MACERATA
- La "poesia visiva" di Magdalo Mussio protagonista a Macerata
dal 5 marzo al 5 aprile grazie a una importante retrospettiva allestita nei
Musei civici di Palazzo Buonaccorsi e alla Galleria Galeotti. Il
progetto è curato da Antonello Tolve, teorico e critico d'arte, studioso
delle esperienze artistiche del Novecento, e nasce dalla collaborazione tra
Accademia delle Belle Arti, Fondazione Filiberto Menna e Comune di Macerata.
Vernissage sabato 5 marzo alle 18 alla Galleria Galeotti e alle 19 a Palazzo
Buonaccorsi.
"E'
una straordinaria occasione che l'Accademia delle Belle Arti di Macerata in
collaborazione con Macerata Musei offre ai suoi studenti, alla città, a tutto
il territorio, ai turisti, mostrando di essere un importante centro di
produzione culturale”, afferma Stefania Monteverde, assessore alla
cultura. “Ricordare Magdalo Mussio a 10 anni dalla sua scomparsa significa
rinnovare la memoria di un grande artista del Novecento che ha saputo inventare
nuovi linguaggi. La mostra sulle due prestigiose sedi, Palazzo Buonaccorsi e
Galleria Galeotti, crea un itinerario artistico che attraversa il centro
storico di Macerata, al centro di una città che ancora una volta sa essere
colta città d'arte e di cultura."
"Con
più di cento opere che coprono l'intero percorso artistico di Mussio, la mostra
vuole evidenziare l'attitudine multidisciplinare di un intellettuale totale che
ha spaziato con disinvoltura dall'editoria alla grafica creativa, dalla poesia
alla prosa, dalla pittura alla scenografia, dal teatro alla
videoanimazione" spiega Antonello Tolve, curatore della
mostra. L'idea
di organizzare una mostra bipolare, dislocata in due luoghi diversi, è frutto
di un proficuo dialogo tra l'Accademia di Belle Arti, Macerata Musei e il
Comune di Macerata e nasce dal desiderio di costruire un percorso espositivo
che parte dai nuovi spazi dell'Accademia e giunge in un luogo storico (già sede
dell'Accademia) dove l'artista ha insegnato per anni incisione.
Con più di cento opere
che coprono l'intero percorso artistico di Mussio,
la mostra vuole evidenziare l'attitudine multidisciplinare di un intellettuale
totale che ha spaziato con disinvoltura dall'editoria alla grafica creativa,
dalla poesia alla prosa, dalla pittura alla scenografia, dal teatro alla
videoanimazione. Si tratta di un momento espositivo e assieme riflessivo che
rende omaggio non solo a una ricerca straordinaria «svoltasi all'insegna dei
rapporti fra scrittura e pittura, fra parola e immagine» (Pignotti), ma anche
ad un uomo la cui curiosità e il cui senso del fare hanno costruito, negli
anni, un caleidoscopio allusivo e illusivo legato alla eco del passato, alla
memoria del presente, alla nostalgia del futuro «ricca di intimi supplizi e
embrione di immaginazione operante, sommersa e prensile, quasi musica
penetrante» (Villa).
Accanto ad una serie di
opere in cui è possibile leggere la sperimentazione miocinetica di un equilibrista
che cammina sul filo della trasparenza, la mostra propone la visione dei film Il
potere del drago, Il reale dissoluto e Umanomeno realizzati
da Mussio nel triennio 1971-1973 e
il documentario Detto tra noi - firmato da Alessandro Sartori nel 1986 - che disegna l'artista nella sua casa
di Pollenza. Conclude la mostra una
sezione documentaria di libri e una biografia dettagliata dell'artista a firma
di Ilaria Tamburro.
Magdalo Mussio,
morto nel 2006, ha esposto in molte prestigiose sedi internazionali, dal Finch
Museum di New York alla Casa della Cultura di Tokio, dal Museo
Municipale di Montreal al Centre Pompidou di Parigi, dal Ministère
de la Culture de France all’Università di Sidney. E’ stato direttore di
riviste d'arte, scenografo e docente d'incisione all'Accademia alle Belle Arti
di Macerata.