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Cosa fa un bambino se suo padre
scompare all’improvviso, mentre sta andando a comprare la torta per
il suo ottavo compleanno? Che ne sa della lupara bianca e di chi, a
Palermo, può svanire da un momento all’altro? Nulla. Tant’è che
con ingenuità infantile Bruno Lo Bianco interpreta la sparizione di
suo padre Natale, ladruncolo di automobili che ha peccato di
tracotanza, come un sortilegio. Un incantesimo dannato che solo la
bacchetta magica della scatola dei giochi del mago Silvan, suo eroe
televisivo, potrà sciogliere. L’illusione, però, non durerà a
lungo, e con l’aiuto della sua amica Siria il piccolo Bruno verrà
a contatto con una realtà dura e inesorabile. A casa sua, come in
città, le cose cambiano, e non in meglio: la gente dimentica, le
madri e le sorelle di chi è rimasto vittima di una fine misteriosa
si rifanno una vita, i boss tramano nell’ombra e muovono pedine
inimmaginabili attorno a quell’orfano di otto anni che
ufficialmente non può nemmeno definirsi tale. Bruno, tuttavia, è
l’unico a resistere: scopre una nuova forma di magia, ossia la
ricerca della verità. Che non sempre è pacificante, né incruenta.
Ma lo fa crescere, suo malgrado.
Prendendo lo spunto iniziale da un
fatto realmente accaduto, Giacomo Cacciatore costruisce una sorta di
favola nera – non priva però di ironia – che aggiunge un
tassello al suo universo di personaggi bambini, alla sua epopea di
infanzia tradita, in una città che non fa sconti a nessuno. Nemmeno
agli innocenti.
Autore: Giacomo Cacciatore
Titolo: Se tornasse Natale
Editore: Baldini & Castoldi
Uscita: 8 luglio 2015
Pagine: 197
Prezzo: 16,00 euro
Bio-bibliografia dell’autore:
Giacomo Cacciatore, scrittore e
giornalista, è nato in Calabria nel 1967, ma vive da sempre a
Palermo. E’ laureato in Lingue e letterature straniere. Ha
collaborato per anni come narratore e corsivista con “la
Repubblica”, “I Love Sicilia”, Livesicilia.it e
Loraquotidano.it. Attualmente scrive su Dipalermo.it e
Cosedafareinsicilia.it
Ha pubblicato i
romanzi L’uomo di spalle (Dario Flaccovio,
2005), Figlio di Vetro (Einaudi, 2007), Salina,
la sabbia che resta (Dario Flaccovio, 2011), La differenza
(Meridiano Zero, 2014). I primi due sono stati tradotti all’estero:
Francia, Spagna e Germania.
I suoi racconti sono stati pubblicati
in due raccolte e in alcune antologie, tra le quali Portes
d’Italie (Fleuve Noir, 2001, insieme ad Andrea Camilleri,
Carlo Lucarelli, Santo Piazzese e altri importanti autori), 14
colpi al cuore, Anime nere reloaded e Bad
Prisma (Mondadori, 2002, 2008 e 2009), Duri a
morire e Bersagli innocenti (Dario Flaccovio, 2003 e
2009) e Fotofinish (Ediz. Ambiente, 2007, poi
riedito da Einaudi, 2011). Al suo racconto Si chiama Passione,
tratto dall’antologia Fotofinish, sta lavorando come
sceneggiatore Vittorio Moroni per trarne un film, per la regia di
Giuseppe Bonito.
Con il monumentale saggio Il
terrorista dei generi - Tutto il cinema di Lucio Fulci, scritto
insieme a Paolo Albiero, Cacciatore ha vinto il Premio Efebo
d’Oro speciale 2005 per il miglior libro di cinema. Una nuova
edizione, ampliata, è uscita a maggio per i tipi della Leima.
Cacciatore è anche regista e coautore
di una docufiction, Il mago dei soldi, edita da Novantacento.
Come autore è stato inserito nel Catalogo dei viventi –
Italiani notevoli che sarà pubblicato quest’anno da Marsilio.
Il 16 e 17 giugno 2015 ha portato in
scena al Teatro Biondo Stabile di Palermo (sala Strehler) lo
spettacolo La differenza, tratto dal suo omonimo romanzo, di
cui ha curato l’adattamento e la regia. La produzione è del Teatro
Biondo.