MESAGNE
(Brindisi) - Lunedì 23 maggio 2016, alle ore 18:30, presso
l’Auditorium del Convento dei Cappuccini di Mesagne,
sede dell’ISBEM, Bepi
Di Giulio,
veterinario e ricercatore, parlerà della sua esperienza in Tanzania,
tra i pastori Masai.
Porterà il saluto e presenterà l’incontro il prof.
Alessandro Distante,
presidente dell’ISBEM,
struttura medico scientifica e di formazione all’avanguardia nel
Mezzogiorno.
In
Europa, grazie a qualche programma televisivo, sappiamo che da anni
i Masai
-
sia in Kenya
che in Tanzania
- combattono per sopravvivere
e difendere il loro territorio. Oggi
rischiano di perdere la loro battaglia
assediati come sono da bracconieri e multimiliardari che, supportati
da politici locali corrotti, vogliono comprare le loro terre per
organizzare safari. Se gli stessi Masai hanno trovato il modo per
difendersi da tale “aggressività” (stanno
unendo le loro terre per creare un nuovo tipo di riserva naturale
autogestita, che salva
le loro case, le tradizioni dei loro antenati e crea al contempo un
corridoio naturale per il passaggio di gnu, elefanti e leoni), la
stessa cosa non sta avvenendo per il caso della ECF, cioè la febbre
della costa orientale, che va prevenuta per salvare le loro mucche.
Esiste l‘antidoto (cioè un vaccino) per tale malattia, ma il suo
impiego fraudolento rischia di distruggere i capi bovini da cui
dipende in grandissima parte l’economia di questi popoli africani.
Infatti,
l’ECF
è
una malattia dei bovini che può
arrivare ad uccidere l'80% dei vitelli nei primi
sei mesi di vita quando
invece l’uso appropriato darebbe la
protezione del 100%. C’è l’evidenza che l’iniezione
di metà
della dose del vaccino
invece della dose intera comporta che i bovini
non più
protetti
muoiano a causa dell'ECF. Il danno e la beffa in quanto i
pastori Masai
pagano
il
doppio per
le vaccinazioni e non
proteggono i loro animali. Dal
2012 ad oggi, in due soli distretti della Tanzania, sono morti
più
di 200,000 bovini con
conseguenze disastrose per l’economia e finanche per la
sopravvivenza degli stessi
Masai.
Purtroppo,
il
supporto
delle
organizzazioni
internazionali,
profit e non profit, contro
queste
vaccinazioni fraudolente
non è stato quello che il mondo occidentale e le persone oneste si
sarebbero aspettato. Anzi …!
Bepi
Di Giulio
è un ricercatore brindisino che ha lavorato 30 anni in Africa
dove si è recato non solo per esercitare la sua professione di
Veterinario e ricercatore, ma anche per diffondere i concetti di
società civile, generosa ed altruista, che ci sforziamo di affermare
e realizzare nel nostro Occidente. Nel 1995 ha conosciuto il popolo
dei Masai
e a loro ha dedicato e dedica moltissime energie. In questa
conferenza, la storia che ci racconterà e le esperienze da lui
vissute fra i Masai e nel mondo della cooperazione internazionale non
solo arricchiranno gli uditori sul ruolo dei vaccini per debellare le
malattie di umani e animali, ma ci diranno anche a quale grado di
abiezione l’uomo può arrivare quando mette il profitto al centro
dei suoi interessi, come obiettivo primario dei suoi percorsi di
vita.