Ci siamo quasi: domani sera in diretta su Raiuno ci sarà la finale del 58° Festival di Castrocaro che potrebbe dare avvio a una nuova carriera nel campo musicale: tutti i dieci finalisti hanno carte da giocare, grinta da vendere, talento da dimostrare. Dapprima si confronteranno in duelli che porteranno i concorrenti da 10 a 5 al termine della prima fase.
Per uno tra i 5 perdenti ci sarà una nuova opportunità con il ripescaggio, quindi sei artisti accederanno alla seconda fase, dove presenteranno le canzoni inedite e che porterà all’incoronazione del vincitore del Festival di Castrocaro 2015.
Fra i finalisti c'è Valentina Borchi (scheda), intervistata da Fattitaliani.
Fra le diverse mete raggiunte, quella di Castrocaro rappresenta qualcosa in più?
Sicuramente Castrocato è un ottimo punto di partenza per una strada molto più lunga e con molte tappe
Sei un tipo battagliero? Quando affronti una gara o una selezione dici a te stesso «ce la devo fare» oppure «l'importante è partecipare»?
Da sempre come indole ho voglia di lottare e andare sempre un passo oltre al mio limite ... alla fine ci si trova in un misto di voglia di farcela e piedi per terra che ti fanno dire l'importante è partecipare per non avvilirsi troppo.
Quanto racconta di te il brano che presenti a Castrocaro?
Sicuramente molto, essendo comunque una visione interiore del rapporto non sempre facile con l'amore.
Com'è nato l'inedito e la decisione di portarlo a Castrocaro?
Nasce così ... una notte dopo aver suonato per ore su altri progetti e suonato di getto ... come se fosse sempre stato lì e aspettasse di prendere solo vita.
Come ti sei orientata nello scegliere la cover da presentare?
Ho cercato di omaggiare i grandi artisti del passato dandogli un'essenza personale: la cover è un'espressione sia dell'amore che un po' si riallaccia al mio inedito ... sia una bellissima dichiarazione alla vita.
Hai dei riferimenti artistici cui guardi spesso?
Ho imparato con un duro percorso interiore a cercare di superare le insicurezze e trovare come punto centrale la vera me artistica ...per dare un'essenza unica a ciò che faccio
Mai seguito il Festival di Castrocaro? come giudichi i talent show?
Sì, seguo da sempre il Festival perché rimane comunque un baluardo fisso per chi ancora spera nelle tradizioni. Per quanto riguarda i talent diciamo così, metaforicamente, è come un ex ... tutti non li sopportiamo tanto, eppure alla fine ne parliamo sempre e cerchiamo di finire nelle sue grazie di nuovo (ride, ndr). Giovanni Zambito.
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