Grandissima affluenza di pubblico e parterre internazionale di ospiti per l’inaugurazione della grande mostra EOLIE 1950/2015. MARE MOTUS. L’isola, ospitata nei nuovi spazi dell’ex chiesa di Santa Caterina e dell’ex carcere che si è svolta ieri sera, domenica 12 luglio, al Castello di Lipari.
Oltre 500 persone hanno partecipato al grandioso evento, arricchito dalla presenza di ospiti d’eccezione accolti dalla direttrice del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea Maria Amalia Mastelloni con i curatori Lorenzo Zichichi e Lea Mattarella ed il direttore dei lavori Michele Benfari, ideatore del progetto “Mare Eolie” insieme con l’archeologa Maria Clara Martinelli. Al taglio del nastro erano infatti presenti numerose personalità, l’assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia Antonio Purpura, Rocco Scimone Soprintendente ai Beni Culturali per la provincia di Messina, l’onorevole GiuseppeLupo vice presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Marco Giorgianni Sindaco di Lipari, Antonio Arevalo Sagredo addetto culturale Ambasciata del Cile in Italia, Francisco Brugnoli direttore del MAC di Santiago del Cile ed Ana Maria Stagno – direttrice della più celebre galleria del Sud America, AMS Marlborough di Santiago del Cile. Numerosi anche gli artisti protagonisti della mostra Gregorio Botta, Gonzalo Borondo, Riccardo Monachesi, Elisabetta Novello, Carlo Gavazzeni Ricordi e l’artista cileno Sebastian Yrarrazaval.
L’evento espositivo chiude il progetto comunitario biennale “Mareolie”, concepito per valorizzare in chiave contemporanea l’area fortificata del Castello, già sede del prestigioso Museo.
L’obiettivo del progetto curatoriale, è stato quello di selezionare, attingendo al panorama nazionale ed internazionale, un gruppo di artisti che potessero affrontare per l’occasione o avessero già affrontato, il tema dell’isola. Partendo dal concetto espresso da Gesualdo Bufalino che la Sicilia sia un’isola plurale, come quel magnifico microcosmo denso di differenti linguaggi capaci di rappresentare mondi a sé e tra loro contrastanti, rivendicando così l’esigenza di un viaggio in cui è possibile attraccare ogni volta in un’immagine diversa. Diversità supportata anche nella pluralità delle tecniche espressive utilizzate, pittura, scultura, video, fotografia, ceramica che, insieme all’allestimento dedicato, contribuiscono a sottolineare l’idea della modernità nell’ambiente antico, divenuto raffinato spazio espositivo.
In primo piano scultura di Francesco Messina (ph di Luigi Nifosi) |
La mostra - che sarà visitabile fino al 30 settembre - raccoglie i lavori dei fotografi Martin Parr, Elger Esser, Nan Goldin, Gioberto Noro, Carlo Gavazzeni Ricordi, Raffaela Mariniello, Alice Pavesi Fiori e Veronica Nalbone, tra le video installazioni l’opera di Elena Bellantoni. E poi artisti come Valerio Berruti, Rosario Bruno, Franco Accursio Gulino, Laura Panno, Mauro Di Silvestre, Alessandra Giovannoni, Silvia Camporesi, Cristiano Pintaldi, Bruno Ceccobelli, Andrea Di Marco, Fathi Hassan, Alberto Biasi, Velasco, Paolo Picozza, Mimmo Paladino, Gonzalo Borondo, Emilio Greco, Carin Grudda, Francesco Messina, Francesco Vaccaro e rappresentanti del Sud America come Samy Benmayor, Gianfranco Foschino e Sebastian Yrarrazaval oltre ad autori di installazioni di grande impatto come Gregorio Botta, Elisabetta Novello e Riccardo Monachesi. Non mancano i lavori dei grandi maestri del Novecento siciliano come Carla Accardi, Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Antonio Sanfilippo, Piero Guccione, Emilio Isgrò, Pietro Consagra, Salvo, Ferdinando Scianna, insieme ad una testimonianza di Alberto Burri che collega la mostra all’esperienza di Gibellina.
L’evento è il risultato dell’impegno dell’associazione tra imprese alla quale è stata aggiudicata la gara, Syremont, capofila, responsabile della riqualificazione architettonica, impiantistica e degli allestimenti, Il Cigno GG Edizioni, che progetta e coordina le mostre e gli eventi, e arte’m, responsabile dell’identità, della comunicazione e dell’editoria. Nella stessa area coesisteranno le preziose collezioni del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea e un nuovo centro per l’arte contemporanea che occuperà le celle dell’ex carcere. L’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana ha infatti destinato una misura di fondi europei PO-FESR 2007/2013 alla conoscenza dell’arte contemporanea, con il progetto “Centro per l’Arte Contemporanea nel Parco Archeologico delle Isole Eolie e Rassegna Internazionale Eolie”, di cui il Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea.
Inaugurazione, foto di Luigi Nifosi |
Progetto “Mare Eolie”
“Mare Eolie” nasce dal progetto “Centro per l'Arte Contemporanea nel Parco Archeologico delle Isole Eolie e Rassegna Internazionale Eolie” dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. E’ stato curato dall’architetto Michele Benfari (già direttore del Museo Archeologico Luigi Bernabò Brea di Lipari) e dall’archeologa del Museo Maria Chiara Martinelli. È finanziato dall’Unione Europea con una misura dei Fondi PO-FESR 2007-2013 specificatamente dedicati alla conoscenza dell’arte contemporanea. Il progetto è gestito da un’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata la gara: la capofila Syremontresponsabile degli interventi architettonici e impiantistici, il Cigno, che progetta e coordina le mostre e gli eventi, e Arte’m, responsabile dell’identità, della comunicazione e dell’editoria.
Foto: Valentina Nalbone, Da lontano (2013)
INFORMAZIONI
Sede
Lipari, chiesa di Santa Caterina ed ex carcere
Titolo
“EOLIE 1950/2015. MARE MOTUS. L’isola”
Date mostra
12 luglio – 30 settembre 2015
Inaugurazione
domenica 12 luglio ore 19.30
Ingresso
Gratuito. Orari 10-19, aperto tutti i giorni
Sito
www.mareolie.com