Lunedì 4 gennaio 2016.
Controllo, perché ormai non ci si fida più di niente e nessuno, che l'INPS abbia accreditato la pensione sul mio conto che, causa i miei sforzi per rianimare l'economia italiana con le spese di fine anno, è pericolosamente vicino al rosso.
Quasi mi piglia un colpo. Non è arrivata.
Non era mai successo. Tutte le volte che il 1° del mese è caduto in giorno festivo, la pensione è stata sempre accreditata il primo giorno lavorativo successivo.
Chiamo la mia banca. Spiego di che si tratta, e il funzionario si produce in un raffica di sì-sì-sì- molto partecipativi. Poi attacca: "Capisco perfettamente che lei chiami la banca, ma la colpa è dell'INPS. Se non manda l'ordine di pagamento, noi non possiamo registrare l'accredito sul suo conto... mi dispiace". Sto per ringraziare e chiudere, quando ripenso a quella serie di "sì-sì-sì" e mi viene il sospetto che la cosa non gli giunga nuova.
- Scusi, ma è successo solo a me?
- No, anche ad altri. Pure a me.
- Come anche a lei? È in pensione e lavora in banca?
- Nooo... è successo anche a mia moglie.
- Ah. Come si dice... "Mal comune è mezzo gaudio". Sa, mi era venuto il dubbio che Boeri, il presidente dell'INPS, mi avesse estratto a sorte per un'azione punitiva.
- No, stia tranquillo.
- Ma come è potuto succedere?
- Che vuole, l'INPS ha cent'anni. Sarà l'età...
- Ora però il conto è a zero. Se sforo che succede?
- Eh, succede che paga lo sforamento.
- Ah. Pure se la colpa è dell'INPS?
- Eh sì. Però può sempre fargli causa.
- Ecco, sì, una bella class action da lasciare in eredità ai miei nipoti. A risentici e buon anno!
- Buon anno anche da parte mia. E dell'INPS.
Carlo Barbieri
Carlo Barbieri è uno scrittore nato a Palermo. Ha vissuto a Palermo, Catania, Teheran, il Cairo e adesso fa la spola fra Roma e la Sicilia. Un “Siciliano d’alto mare” secondo la definizione di Nisticò che piace a Camilleri, ma “con una lunga gomena che lo ha sempre tenuto legato alla sua terra”, come precisa lo stesso Barbieri. Scrive su Fattitaliani, NitroNews, Il Fatto Bresciano, QLnews, Sicilia Journal e Malgrado Tutto, testata su cui hanno scritto Sciascia, Bufalino e Camilleri. Ha scritto fra l’altro “Pilipintò-Racconti da bagno per Siciliani e non”, i gialli “La pietra al collo” (Todaro Editore, ripubblicato da IlSole24Ore) e “Il morto con la zebiba” (candidato al premio Scerbanenco) e “Uno sì e uno no”, una raccolta di racconti pubblicata da D. Flaccovio Editore. Suoi scritti sono stati premiati alla VI edizione del Premio Internazionale Città di Cattolica, al IV Premio di letteratura umoristica Umberto Domina e alla VII edizione del Premio Città di Sassari e al Premio Città di Torino. I suoi libri sono reperibili anche online, in cartaceo ed ebook, su LaFeltrinelli.it e altri store.