Donna dalle mille sfaccettature, è stata definita in modo sprezzante o entusiasta: “Sanguinaria assassina” per il governo austriaco, “sfacciata meretrice” per papa Pio IX, “Bellezza affamata di verità” per Heine, “Prima donna d’Italia” per Cattaneo.
In un flusso di ricordi, nostalgie, frustrazioni, filtrate dall'ironia e dall'orgoglio di una Prima donna, il monologo tenta di svelare il profilo reale della patriota, dietro i paraventi e le innumerevoli maschere, restituendo così Cristina di Belgioioso non al suo tempo ma al nostro.
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