WOW Spazio Fumetto - Museo del
Fumetto di Milano prosegue la rassegna espositiva dedicata ai grandi personaggi
del fumetto italiano.
Dopo il successo riscosso dalla mostre dedicate a Dylan
Dog e Tex Willer, è il turno di un altro grande protagonista indiscusso:
Diabolik! Creato nel 1962 dalle sorelle Giussani, da sempre pubblicato dalla
casa editrice Astorina, Diabolik ha affascinato intere generazioni di lettori
riscuotendo ancora oggi un successo incredibile che lo ha portato a diventare
protagonista, oltre che delle consuete avventure mensili, di volumi illustrati,
saggi, spot televisivi, video musicali, film, merchandising e molto altro! A
questo straordinario personaggio viene dedicata la mostra DIABOLIK: LA MOSTRA -
IL PASSATO, IL PRESENTE, IL FUTURO: un grande percorso espositivo che racconta
cinquantaquattro anni di puro mito attraverso tavole originali, albi d’epoca,
pubblicazioni, libri, gadget, memorabilia, ricostruzioni 3D e video. Un percorso
che si completa con inserti e approfondimenti multimediali attivabili
attraverso l’APP ufficiale Diabolik.it, scaricabile gratuitamente da www.diabolik.it/app/index.php. Il visitatore potrà interagire
con l’allestimento attraverso QR-Code e la Realtà Aumentata per scoprire
contenuti extra e tentare di aprire virtualmente la cassaforte battendo Diabolik sul
tempo. Grazie
alla collaborazione con Astorina, Diabolik Club, Il CerchioGiallo, GlobalMedia
e Pixartprinting, WOW Spazio Fumetto porta al pubblico la più grande
retrospettiva mai dedicata al criminale più affascinante del fumetto. Con uno
sguardo al futuro.
Novembre 1962: il primo numero di Diabolik, intitolato
Il re del Terrore, esce nelle
edicole italiane. Il fumetto italiano, ancora considerato perlopiù un mezzo di
comunicazione adatto a un pubblico di bambini, non sarà più lo stesso. Già la
copertina è qualcosa di diverso: una donna urlante sovrastata da due
occhi minacciosi che occupano buona parte dell'immagine. In alto campeggia un
logo, ideato da Remo Berselli, che non è mai mutato perché già perfetto, e un
sottotitolo “Il fumetto del brivido”. All'interno viene raccontata una storia
avvincente, un vero e proprio giallo disegnato da un misterioso disegnatore di
cui conosciamo solo il cognome, Zarcone,
che ha per protagonista un ladro, un assassino imprendibile in lotta con le
forze dell'ordine. Poi il colpo di scena: alla fine il ladro riesce a scappare
e a beffarsi dalle forze dell’ordine. A lui si affiancheranno poi due
personaggi che entreranno nel cuore del pubblico: Eva Kant, affascinante fidanzata e complice di Diabolik, e
l’ispettore Ginko, irriducibile
detective sempre all’inseguimento dell’imprendibile criminale. Anche il formato
è qualcosa di nuovo: solo due o tre vignette a pagina, abbastanza grandi
per ospitare campi lunghi (necessari al fumetto d'azione) ma utilizzabili anche
per dialoghi ricchi e articolati. Dietro a tanto coraggio editoriale, premiato
dai lettori con un sempre crescente successo, ci sono due sorelle: Angela e Luciana Giussani. Leggenda
vuole che l’idea sia venuta ad Angela che, vedendo i pendolari della stazione di Cadorna leggere romanzi gialli
tascabili, si sia fatta affascinare dall’idea di creare storie a fumetti con
protagonista un’imprendibile ladro, affascinante e misterioso come il francese
Fantômas. I 54 anni che seguono sono Storia del Fumetto. La mostra Diabolik– Il passato, il
presente, il futuro intende raccontare tutto questo offrendo un percorso a tappe che parte dalla letteratura
di genere che ispirò Diabolik alle sorelle Giussani fino ad arrivare ai progetti
futuri passando per l’evoluzione grafica e psicologica del personaggio.
