Altro
che limoni, altro che arance. Sembra che finalmente la Sicilia abbia
azzeccato il settore export giusto,
e sarà boom: 160.000 tonnellate entro agosto, poi si parla
addirittura di 190.000 tonnellate. Gli importatori? Bulgaria,
Portogallo e Romania.
Il
valore? Si prevede pari a 14 Milioni di euro.
Mica
male eh?
Beh,
beh... in effetti un piccolo problemino ci sarebbe: i soldini non li
danno gli importatori alla Sicilia, ma la Sicilia agli importatori.
Perché
stiamo parlando della coloratissima, onnipresente, inarrestabile
ondata di "munnizza" che sta travolgendo l'isola sotto gli
occhi fra l'esterrefatto, lo schifato e il divertito dei turisti che
ormai, a giudicare dalla quantità di selfie che ci si fanno, la
considerano una specie di "landmark" dell'isola: come la
Tour Eiffel per la Francia e la Statua della Libertà per gli Sati
Uniti.
Leggiucchiando
in giro sembrerebbe che la confusione di chi governa e gestisce è
totale. E invece non è così. "Stiamo studiando però
un'ipotesi di lavoro che ci consentirebbe di ridurre questa quantità
", dicono dal dipartimento. L'idea sarebbe quella di inviare
all'estero soltanto il rifiuto secco, molto ricercato per produrre
energia.
Un
altro impegno preso con Roma riguarda la creazione dell'Agenzia unica
dei rifiuti.
Da
qualche giorno il disegno di legge Contrafatto
(con una sola "f": è il nome dell'assessora, niente facili
battute, per favore) è stato consegnato in Presidenza.
Crocetta
commenta la situazione così:
"Non
ci sarà alcun aumento dei costi, anzi. Stiamo valutando una serie di
posti all'estero dove poter mandare la frazione secca dei rifiuti e
lo faremo soltanto se ci sarà un risparmio rispetto al conferimento
in discarica. Chi ipotizza l'aumento dei costi dice il falso" e
aggiunge: "Si tratta di impianti di valorizzazione, per cui dal
trattamento della frazione secca per la produzione di energia c'è un
guadagno, questo consente di abbattere i costi dei trasporti. Io
voglio diminuire la quantità di frazione secca che in questo momento
va in discarica e se trovo posti che mi consentono di trasferire il
rifiuto all'estero riducendo i costi e aumentando la vita delle
attuali discariche, lo farò senza pensarci. In Sicilia non ci sono
impianti di valorizzazione, per costruirli serve tempo. Per smaltire
tutti i rifiuti servirebbero nuove discariche e non se ne possono
aprire delle nuove. Non lo voglio io e non lo consente l'Unione
europea. La soluzione è nell'ordinanza che ho firmato:
biostabilizzazione dei rifiuti e aumento esponenziale della raccolta
differenziata, che in Sicilia è ferma al 13%, un dato scandaloso".
Il
discorso non mi è chiarissimo
ma forse è colpa di chi ha riportato le sue parole, o forse mia che
non sono all'altezza di comprenderle. L'importante è che, se capisco
bene, secondo Crocetta entro qualche mese vedremo diminuire
"esponenzialmente" l'immondizia in Sicilia.
Se
è così, ci dispiace per i turisti che dovranno accontentarsi di
fotografare banalità
come la cappella Palatina di Palermo
e il duomo di Monreale anzichè, per esempio, i chilometri e
chilometri di immondizia lungo l'autostrada che collega l'aeroporto
Falcone Borsellino a Palermo. Una meravigliosa esposizione che ha uno
preciso compito didattico-introduttivo: come dire, "Caro
turista, benvenuto e, tanto per essere chiari, non ti aspettare che
da noi butterai il tuo prezioso tempo esclusivamente in noiosi
itinerari arabo normanni e sciocchezze varie: tira fuori la macchina
fotografica, sei arrivato nel cuore del posto più sporco d'Europa,
dove si magnifica la munnizza".
Carlo
Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.