Curare una cataratta o comprare un paio di occhiali in alcune zone del mondo è routine, mentre in altre parti si tratta di un fatto raro.
La carenza di questi semplici servizi e strumenti, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), diventa un fattore di rischio per milioni di bambini che vivono nei Paesi poveri. In occasione dell aXVI Giornata Mondiale della Vista, che si celebra domani, l’Ong CBM Italia lancia la campagna “Apriamo gli occhi” per sensibilizzare e raccogliere fondi. A oggi, il ritmo della cecità infantile prosegue a ritmi incalzanti: ogni minuto un bambino diventa cieco. Eppure, basterebbe una diagnosi precoce per curare le principali cause delle patologie oculari.
Secondo l’Oms nel 40% dei casi le cause che determinano la cecità infantile sono curabili con interventi mirati. Se non si interviene tempestivamente, il 60% dei bambini che diventano ciechi muore entro un anno dal momento in cui ha perso la vista. “Quest’anno, si legge nel comunicato inviato a Fides da Cbm Italia, abbiamo deciso di intervenire in 15 Paesi tra Africa, America Latina e Asia attraverso 19 ospedali e cliniche oculistiche mobili. Il nostro obiettivo, grazie ai fondi raccolti dalla campagna "Apriamo gli occhi", è raggiungere 13 mila persone con 7 mila interventi chirurgici a bambini e adulti e la distribuzione di 6 mila paia di occhiali da vista per correggere i difetti refrattivi. I Paesi beneficiari saranno Kenya, Etiopia, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Nigeria, Tanzania, Uganda, Zambia, Bolivia, Brasile, Haiti, El Salvador, India, Nepal. Radio Vaticana, Radiogiornale del 7 ottobre 2015.