IDAN RAICHEL, ambasciatore della cultura israeliana, e ORNELLA VANONI in concerto il 19 SETTEMBRE al Teatro Elfo Puccini di MILANO

Sabato 19 settembre, ospite di MITO, il Festival Internazionale della musica di Milano e Torino, sarà in concerto al Teatro Elfo Puccini di Milano IDAN RAICHEL,l’artista israeliano tra i più grandi esponenti della world music, che grazie al The Idan Raichel Project è diventato il più potente ambasciatore della cultura del suo Paese nel mondo. Ospite d’eccezione della serata la grandissima interprete della musica italiana Ornella Vanoni (Sala Shakespeare - Corso Buenos Aires, 33 – inizio spettacolo ore 22:00 – ingresso €. 15,00).
In quest’occasione Idan Raichel presenterà al pubblico italiano il suo progetto musicale multietnico, The Idan Raichel Project. Dal 2003 ad oggi, con lo scopo di costruire un “ponte” che superi qualsiasi tipo di barriera etnica e culturale, Idan Raichel ha infatti collaborato con più di 100 artisti provenienti da storie e culture musicali differenti, riuscendo ad unificare in tal modo le sonorità mediorientali con quelle slave, africane, sudamericane, e con molte altre.

Dialogo e scambio culturale sono i fondamenti del progetto musicale e del grande successo internazionale di Raichel che, nella sua tappa milanese, condividerà il palco con la Signora della musica italianaOrnella Vanoni. A unire questi due artisti, appartenenti a generazioni e culture differenti, un’ideale comune di “musica” in cui tutti, senza distinzione di lingua, religione ed età, possano raccontare e mescolare tra loro le proprie radici e tradizioni.
Ad accompagnarli sul palco ci saranno anche nove rappresentanti dell’Idan Raichen ProjectCabra CasayMaya Avraham e Avi Wogderess Vasa (voci), Gilad Shmueli (batteria), Joca Perpignan, (percussioni e voci), Yogev Glusman (basso e violino), Marc Kakon (chitarre), Yankele Segal (tar, bouzouki, baglama e oud) eEyal Sela (flauti e clarinetti).

Produttore, tastierista, cantante e compositore israeliano, Idan Raichel è diventato un’icona mondiale della musica grazie a “The Idan Raichel Project”, un progetto musicale che è soprattutto una collaborazione tra artisti, provenienti da culture diverse, che partecipano in egual misura alla realizzazione dei brani e delle performance live. Dal 2003 ad oggi sotto la denominazione di The Idan Raichel Project sono stati pubblicati 4 album, ciascuno sviluppato attraverso il contatto e lo scambio con idee e sensibilità musicali estremamente distanti tra loro: mediorientali, colombiane, ruandesi, capoverdiane, sudamericane. Pur rappresentando il leader spirituale e musicale del progetto, Idan si è impegnato anche in numerose collaborazioni esterne, tra cui quelle con il chitarrista maliano Vieux Farka Touré, con la vincitrice del Grammy Award India.Arie, con la popstar americana Alicia Keys (che si considera una delle sue più grandi fan) e perfino con il premio NobelShimon Peres. L’ultimo album del progetto, Quarter to Six, è stato pubblicato nel 2013, pochi mesi prima che Idan fosse invitato a suonare in concerto privato per il presidente statunitense Barack Obama durante la sua visita ufficiale in Israele. L’anno seguente, in collaborazione con Alicia Keys e numerosi cantanti americani e internazionali (tra cui Jay-Z, Sting, Beyoncé) si è esibito al Central Park di New York con la canzone “We are one” di fronte a sessantamila persone. Il 30 settembre 2014 è uscito anche il secondo album della sua collaborazione con Farka Touré, che ha portato il duo in tour negli Stati Uniti e in Francia per gli ultimi mesi dello scorso anno.

BIOGRAFIA

Idan Raichel è nato a Kfar Saba, una città vicino a Tel Aviv, nel 1977.
Iniziò a suonare la fisarmonica e poi la tastiera da giovanissimo. Nel giro di qualche anno, Raichel cominciò a sviluppare progetti autonomi, più aderenti ai suoi ideali musicali, a cominciare dalla collaborazione con altri musicisti e cantanti, provenienti dai generi più disparati, grazie ai quali poté perfezionare il proprio repertorio e la propria conoscenza delle molte culture musicali che compongono l’odierno stato di Israele: dalle sonorità europee orientali degli aschenaziti e dai ritmi gitani e flamenchi dei sefarditi alle melodie arabe della popolazione di religione islamica, o alle musiche africane degli etiopi.
A cavallo del millennio, Idan invitò più di 70 amici e colleghi a partecipare alle proprie registrazioni, ponendo le basi per il suo primo album, poi pubblicato dalla Helicon Records, sua attuale casa discografica.
Nel 2003, un’insolita canzone ha iniziato a diffondersi sulle più popolari radio israeliane: suoni esotici, strumenti etnici e parole in amarico che attirarono immediatamente l’attenzione di pubblico e critica, e catapultarono The Idan Raichel Project ai primi posti delle classifiche. Un progetto che è soprattutto una collaborazione tra artisti provenienti da storie e culture musicali differenti, nel quale ciascuno è allo stesso livello degli altri e partecipa in egual misura alla realizzazione dei brani e delle performance live.
Da allora sotto la denominazione The Idan Raichel Project sono stati pubblicati 4 album, ciascuno sviluppato attraverso il contatto e lo scambio con idee e sensibilità musicali estremamente distanti tra loro: mediorientali, colombiane, ruandesi, capoverdiane, sudamericane.
Pur rappresentando il leader spirituale e musicale del progetto, Idan si è impegnato anche in numerose collaborazioni esterne, a partire da quella con il chitarrista maliano Vieux Farka Touré, con la vincitrice del Grammy India. Arie, con la popstar americana Alicia Keys (che si considera una delle sue più grandi fan) e perfino con il premio Nobel Shimon Peres, che lo scelse nel 2012 per comporre la musica di una sua poesia in celebrazione della comunità ebraica di origine etiope residente in Israele.
L’ultimo album del progetto, Quarter to Six, è stato pubblicato nel 2013, pochi mesi prima che Idan fosse invitato a suonare in concerto privato per il presidente statunitense Barack Obama durante la sua visita ufficiale in Israele. L’anno seguente, in collaborazione con Alicia Keys e numerosi cantanti americani e internazionali (tra cui Jay-Z, Sting, Beyoncé) si è esibito al Central Park di New York con la canzone “We are one” di fronte a sessantamila persone.
Il 30 settembre 2014 è uscito anche il secondo album della sua collaborazione con Farka Touré, che ha portato il duo in tour negli Stati Uniti e in Francia per gli ultimi mesi dello scorso anno.



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