La mostra si apre con una sezione interamente dedicata
ai criminali protagonisti dei classici gialli che hanno ispirato la creazione
di Diabolik influenzando generazioni intere di sceneggiatori e disegnatori. Il
più noto è certo Fantômas, inquietante personaggio creato nel 1911 da
Marcel Allain e Pierre Souvestre, che in una copertina di un'edizione italiana
degli anni Cinquanta, presente in mostra, compare vestito con calzamaglia e
passamontagna neri. Esposte anche tavole di Carlo Cossio disegnate per
illustrare le avventure di un altro grande personaggio “nero” degli anni
Quaranta, Za La Mort, oltre
ad alcune tra le primissime pubblicazioni della casa editrice Astorina,
fondata da Angela Giussani con il prezioso aiuto della sorella Luciana: proprio
sulle pagine degli Albi Okey, con
protagonista il pugile Big Ben, fanno capolino le prime pubblicità di Diabolik.
La prima storia, Il re del terrore, viene esposta nelle sue tre versioni
mostrate attraverso le tavole
e gli albi originali. La prima è quella del misterioso Zarcone, artista
scomparso nel nulla, cui segue nel 1964 la stessa storia ridisegnata da Gino
Marchesi e nel 2001 un vero e proprio remake scritto da Alfredo Castelli
e disegnato da Giuseppe Palumbo, creato per festeggiare i primi quarant'anni di
Diabolik. Particolarmente prezioso il n. 1 originale, vera e propria chicca
ricercata dai collezionisti di tutto il mondo.
Grazie all’esposizione di magnifiche tavole
originali saranno poi presentate le dieci storie fondamentali di
Diabolik, quelle che ogni “diaboliko” fan, oltre che ogni amante del buon
fumetto deve aver letto. Vengono così introdotti anche i tre grandi
protagonisti della serie: Diabolik, Eva Kant (con l’originale della prima tavola in cui la vediamo comparire con il
classico chignon) e l'ispettore Ginko. Grazie a pannelli
introduttivi e ampie didascalie si può così conoscere meglio i nostri tre
“eroi” scoprendo come sono mutati nel tempo: Diabolik, per esempio, pur essendo
un ladro, nel corso degli anni ha cambiato molto la sua “etica professionale” sposando
sani e radicati principi, sia pure molto personali, come l’onore, la tutela dei
più deboli, il senso dell’amicizia e della riconoscenza, il rispetto degli animi
nobili.
Eva non è più soggiogata da Diabolik come nelle sue
prime apparizioni, ma vive con il compagno un rapporto alla pari: l'uno è
indispensabile per l'altro, in un amore che da oltre cinquant'anni non conosce
praticamente crisi.
Ginko ha sempre saputo tenere fede alla propria
integrità, anche se talvolta è arrivato ad allearsi con il suo acerrimo nemico.
Naturalmente sono presentati anche altri personaggi che hanno saputo lasciare
il segno, come la piccola Bettina e il boss criminale King, senza dimenticare
l'affascinante Altea, fidanzata di Ginko.
Per immergersi ancora di
più nel mondo delle oltre 800 avventure
di Diabolik, il visitatore potrà interagire con l’installazione multimediale
realizzata in collaborazione con GlobalMedia. Grazie a un pannello
touchscreen sarà possibile scoprire il database
segreto di Diabolik che racchiude tutte
le copertine uscite dal 1962 fino ad oggi, sfogliando anche una selezione delle
pagine più avvincenti, ricercare la propria avventura preferita attraverso l’inserimento
del titolo o poter visualizzare se nella quarta
di copertina, dove storicamente compaiono i protagonisti di ogni avventura,
c’è un personaggio con il proprio nome.
La sezione “Il mondo di Diabolik” passa in rassegna tutti
gli aspetti che rendono la figura di Diabolik e le sue avventure così uniche: i
rifugi, i trucchi che inventa per portare a termine un colpo, le trappole, la sua inconfondibile tuta nera, le armi e gli strumenti del
mestiere, le maschere con cui
lui ed Eva possono assumere le sembianze di chiunque. Non può poi mancare uno
spazio speciale dedicato alla città di
Clerville, uno dei luoghi immaginari più amati del mondo del fumetto dove un totem darà la possibilità
ai visitatori di poter interagire con la mappa virtuale della città, e alla sua mitica Jaguar E nera con cui sparisce nel
nulla dopo essere scappato per l‘ennesima volta a Ginko (in mostra alcuni modellini della macchina che svelano
tutti i trucchi).
