Una riflessione sulla dimensione
poetica dei progetti in scena nel cuore del Ventura Lambrate District, una
mostra con 21 designer internazionali realizzata da Logotel presso i suoi spazi
in via Ventura 15, dal 12 al 17 aprile.
Che cosa accade quando la poesia
incontra il design?
Si può interrogare il futuro
attraverso le emozioni?
Ci sono progetti che portano con
sé la leggerezza di un Haiku?
E la forza straniante di un
détournement?
A fronte della complessità del
contemporaneo, il design tende a circondarci di sicurezza e comfort. Produce
uniformità rassicurante e aspettative stabili. Paesaggi, ambienti,
comportamenti, oggetti democratici e funzionali che alimentano il desiderio ma
non sempre ci sorprendono, in termini di emozione.
La mostra “Poetry - 21 words
for…” è prodotta dalla service design company Logotel, con la curatela
scientifica di Susanna Legrenzi e Stefano Maffei, Project
& Content Manager è Cristina Favini, Strategist e Manager
of Design di Logotel.
Poetry è una raccolta di progetti
che portano con sé l’intensità della poesia. Poesia, dal greco ποίησις, poiesis,
alla lettera “creazione”, come percezione e manifestazione del sensibile, che
nasce prima della scrittura per diventare, con le sue licenze poetiche, alta o
popolare, epigramma, favola, canzone, burla, sonetto, ballata...
Dalla “A” di Ambient alla “Z” di
Zeitgeist la mostra, organizzata come un nuovo sillabario, è un invito a
vedere, parlare, costruire, agire a partire dall’emozione. Tutti i progetti
selezionati, realizzati da 21 designer provenienti da ogni parte del mondo,
aprono nuovi scenari di riflessione, tra espressioni casuali e non casuali,
spiazzamenti simbolici o materiali, versi liberi e accapo, a seconda della
presenza/assenza di metro. Tutti i progetti raccolti indicano come senza poesia
non esista progetto in grado di usare o provocare spiazzamento, détournement.
Di seguito, gli abstract di
alcuni dei progetti in mostra.
MINUTED, di Gijs van Bon, è
un’installazione performativa sulla scrittura poetica. Una piccola macchina, in
cui il getto d’inchiostro scrive poesie su un nastro ricoperto di sabbia che
gira molto lentamente. Al termine del nastro, la sabbia cade, formando una pila
di polvere. In un’immagine: un omaggio alla materializzazione del pensiero, del
tempo e della poesia.
THE LAND OF GIANTS, dello studio Choi+Shine
Architects, trasforma piloni elettrici in giganti alti 30 metri che
popolano il paesaggio, aggiungendo alla dimensione strutturale dei tralicci una
componente estetica potente e spiazzante. Il progetto, dopo aver vinto numerosi
premi internazionali, verrà realizzato in Islanda, a partire dal 2017.
CHIMERA, di Shai Langen, è un
lavoro di ricerca sui confini materici del corpo umano, visto come entità in
continuo mutamento. Grazie alla combinazione di lattice liquido con una
emulsione di acqua e nitrato di calcio, Shai Langen crea tessuti che ricordano
strutture cellulari, muffe e funghi. Ovvero materiali ibridi che crescono sulla
pelle di chi li indossa, andando a confondere i confini tra ciò che
consideriamo organico, dunque vita, e ciò che consideriamo sintetico o
artificio
BAMBOO, di Samy Rio, è una
ricerca che mette in relazione natura e design, attraverso la progettazione di
un nuovo sistema di lavorazione di un materiale eco-sostenibile come il bambù
che permette di sostituire componenti plastiche o metalliche di oggetti d’uso
quotidiano. Un gesto semplice che entra all’interno dei processi di lavorazione
industriale, cambiando le regole del gioco.
