È il Direttore Artistico Gigi Proietti ad aprire la conferenza stampa
tenutasi nella Sala della Promoteca in Campidoglio “Eccoci qui! È
un altro anno che ce l'abbiamo fatta. Il cartellone è volto a
commemorare i quattrocento anni dalla morte di Shakespeare, morto il
23 aprile 1616 (nella stessa data morì anche Cervantes, autore di
Don Chisciotte).
Finalmente abbiamo messo in piedi una stagione
(promossa da Roma Capitale con la Produzione di Politeama srl,
organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura)
soprattutto privilegiando quei testi che, oltre ad un’ambientazione
italiana, hanno come asse portante la giustizia e l’esercizio della
legge, temi attuali che possono essere esaminati attraverso la lente
d’ingrandimento del Bardo. Ricordiamo che Shakespeare ha ambientato
molte delle sue opere in Italia".
Era presente anche Pierluigi
Toti, presidente della Fondazione Silvano Toti. Intervenuto il
Commissario Straordinario Tronca che si dichiara onorato di essere
presente ad un evento culturale. “Roma è un grande palcoscenico.
Cultura Capitale va considerata come un unico Palinsesto dove va in
scena qualsiasi tipo di Cultura. Nelle varie opere del Bardo si
raffigura la giustizia, la legalità a sottolineare che con l’impegno
quotidiano bisogna rispettare le regole.
La stagione parte con
Mariano Rigillo in “LEAR. La storia” fino al 3 luglio con
l’adattamento e la regia di Giuseppe Di Pasquale. Mariano Rigillo
“Mi piace molto l’accostamento cultura-capitale, La Cultura è un
capitale che bisogna preservare e mi fa pensare che qui a Roma si
possa avere un’isola di felicità. Recitare al Globe ci fa tornare
giovani allievi e ci dà una grande emozione. Insieme a me altri
attori di grande rango”.
Dall’8 al 17 luglio, Gigi Proietti dopo
tredici anni torna sul Palco in “Omaggio a Shakespeare”, testo
scritto da Raymond FritzSimon per Ben Kingsley, già portato in scena
a Taormina, ventisette anni fa e ripreso oggi come omaggio
affettuoso. A chi gli chiede come mai ha deciso di tornare a calcare
le scene, risponde " Non lo faccio come attore ma interpreto dei
brani di Shakespeare che ricordano particolari atmosfere".
Dal
22 luglio al 7 agosto “Il Mercante di Venezia” regia e traduzione
di Loredana Scaramella. Un testo dai toni contrastanti, in cui si
affronta il tema della tolleranza e lo scontro fra clemenza e
giustizia. Loredana Scaramella presenta un allestimento che punta a
mantenere il carattere di Commedia ma puntando sul racconto di una
grande storia sull’amore e spostando l’ambientazione negli anni a
cavallo dell’ottocento ed i primi del Novecento. “Alla fine
dell’800 cambiano il Costume ed i ruoli maschili e femminili. Le
donne diventano Suffragette, gli uomini fanno emergere la loro
fragilità. L’omosessualità comincia ad essere dichiarata e non
più nascosta. Nell’800 tutto è molto vivace, il 900 molto più
sotto tono. Nella Commedia tutti pagano per recuperare la propria
dignità. La cosa che tutti condividiamo è il rischio che c’è
nella commedia mettere
in gioco il cuore”.
Dal 10 al 21 agosto, per il decimo anno consecutivo torna “Sogno di
una notte di mezza estate” a firma di Riccardo Cavallo. Claudia
Balboni “Sono dieci anni che lo facciamo, abbiamo festeggiato la
centesima replica”.
Dal 26 agosto all’11 settembre “Il
racconto d’inverno” regia ed adattamento di Elena Sbardella “E’
un testo meraviglioso, poco rappresentato in Italia, si svolge tra la
Sicilia e la Boemia. Ha un finale stupendo. Interpreti Ludovica
Modugno, Stefano Santospago, Carlotta Proietti.
Lunedì 29 agosto, il
5-19- e 26 settembre “Sonetti d’amore” ideazione e regia di
Melania Giglio che ha curato anche la traduzione insieme ad Alfonso
Veneroso “la cultura è il sale dell’intelligenza su cui si deve
seminare. C’è una contaminazione musicale molto ardita.
Shakespeare parla con i versi, la Musa gli risponde con le note di
Amy Winehouse, Alanis Morissette ed altri. In quel momento, lo
spettacolo fa un salto di qualità”.
Dal 16 settembre al 2 ottobre
“Romeo e Giulietta” per la regia di Gigi Proietti.
Chiude la
stagione un nuovo spettacolo in lingua inglese “The Tempest” in
scena dal 5 al 9 ottobre.
In programma anche “Macbeth. I contagiati
della morte”, un laboratorio per attori sulla Tragedia scozzese.
Proietti chiude ricordando Giorgio Albertazzi “Al Globe fece Giulio
Cesare in La Tempesta. Ieri sera ho visto un’intervista e solo alla
fine ho pensato che non ci fosse più. Lo diressi in Falstaff e mi è
dispiaciuto non dirigerlo più. Lavorare con lui è stato come
suonare uno Stradivari”.
Elisabetta
Ruffolo