Macbeth, al cinema il film del regista australiano Justin Kurzel con Marion Cotillard e Michael Fassbender. Le interviste di Fattitaliani

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A Cannes 68, solo otto mesi fa, il regista australiano Justin Kurzel aveva chiuso la competizione ufficiale con il suo Macbeth i cui protagonisti sono due degli attori favoriti del momento, Marion Cotillard e Michael Fassbender. In Italia questo possente lavoro è uscito il 5 gennaio, offrendo una visione originale dell’immortale capolavoro di Shakespeare, raccontato però con il linguaggio di oggi, senz’altro più vicino al pubblico in sala alle prese con un testo altrimenti poco comprensibile se recitato nella lingua d’allora.

Girato in gran parte in Scozia, come nella reale ambientazione del Bardo, lo spettatore viene subito immerso in un mondo naturalmente brutale che ci fa vedere la strisciante follia di Macbeth, diventato uno spietato assassino per sgombrare la sua strada verso un assoluto, totale ed incontrastato potere.
“Girare un film così intimista in Scozia, in pieno inverno, si è rivelato più arduo di quello che pensassi - ha detto il regista Kurzer - difficile soprattutto per il delicato equilibrio tra una storia d’amore così tragica e gli splendidi dialoghi che la rivestono di una poesia senza pari, obbligandomi a cercare una maniera più naturale di raccontarlo”.
La cosa più difficile per Michael Fassbender in questo film è stato invece “il linguaggio…così lontano da noi, cercando di conservare naturalmente il ritmo, esplorando poi tutte le strade possibili a livello interpretativo. Recitare Shakespeare mi ha dato una gran soddisfazione ed è anche stata una bella esperienza perchè ci sono molte maniere differenti di interpretare un personaggio. Esattamente come per le parole che possono essere pronunciate in molti modi diversi. Mi sono detto poi che questo, era una specie d’omaggio reso al grande Bardo, che continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo”.
Marion Cotillard, assolutamente ragguardevole nei panni di Lady Macbeth dal canto suo ha ammesso di “non aver mai avuto tanti timori e di non essere stata mai così intimidita nell’interpretare un personaggio, recitando poi in inglese, certo, ma in quello aulico Shakespeariano, con cadenze ed accenti diversi”.
Michael, recitare il ruolo di Macbeth con le mani così pesantemente sporche di sangue, cosa ti ha lasciato …dopo? “Gli attori sono abituati a tutto proprio perché attori. Durante le riprese, in qualche modo si passa la giornata immedesimandosi in qualcuno che, in un modo o nell’altro, finisce poi per condizionarci. Ma è anche vero che leggendo il copione, ho avuto non poche difficoltà a penetrare intimamente questo tipo di personaggio. E anche se ho al mio attivo una marea di caratteri drammatici, finora non ne avevo incontrato nessuno così profondamente tenebroso. Negli altri si intravedeva sempre uno spiraglio di luce. Qui invece è il buio più totale, perché all’improvviso, Macbeth, va fuori di testa. Devo dire che ho penato molto , prima di iniziare le riprese, non riuscivo ad entrare nei sui pensieri e nelle sue pulsioni…”

Mariangiola Castrovilli
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