Diabolik nel corso del tempo è diventato un vero fenomeno
di costume: non sono mancate le apparizioni sulla carta stampata, ma ancora
più frequenti sono stati i casi in cui le avventure di Diabolik hanno preso
spunto dalla realtà, spesso prendendo posizione in modo molto netto su temi
scottanti, dalla mafia all'omosessualità. Non bisogna poi
dimenticare la pagina uscita in occasione del referendum sul divorzio, in cui l'editore chiedeva ai lettori di
votare NO all'abolizione di una legge così duramente conquistata. Una vocazione
“sociale” dimostrata anche dalle tante campagne
dedicate a temi delicati come l'abbandono degli animali e il doping, come
racconteranno i manifesti più significativi in cui Diabolik ed Eva sono
stati arruolati come testimonial.
L’avventura
editoriale di Diabolik è testimoniata dall’esposizione dei vari albi nei
vari formati in cui sono state pubblicate le storie, dal classico albo pocket
ai volumi, strisce realizzate per i quotidiani, album di figurine e
naturalmente le edizioni straniere
tradotte, per esempio, in lingua Tamil o pubblicate in Bielorussia, spesso
caratterizzate da curiosi cambiamenti e modifiche rispetto alle storie
italiane.
Diabolik è stato uno dei primi personaggi italiani a
uscire dal fumetto per entrare nel mondo della letteratura. Per l'occasione
verranno ristampati i romanzi firmati da Andrea Carlo Cappi, scritti a partire
dal 2002. Ma, soprattutto, il Re del Terrore è stato tra i primi character
italiani a guadagnarsi uno spazio fondamentale nel mondo dei gadget:
grazie agli appassionati del Diabolik
Club la mostra espone decine di magliette, borse, figurine, libri, profumi,
cartoline e tutto ciò che è stato prodotto con Diabolik come testimonial.
Quando un fumetto entra nel mito arriva il cinema.
Diabolik è stato protagonista di un film diretto da Mario Bava nel 1968.
Il film, amatissimo dai fan e ormai diventato un vero cult movie con
John Phillip Law nei panni del protagonista e la bella Marisa Mell in quelli di
Eva Kant, viene illustrato in mostra attraverso articoli e pubblicità che
l'hanno preceduto, oltre che dalle tavole originali delle storie che
hanno ispirato le sequenze su pellicola e ai manifesti originali. Sono inoltre testimoniati, con video e
originali, la serie animata prodotta nel 2000 e l’attesissima serie
televisiva prodotta da Sky, le cui scenografie saranno realizzate dal
premio Oscar Dante Ferretti.
Non mancano poi video musicali (Beastie Boys,
Tiromancino, Mesmerize), videogiochi (dai primi della Simulmondo fino al più
recente The Original Sin), parodie (con Totò e Arriva Dorellik) e tanto altro
raccontato in un'installazione interattiva diabolika,
realizzata da GlobalMedia.
I visitatori potranno inoltre ascoltare, seduti
comodamente su diabolike poltroncine, il “radiofumetto” delle avventure del Re
del Terrore e scoprire la storia delle sue creatrici Angela e Luciana Giussani
nel documentario Le sorelle diabolike,
prodotto nel 2008.
Diabolik ha creato un genere tutto suo, con una
nutrita serie di “allievi”, tutti con l’ineffabile K nel nome. A loro è
dedicata una sezione della mostra dove, accanto alla cosiddetta “banda dei K”,
troveranno spazio alcune delle parodie più riuscite, come lo spassoso Ratolik
di Leo Ortolani e Paperinik, identità segreta di Paperino che, nelle sue
prime avventure, si vendica delle angherie subite dal ricchissimo zio Paperone
derubandolo.
L'ultima parte della mostra ospita tutto quello che va
Oltre Diabolik, con l'esposizione di tavole in cui il personaggio
è stato interpretato da grandi maestri del fumetto che non lo avevano mai
disegnato, e una sezione dedicata a DK, un progetto editoriale concretizzatosi
nel 2015: una “versione parallela” di Diabolik, un’alternativa al personaggio
classico rivolta a un pubblico nuovo. Questa interpretazione dell'inafferrabile
criminale sarà raccontata in mostra attraverso l'esposizione di alcune delle
tavole più belle e delle copertine originali.
A chiudere il percorso saranno presenti in anteprima assoluta alcune pagine tratte
dai prossimi numeri della serie: il modo migliore per chiudere un percorso
unico che parte dall'ormai lontano 1962 e arriva fino a domani e oltre.
Grazie alla collaborazione di Pixartprinting la mostra sarà arricchita da ingrandimenti
scenografici e allestimenti realizzati per l'occasione.