FOLDING BOAT, di Max Frommeld
& Arno Mathies, nasce da un’analisi delle nuove possibilità produttive
rese possibili da tecniche speciali di piegatura della carta per creare oggetti
3D utilizzando materiali 2D. Il risultato è puro escapismo: una barca, in grado
di navigare in acque calme come canali e laghi, facilmente trasportabile e
riponibile in un angolo.
DIG INTO NATURE, di Michiel Martens riavvicina
le percezioni umane all’ambiente circostante, alla natura. Attraverso il suo
enorme “orecchio di legno”, è possibile percepire suoni che normalmente
sfuggirebbero, vivendo così una nuova esperienza immersiva: un potenziamento
sensoriale in modalità low-tech.
faBrick, progetto del dipartimento MArch
Architectural Design (AD) della Bartlett School of Architecture di Londra,
mette in mostra il risultato di una ricerca su un nuovo materiale composito in
feltro e resina, in grado di essere impiegato, senza cuciture, nella
realizzazione di elementi di design o piccole architetture costituite, in modo
sorprendente, da solo tessuto.
La service design company Logotel
e il suo team multisciplinare ha una lunga frequentazione della Milano Design
Week, con un percorso collaborativo che esplora i nuovi orizzonti del design
con il supporto e la curatela scientifica di Susanna Legrenzi e Stefano Maffei
e i contributi di oltre 70 designer e ospiti internazionali. Nel corso delle
passate edizioni sono stati esplorati i temi della collaborazione con “Making
Together” (2012), dell’invisibile con “(In)visible Design” (2013), spaziando
poi su una riflessione progettuale intorno all'argomento del tempo con la
mostra-evento “Timescapes” (2014) – con la quale Logotel ha conquistato il
premio Milano Design Award nella categoria “Best Tech” - e sul tema dei
bisogni con “Need, when design empowers human potential” nel 2015.
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“POETRY – 21 words for…”
Ventura Lambrate District -
Milano Design Week 2016
Logotel, via privata Giovanni
Ventura 15, Milano
Dal 12 al 17 aprile; ingresso
libero
BIOGRAFIE
LOGOTEL
Logotel è la
service design company che progetta e accompagna la trasformazione delle
imprese in modo collaborativo. Con un team composto da oltre 150 persone, ha
sede a Milano nei 2.400 mq di spazi dell’ex stabilimento Faema. L’azienda ha
all’attivo 50 Clienti e insieme a loro sta sviluppando oltre 70 progetti. Nel
2015 Logotel, oltre a progetti di design di servizi, ha coinvolto oltre 5.000
persone in progetti formativi; ha progettato e gestisce 29 social e business
community che ogni giorno mettono in connessione ed erogano servizi e contenuti
a più di 60.000 persone.
www.designpoetry.it
www.logotel.it
https://twitter.com/logotel
www.facebook.com/Logotel
www.weconomy.it
PROJECT &
CONTENT MANAGEMENT
Cristina Favini
Strategist e Manager of Design della service design company Logotel, ideatrice
e responsabile del progetto Weconomy, da 15 anni “disegna” e accompagna
progetti di service design per importanti aziende italiane e internazionali.
Autrice del modello “Iceberg” per la trasformazione fisico-digitale
dell'impresa e delle reti di vendita, sviluppa analisi e ricerche attraverso
convegni, seminari, workshop e talk. È Membro della Commissione Servizi di ADI.
DIREZIONE
SCIENTIFICA
Susanna Legrenzi,
giornalista e curatrice indipendente, insegna Culture Visive al
Politecnico di Milano. Dal 2010 si occupa di progetti di comunicazione online e
offline nel campo della cultura e dell’innovazione, collaborando con
istituzioni museali e grandi eventi.
Stefano Maffei è
Professore Associato alla Scuola del Design del Politecnico di Milano, dove
insegna Innovazione di Prodotto/Modelli di Produzione. È il Direttore del
Master in Service Design del Politecnico di Milano e di POLIfactory, il
makerspace del Politecnico di Milano.
PRESS INFO: Mauro
Scarpellini +39 339 3752495 ufficiostampa@logotel.it