è il caso di "Techetechetè": lo spirito del programma estivo di Raiuno campione di ascolti è quello di proporre una narrazione per immagini della tv del passato pensata e coerente che va al di là di un semplice montaggio. Quest'anno la trasmissione coinvolge anche i telespettatori che potranno mandare un video da loro realizzato - trasmesso alla fine di ogni puntata - in cui esprimono il loro desiderio su cosa vorrebbero rivedere. Fattitaliani ha intervistato uno degli autori, Salvo Guercio.

Gli ascolti del programma sono sempre alti: che pubblico sceglie e guarda "Techetechetè"?
È un pubblico eterogeneo. E non solo di nostalgici. Mi stupisce leggere commenti di ragazzi di 25 anni su twitter, impazziti per un pezzo di un artista che non conoscevano, e che magari appartiene alla generazione dei propri genitori.
Come vi orientate nella selezione? gli archivi sono immensi e molte cose sono state ripetutamente proposte...
Personalmente cerco di proporre filmati rari, cose desuete magari non scalettate nel Catalogo Multimediale della Rai. Mi aiuta un certo autismo sviluppato sin da bambino a seguito della mia precoce passione per il varietà televisivo. 
Ci sono dei personaggi che in modo naturale sono quasi sempre presenti nei frammenti?
Beh sì purtroppo. Dico purtroppo perché sarebbe meglio che il pubblico non si annoiasse mai con i soliti personaggi, ma che scoprisse anche artisti spesso poco valorizzati e poco trasmessi dalla tv. È quello che ho voluto fare qualche puntata fa con Giuni Russo, per esempio, straordinaria artista da rivalutare.
Alcuni nomi che garantiscono ascolto e gradimento?
Mina, Fiorello, il Trio Marchesini Solenghi Lopez, Raffaella Carrà,  Renato Zero.
Mia Martini, Don Lurio, Loretta Goggi, Mina
Quali sono i commenti più frequenti quando si paragonano i programmi di ieri e di oggi?
La tv del passato vince su quella di oggi in quasi tutti i commenti dei telespettatori, sia sui social che nei riscontri delle mail che riceviamo.
Tutta la tv del passato - secondo lei - è da salvare?
No. Sono state trasmesse delle boiate incredibili anche nella tv del passato, programmi orrendi e inverecondi. Il brutto è brutto in qualsiasi epoca. La tv che mi piace meno è quella degli anni '90, un decennio che trovo esteticamente imbarazzante. 
Lei, personalmente, a quale trasmissione e personaggio tv rimane legato?
La trasmissione alla quale sono più legato è "Di nuovo tante scuse" del 1975, con i miei adorati Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Il personaggio che amo di più è Amanda Lear, con la quale ho fatto "Cocktail d'amore" nel 2002. Mai scontata, mai banale. Uno schiaffo alla noia e al conformismo.
Rispetto alla prima stagione, adesso "Techetechetè" non sembra più un programma che riempie uno spazio, anzi... È così?
Techetechetè è il fiore all'occhiello dell'estate di Raiuno. 4.000.000 di telespettatori a sera non sono uno scherzo. Giovanni Zambito.
©Riproduzione riservata


Techetechetè 
Un programma di Elisabetta Barduagni

Con la collaborazione di Fernando Balestra

Produttore esecutivo: Maria Cristina Vassalle.

Autori: Elisabetta Barduagni, Daniela Cannone, Valentina Cotone, Giulio Calcinari, Achille Corea, Simone Di Carlo, Salvo Guercio, Michele Neri, Tiziana Torti, Francesco Valitutti.

Assistenti al programma: Patrizia Chiaravalloti, Roberto Patrone.

Sito internet: Claudio Baldino. 

Struttura: Vice Direttore Gianvito Lomaglio. 

Fattitaliani

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